Guida a X-Files
navi credits informazioni sul sito home page aggiornamenti del sito agli inizi cronologia riassunti x-faq notizie area download links
I Segreti degli X-Files
(Tratto da un articolo apparso su Max prima della quarta stagione)
 

      Due contro il mondo. E contro pianeti vicini e lontani ... Non esistono né crimini né minacce, terrestri ed extraterrestri, che Fox Mulder e Dana Scully non abbiano già incontrato o stiano per incontrare. Gli agenti speciali FBI più famosi del mondo sono prigionieri in una ragnatela di suspense che non lascia un attimo di respiro. Anche perché non c'è nulla di più difficile che difendersi pure da falsi amici che sono piuttosto veri complottatori.
      Non fidatevi di nessuno, dunque: la caccia alla verità continua. E per l'esattezza riprende il prossimo 6 aprile, su Italia 1, con il primo episodio della quarta serie di "X-Files" (prologo in tre serate a marzo, per gustarsi il meglio della terza serie). La storia di "X-Files" è cominciata il 10 settembre 1993, sulla rete americana 20th Century Fox Television. Nella finzione televisiva era il 6 marzo 1992 e l'agente speciale FBI Dana Scully veniva assegnata alla sezione X-Files per lavorare con l'agente speciale Fox Mulder, un uomo geniale, ma da tener sotto controllo, perché o troppo visionario o troppo ficcanaso. Il telefilm era diretto da Robert Mandel e scritto da Chris Carter, che ne era anche ideatore e produttore esecutivo: La Ten Thirteen Productions che firma lo show con la Fox, infatti, è una sua società. Lo dice il nome stesso, che riprende la data di nascita di Carter scritta all'americana, col mese che precede il giorno: ottobre 13, 1956.
      Una testimonianza di Chris Carter: "Ogni numero citato nei telefilm non è scelto a caso. Ci sono i numeri che sono ciò che sono per motivi di narrazione, ma anche i più "innocui" fanno riferimento a qualcosa di noto ai membri della troupe". Da dove vengono le storie? Una testimonianza di Chris Carter: "La maggior parte delle storie e delle idee le traggo dai giornali scientifici e dalla letteratura di genere, ma soprattutto ho una precisa idea di ciò che fa paura alla gente". Perché X-Files? Fox Mulder ha dichiarato (nell'episodio "Metamorfosi") che il primo x-file dell'FBI fu aperto nel 1946 da Edgar J.Hoover in persona, il capo/padrone che ha guidato l'FBI dal 1924 al 1972. Il file riguardava alcuni omicidi avvenuti negli Stati Uniti durante la seconda Guerra mondiale. La polizia era convinta che le vittime fossero state sbranate da un animale selvatico; quando, poi, gli agenti rintracciarono l'animale e l'abbatterono, videro che la carcassa era quella di un uomo: un mutante? un licantropo?... In realtà non esiste all'FBI una sezione denominata X-Files. Paolo Toselli, esperto ufologo, ha recentemente ricordato che il simbolo "X" era in uso negli anni Quaranta presso l'FBI, per denotare il livello di sicurezza di schedatura di documenti riguardanti dischi volanti (saranno elementi sovversivi? saranno i Sovietici?). Se non vi basta, andate all'FBI di persona. La sede centrale è nel centro di Washington, D.C.: Strada E, fra la 9ª e la 10ª. Una gita all'FBI è d'obbligo per ogni americano, che può godere nel vedere le foto dei criminali più ricercati nella storia degli Usa; per il turista non americano, la visita è piuttosto deludente: naturalmente non viene mostrata nessuna struttura realmente operativa.
      Gli "X-Files" furono accolti da critiche tiepide, ma il successo è cresciuto nel corso delle settimane. Secondo un'elaborazione fatta ogni anno dal settimanale americano "Entertainment Weekly", valutando il successo dei programmi tv della prima serata, "X-Files" ha concluso la sua prima stagione al 106° posto, la seconda al 61° e la terza al 40°; la quarta stagione è ancora in corso, ma sono già arrivati nuovi riconoscimenti: ai recenti Golden Globe Awards (i premi assegnati al cinema e alla tv dai giornalisti esteri negli Stati Uniti, tipico preludio agli Oscar), "X-Files" è stato giudicato migliore serie televisiva drammatica, mentre David Duchovny e Gillian Anderson hanno vinto i premi per i migliori attori protagonisti. Una testimonianza di Chris Carter: "Per quel che mi riguarda, quando lavoro a "X-Files" io penso sempre di lavorare a un programma di culto. Quel che sta succedendo ora, è che c'è sempre più gente che lo guarda". Oggi "X-Files" viene trasmesso in una sessantina di Paesi. In Italia è arrivato alla fine del giugno 1994, in seconda - quando non terza - serata, su Canale 5. Erano i giorni del Campionato mondiale di calcio americano e "X-Files" ottenne un risultato mediocre. Dalla seconda stagione "X-Files" s'è trasferito a Italia 1, che nell'ottobre 1995 l'ha promosso in prima serata; ora "X-Files" attira circa il 15% del pubblico televisivo, con tendenza a crescere.
      Nubi sul futuro della serie? Forse: corre voce che Gillian Anderson abbia chiesto di equiparare il suo stipendio a quello di Duchovny, minacciando di andarsene se non sarà accontentata... Due ipotesi a giustificazione del successo della serie. Howard Gordon, produttore esecutivo e autore di alcuni episodi, ha dichiarato: "In un certo senso, Mulder e Scully sono delle guide turistiche nel caos postbellico in cui dobbiamo navigare". Franco La Polla, professore di letteratura angloamericana all'università di Bologna ed esperto di cinema, al Noir in Festival '96 di Courmayeur ha dato il "sigillo scientifico" a una tavola rotonda sulla serie: ""X-Files" non è una serie sul paranormale, ma sul paranoico, costruita sulla tipica cultura del sospetto americana, che negli anni Cinquanta si manifestava nel sospetto dell'invasione comunista, mentre oggi assume un aspetto ancora più angosciante: è il sospetto contro l'autorità, contro noi stessi. La serie combina, poi, vari generi, con horror e fantascienza in testa, per meglio accogliere il tema dell'irruzione dell'irrazionale nel nostro mondo. L'irrazionale qui si contrappone all'autorità, un'autorità però non più rappresentata passiva come negli anni Cinquanta (arrivano i marziani e i militari restano a bocca aperta), bensì fortemente coinvolta, e appunto scoprire quanto è coinvolta dà il pepe ai telefilm. L'autorità è la linea dell'incertezza che corre nel telefilm: ogni cosa non è ciò che sembra, ma non si sa che cosa sia veramente; c'è qualcuno che è cosciente di questa incertezza e la controlla, la distilla.... Per altri versi, poi, "X-Files" riprende la grande tradizione del racconto d'appendice, del "feuilleton", del "cliffhanger" ("Riuscirà il nostro eroe, penzolante sullo strapiombo, attaccato solo una roccia sporgente, a salvarsi? Lo saprete la prossima settimana!")". "Entertainment Weekly" ha individuato alcune situazioni costanti nei telefilm di "X-Files", da tenere a mente per non sfigurare in conversazione: ogni volta che salta fuori un alieno, sicuramente ogni prova finirà distrutta; quasi sempre Mulder e/o Scully devono usare una pila o introdursi in un magazzino abbandonato; quando Mulder sveglia Scully con una telefonata sono sempre le 11:21 della notte (un omaggio di Carter a sua moglie, nata il 21 novembre...); nonostante Mulder e Scully siano dell'FBI e mostrino sempre il distintivo, chiunque ovunque si sente in diritto di fregarsene di loro; l'Uomo che fuma pare essere l'unica persona negli Usa che può fumare ovunque senza essere arrestata o multata.

Fox William Mulder

      Il suo nome è Fox William Mulder. Fox come un compagno di scuola di Chris Carter; William come il secondo nome di David Duchovny; Mulder come il cognome da signorina della madre di Chris Carter. Comunque è chiamato confidenzialmente Mulder. Anche dai suoi genitori. Mulder è nato a Chilmark, in Massachusetts, probabilmente il 13 ottobre 1961 (la stessa data di Chris Carter).La sua è una tipica famiglia americana. In stile X-Files, però: nebulizzata. Non è stato tanto il divorzio fra papà e mamma a segnare la dissoluzione del nucleo famigliare. Il padre William senior, detto Bill, ucciso dall'agente Krycek, ha lasciato due grandi eredità al figlio: la passione per i semi di girasole e la carriera nell'FBI. William senior non solo ha lavorato al fianco del Fumatore ("amico" di lunga data della famiglia Mulder...), ma è pure menzionato nei documenti MJ, documenti top secret sui contatti fra Governo ed extraterrestri, e pare abbia perfino guidato un progetto di ibridizzazione umani-alieni. Di mamma Mulder non si sa neppure il nome. Dopo il divorzio s'è trasferita nel Connecticut, sperando di tagliare ogni ponte con il passato. Il Fumatore, però, l'ha raggiunta e ciò l'ha così sconvolta che l'è preso un colpo; ci penserà il Cacciatore di alieni a farla uscire dal coma: il Fumatore sa che lasciarla morire avrebbe fatto incattivire Fox Mulder oltre ogni livello tollerabile. La sorella minore, Samantha Ann (o forse "T."?), nata o il 21 novembre 1965, come la moglie di Carter, o il 22 gennaio 1964, è stata rapita dagli alieni dall'appartamento di famiglia a Chilmark, al 2790 di Vine Street (forse, però, la consegnò il padre...). Era il 27 novembre 1973: Fox e lei giocavano a Stratego, in attesa della loro trasmissione televisiva preferita, The magician. Questo episodio è stato evocato da Fox durante una seduta di ipnosi praticata dallo psichiatra Heitz Werber; di tanto in tanto, Samantha si ripresenta a Mulder: all'inizio della quarta stagione, per esempio, comparirà un esercito di cloni della bambina, impegnati a lavorare in una misteriosa piantagione di ginseng in Canada. Sarà poi Samantha? Non si sa.
      Curriculum: Fox Mulder, agente speciale dell'FBI, soprannominato Spooky (spettrale) fin dai tempi dell'accademia dell'FBI a Quantico, dapprima ha studiato psicologia in Inghilterra, all'università di Oxford, fra il 1983 e l'86, anno in cui è entrato nell'FBI. Nell'88 è stato assegnato all'Ufficio investigativo Crimini Violenti, unità Scienza del Comportamento, e ha scritto la monografia On serial killers and the occult (Serial killer e occulto). Il primo caso di cui s'è occupato è stato quello che ha portato alla cattura del rapinatore John Barnett; ipoteticamente Barnett sarebbe morto in prigione il 16 settembre 1989, ma abbiamo poi appreso (in Morte apparente) che era sopravvissuto grazie agli esperimenti del dottor Ridley: ci penserà Mulder a ucciderlo definitivamente sparandogli (è il primo episodio in cui Mulder uccide qualcuno; i primi colpi di pistola, invece, li ha sparati nell'episodio Ricomparsa, per allontanare alcuni lupi). Il suo ottimo curriculum e i suoi appoggi a Washington (il senatore Matheson) gli hanno fatto ottenere, nel '91, la riapertura della sezione X-Files a cui s'è fatto assegnare, sotto la supervisione del vicedirettore Walter S. Skinner. Nel marzo '92 è stato affiancato da Dana Scully. Per un breve periodo ha lavorato per la divisione Intelligence, ufficio Comunicazioni.
      Note personali: di religione ignota (fino a prova contraria, comunque, ebreo), è alto 1,83, ha occhi verdi e capelli castani; per la sua pietra tombale ha richiesto la seguente incisione "Nessun rimpianto"; leggermente daltonico, soffre di mal di mare, teme il fuoco; possiede un cane elkhound norvegese, Heinrich. Adora il tè freddo, usa un "albero magico" al pino silvestre per togliere i cattivi odori dall'automobile, utilizza un pc clone Ibm (parola chiave: TRUSTNO1), appassionato di basket (squadra preferita: New York Knicks) e football americano (squadra preferita: Washington Redskins), pratica jogging e nuoto (cfr. episodio Ostaggi: slip da bagno Speedo rosso fuoco). Nel corso del servizio ha utilizzato pistole di diverse marche (mai, comunque, modelli in dotazione regolamentare all'agenzia): Taurus, Glock, Sig Sauer, Smith & Wesson. Single. Gli si conoscono due relazioni sentimentali, entrambe finite. Nel periodo universitario: con Phoebe Greene, ora in forza alla polizia inglese col grado di ispettore (cfr. episodio Bruciati vivi); durante il suo servizio nell'FBI: con Kristen Kilar, conosciuta presso il locale Club Tepes (cfr. episodio Giochi di sangue), sospetta di vampirismo, estremamente somigliante a Perrey Reeves, attrice americana ex fidanzata dell'attore David Duchovny... Attualmente è noto un interesse dell'agente limitato a riviste e film per adulti.

Scully, Dana Katherine

      (agente speciale). Elemento affidabile, il 6 marzo 1992 viene affiancata all'agente speciale Mulder (X-Files) per seguirne i comportamenti e riferire ai superiori; è noto che l'agente speciale Scully dimostra assoluta perplessità di fronte a qualunque manifestazione che possa in qualche modo essere connessa con realtà sovrannaturali o extraterrestri. Inizialmente il compito è stato svolto con meticolosità, in seguito la cura è un po' scemata: si ha l'impressione che lentamente possa subire l'influenza del collega.
      Note biografiche. Non è figlia di Vincent Scully, speaker radiofonico della squadra di baseball dei Los Angeles Dodgers (voce messa in giro da amici del signor Chris Carter...). Di religione cattolica, di nazionalità statunitense (informazioni sul suo luogo di nascita esatto non sono al momento ancora disponibili), è nata il 23 febbraio 1964 (secondo altre fonti, il 21 novembre 1964); alta un metro e 60 circa, capelli castano chiaro con riflessi rossi, occhi dal colore cangiante (sono stati definiti: castani, verdi, azzurri). Padre: William Scully, deceduto; già capitano della marina militare americana, contrario alla scelta della figlia di arruolarsi nell'FBI; la figlia lo chiamava Achab (vedi romanzo Moby Dick, di Herman Melville), lui la chiamava Starbuck (vedi romanzo Moby Dick, ma anche nota catena americana di caffetterie: ci sarà un legame? verificare!). Madre: Margaret, detta Maggie. Dana Scully è seconda di quattro figli; più anziano: William Junior; più giovani: Charles e Melissa, deceduta (assassinata da Louis Cardinal, pregiudicato).
      Curriculum scolastico/professionale: laureata in fisica a 22 anni presso l'Università del Maryland (tesi: Il paradosso dei gemelli di Einstein: una nuova interpretazione); ha conseguito una seconda laurea in medicina, specializzazione in medicina legale. Ingresso nell'Fbi: 1990, insegnante di medicina legale presso centro di addestramento FBI di Quantico; in seguito ha scelto di arruolarsi nell'FBI come agente a tempo pieno; durante l'addestramento ha avuto una storia d'amore con l'istruttore Jack Willis; non le si conoscono ulteriori legami sentimentali. Assolutamente smentito un suo coinvolgimento sentimentale con agente Mulder, anche se fin dalla loro prima indagine insieme lei non ha provato imbarazzo nel presentarsi a lui in biancheria intima. Afferma di essere stata vittima di un rapimento alieno. Presa in ostaggio da Duane Barry, sarebbe poi stata a lui strappata da alieni: la vicenda deve essere verificata, non sono state fornite spiegazioni ufficiali (per ulteriori dati, vedi X-file n. 73317). In passato, le è stata riscontrata l'applicazione sottocutanea di un microchip misterioso. Ottima manualità con i computer, ma pericolosa tendenza a distruggere i suoi computer portatili tipo Apple durante le indagini. Il volto dell'agente Scully compare in alcune foto di nudo - evidentemente realizzate con la tecnica del fotomontaggio (manipolazione dell'immagine assai evidente) - dal contenuto sostanzialmente pornografico, diffuse da ignoti nell'Internet. Nessuna di queste immagini è vera.

Chris Carter

      Sintesi biografica: È nato il 13 ottobre 1956. Se non facesse la spola fra Vancouver e Los Angeles (una settimana in Canada, una in California), vivrebbe o nella sua casa di Santa Barbara o in quella di Pacific Palisades, entrambe in California. Viene da Bellflower, presso Los Angeles. Infanzia normale, padre severo; suo fratello Craig fa il fisico a Washington D.C.. Alla high school Carter ha iniziato a fare surf. Ha frequentato la California State University di Long Beach e s'è mantenuto lavorando come ceramista. S'è diplomato in giornalismo. È stato caporedattore della rivista Surfing. Dopo l'università ha conosciuto Dori Pierson, sceneggiatrice, diventata poi sua moglie; lei lo avrebbe spinto a scrivere soggetti: il suo primo lavoro sarebbe stato National Pastime, un dramma ispirato alla vita in una famiglia americana durante la guerra in Vietnam. Nell'85 è entrato alla Disney. Dopo aver lavorato anche come libero professionista, nel '92 ha ottenuto un contratto alla Fox. Ha una passione per le auto fuoristrada, per il suo cane Frankie. Nell'ufficio dove segue la produzione di Millennium ci sono solo tre libri sugli scaffali: un dizionario, una Bibbia con i Vangeli apocrifi e le Pagine gialle. Secondo la rivista inglese Sky, guadagnerebbe circa sette miliardi e 700 milioni l'anno, più una percentuale sul merchandising, che tiene per altro rigidamente sotto controllo, per evitare eccessi. Nel 1996 è entrato nella classifica stilata da Entertainment Weekly delle 101 personalità più potenti del mondo dello spettacolo americano: al 95° posto. Dalla seconda serie ha cominciato anche a girare alcuni episodi di X-Files come regista, esordendo con Ostaggi.
      Dichiarazioni di Chris Carter intercettate:
  • "Al sabato e alla domenica, quando non si gira, sono incollato a questa sedia per 14 ore a scrivere. I weekend sono l'unico momento in cui posso recuperare il tempo perduto e il telefono non squilla in continuazione".
  • "Il lavoro su X-Files e Millennium è la mia vita: non faccio altro. A parte qualche esercizio fisico la mattina, mangio, dormo e lavoro in questi due show... Sono sposato e mia moglie è una donna molto comprensiva".
  • "Ho già pensato alla fine di X-Files, a ciò che si scoprirà, ma non credo che ci sarà un episodio finale in cui tutto si spiegherà... Magari certe cose si spiegheranno nei film, non nei telefilm".
  • "X-Files è un'esplorazione nel mondo delle possibilità estreme, Millennium studia gli estremi possibili".
  • "Alla fine della quarta serie di X-Files avremo girato - mi pare - 97 episodi, equivalenti a circa 60 film normali... Fare un film, allora, sarà quasi una vacanza".
  • "Mi stupisce che quest'idea di X-Files, che ho avuto cinque anni fa, possa attraversare miglia, continenti e culture, e che l'interesse sia lo stesso ovunque. È un sogno diventato realtà: ogni giorno per me è un sogno e spero di non svegliarmi".
  • "La paura non ha nazionalità. Siamo tutti terrorizzati dalle stesse cose: una morte violenta, il pericolo fisico, la giustizia cosmica. Sono cose che risuonano in tutto il mondo. Credo anche che buona parte del successo dello show dipenda dalla presenza di David e Gillian".
  • "X-Files è il primo show televisivo che ha sviluppato una così stretta connessione con i suoi fan su Internet e certamente la manterrà: è un rapporto che si evolverà con l'evolversi di Internet".
  • "Io entrerò nella Rete una dozzina di volte alla settimana, ma sono un surfer e anche nella Rete mi comporto da surfer: sto in attesa, aspetto che arrivino cose interessanti come aspetterei delle buone onde".

      Visto dagli altri.
      Giro di opinioni stimolato dal mensile Details: se Chris Carter fosse un personaggio di X-Files, chi sarebbe? Gillian Anderson: "Sarebbe l'Uomo che fuma, perché sta sopra a tutto e tutti, sa esattamente ciò che vuole e gli basta schioccare le dita per avere ogni suo desiderio soddisfatto. Riesco perfino a vedermelo, lì in un angolo, un po' in ombra... Solo che non fumerebbe, farebbe chissà che cos'altro... Forse sarebbe l'Uomo che mangia le gelatine..." David Duchovny: "Guardate che Carter ha già avuto un ruolo in X-Files: in Anasazi era uno degli agenti FBI che torchiavano Scully facendole domande su di me. Nel copione era indicato come "Un altro agente", sicché noi lo chiamavamo l'agente Altro Agente... Aveva solo poche battute, ma le incasinava sempre, perciò non credo sia un personaggio che ritornerà".
      La domanda cruciale, a cui Carter ha risposto - rilassato e sorridente, con i suoi capelli lunghetti e brizzolati e la camiciola elegantemente sbottonata da californiano rilassato e soddisfatto - in persona a Courmayeur: scoppierà l'amore fra gli agenti Mulder e Scully? Risata, "Never in a million years! Nemmeno fra un milione di anni".

William Bruce Davis

      Nato a Toronto il 13 gennaio 1938, attore fin da bambino, diplomato in filosofia all'università della sua città, per tre volte campione canadese di sci acquatico nella categoria fra i 55 e i 65 anni. Negli anni Sessanta ha vissuto e lavorato (anche nella compagnia del National Theater, con Laurence Olivier e Maggie Smith) a Londra. Divorziato, padre di due figli. Non fuma. Ha smesso 16 anni fa: teneva una media di tre pacchetti al giorno. Le Morley's che fuma sul set sono in realtà sigarette aromatiche, ai chiodi di garofano: gran fumo e basta. Un giorno gli è stata data una sigaretta vera e hanno sospeso le riprese perché ha dato di stomaco. Dell'Uomo che fuma non si sa quasi nulla, se non che lui sa tutto di tutti. Grandi notizie arriveranno nella quarta serie: l'Uomo che fuma sarebbe figlio di una spia comunista condannata a morte; avrebbe cominciato a fumare proprio il giorno in cui uccisero (forse lo fece lui stesso) il presidente Kennedy; ha un'unica ambizione, frustrata: scrivere romanzi di spionaggio.

      Un faccia a faccia con William Davis.
Che rapporti ha con Chris Carter? Che rapporti ha Carter con il cast?
      "Io ho parlato pochissimo con lui e solo recentemente abbiamo lavorato a un episodio nel quale dovevo approfondire alcuni aspetti del mio personaggio... Comunque la presenza di Carter si sente molto, perché la sua attenzione per la serie si diffonde in tutta la struttura organizzativa e magari sappiamo ciò che pensa Carter attraverso i registi che hanno partecipato alle story conferences, le riunioni creative".

Chi è il braccio destro di Carter?
      "Non ce n'è uno per tutto. In ogni area del business c'è qualcuno: per esempio a Los Angeles c'è Mary Astadourian, la sua assistente, a Vancouver c'è Bob Goodwin, l'altro produttore esecutivo...".

Riuscite a percepire sul set quell'atmosfera di suspence che affascina tanto i telespettatori?
      "Sì, in gran parte si sente. In fondo manca solo la percezione delle luci: non c'è dubbio che John Bartley, il primo direttore della fotografia, abbia avuto un enorme peso nella creazione dell'immagine di X-Files. Tanto che un giorno gli ho detto: "John, io non ho bisogno di fare nulla: sto qui e lascio che tu m'illumini"... Quello che proprio ci è impossibile percepire è l'effetto della colonna sonora: vi assicuro che talvolta resto allibito nel cogliere quanto essa aggiunga al lavoro... Spereremmo davvero di poterla sentire anche sul set...".

Quanto sono costruiti i personaggi di X-Files? Quanta libertà avete nel tratteggiarne le caratteristiche?
      "Di solito le produzioni televisive hanno una "bibbia", realizzata prima della produzione per descrivere i personaggi, dare indicazioni su certi sviluppi o circostanze della storia... Per X-Files questa "bibbia" non c'è. Penso che sia stata una scelta di Carter, che finora ha dato molti frutti: lo show è più flessibile, ha più possibilità di crescita. Qualche volta sul set noi attori diamo suggerimenti, ma è cosa normale: viviamo più a lungo con i nostri personaggi di quanto non facciano i vari registi e dunque li conosciamo meglio, abbiamo un'idea di come il personaggio si comporterebbe in certe situazioni...".

È mai stato interessato a temi come quelli trattati in X-Files? Partecipare al telefilm le ha creato qualche nuova curiosità?
      "Quand'ero ancora alla high school, scrissi una cosa sui dischi volanti che fu molto apprezzata, ma poi decisi che certe cose non esistevano e sono ancora di questa opinione, anche se mi tengo informato perché così nutro un mio interesse personale sul chi siamo, che cosa siamo, perché siamo qui... Lavorare in X-Files non mi ha incuriosito, né mi ha spinto ad approfondire, per esempio, la storia degli Ufo caduti a Roswell nel Nuovo Messico nel 1947... Dico solo che è una gran storia, e comunque il fascino di X-Files non è tanto legato al fatto che parla di questi temi, quanto al fatto che parla della paura che essi generano, della scarsa informazione su di essi che abbiamo".

Duchovny e Anderson credono a queste cose?
      "Sono l'opposto dei loro personaggi: David è scettico, Gillian crede... Ma non li ho mai sentiti discutere di questo sul set. Comunque sul set si tende a parlare molto poco di queste cose".

Nel cast ci sono soprannomi? Rituali?
      "Soprannomi no e neppure rituali di gruppo: ognuno ha il suo modo di entrare in scena e tutti vengono rispettati. Io, per esempio, circa mezz'ora prima del ciak inizio a riflettere su ciò che incontrerò sul set, poi colgo quello che si definisce il "momento prima": prima di girare, inizio già a fare quel che credo stia facendo il mio personaggio quando la camera lo inquadra".

Come si mangia sul set?
      "Lo scorso anno si mangiava meglio. Io sono di gusti molto semplici e quest'anno il cibo è più saporito, più elaborato... Eccessivo".

Il film da X-Files?
      "Non so se Carter ci stia già lavorando. Sicuramente è nei piani. Anzi, Carter ne parla al plurale, quindi forse saranno diversi film!".

Dietro le quinte di X-Files

      X-Files (e Millennium) nascono in British Columbia, in Canada: in quattro studi dei North Shore Film Studios di North Vancouver. Che cosa ci sia dietro questa curiosa scelta produttiva lo ha spiegato William Davis, l'Uomo che fuma, esperto di ogni intrigo e padrone di ogni segreto: " Il pilot della serie è stato girato a Vancouver probabilmente perché costava meno che farlo a Los Angeles. Ora però il clima della British Columbia fa parte dello show: l'inverno è piovoso e nebbioso, poi ci sono montagne, foreste, l'oceano e il deserto vicini, e dunque c'è molta scelta per le location. Ma soprattutto c'è questa perfetta atmosfera "gloomy", malinconica, tetra ". Per scrivere un episodio, Carter ci mette dai sei ai dieci giorni, quindi la palla passa allo staff di circa 200/250 elementi, divisi fra Vancouver e Los Angeles (i due staff non si incontrano mai, salvo che per il party di fine stagione). Ogni puntata di X-Files prevede circa sei location in interni o ricostruite in studio e sei in esterni (molti esterni vengono girati presso il paesino di Steveston, citato nell'episodio Passione omicida come località del Massachusetts dove vive la setta dei Congiunti). La routine di lavoro sul set prevede dalle 14 alle 16 ore di ripresa al giorno, per sei giorni alla settimana, per alcuni mesi; il risultato netto medio giornaliero di materiale girato " pronto per la trasmissione" è pari a circa dieci minuti di trasmissione. Il costo di X-Files è piuttosto basso, per gli standard delle produzioni televisive americane: ora che la serie è un successo, un'ora costa circa due miliardi e mezzo di lire. Solitamente la prima unità finisce il suo lavoro in otto, dieci giorni di riprese, e quindi parte con la lavorazione dell'episodio successivo, lasciando alla seconda unità un lavoro di tre, quattro giorni per la rifinitura e la realizzazione del materiale che ancora manca. Un'altra testimonianza dell'Uomo che fuma: " Girare un episodio di X-Files è come sapere che alle 19 arriva gente a cena, ma sono già le 18 e ancora non si sa quanti vengono e oltre tutto mancano anche degli ingredienti per ciò che vuoi cucinare. Così ci si ritrova a cucinare mentre nell'altra stanza c'è già la gente a tavola, all'antipasto... Lavorare così, inventandosi un po' le cose sul momento, all'inizio era una necessità, poi s'è visto che in fondo era meglio così: per certe storie divise in più parti, è successo che la seconda puntata non era ancora stata scritta del tutto quando s'era finito di girare la prima. Per aggirare i vincoli sindacali sul tetto quotidiano di ore di lavoro non si fa altro che rimandare l'inizio delle riprese del giorno successivo... Comunque la dedizione della troupe è fenomenale: si lavora fino a quando tutto è venuto come lo si voleva, e questa qualità nel lavoro stupisce sempre quelli che arrivano da Los Angeles. Tutti stiamo sotto pressione, e David e Gillian più di tutti".
      (Duchovny e Anderson hanno firmato contratti che li legano a X-Files fino alla quinta stagione, quella che negli Usa finirà circa a metà del 1998; in più hanno un'opzione per altri due anni). Si è parlato molto dell'arrivo sulla poltrona del regista - per un episodio - di Quentin Tarantino. Tarantino (che ha già diretto un episodio per Emergency Room - Medici in prima linea) ha visitato il set di X-Files, ma difficilmente tornerà presto per dirigere: non si è ancora iscritto alla Directors' Guild of America, il " sindacato " dei registi, e quindi non gli può essere affidato il lavoro: non gli verranno fatte altre concessioni.
      La suggestiva colonna sonora di X-Files è firmata da Mark Snow. Carter ha bocciato cinque sue proposte di tema conduttore. Il tema scelto (intitolato Materia Primoria) è stato realizzato da Snow a una tastiera elettronica, con una voce composta dal campionamento del suo fischiare mixato con i suoni di un flauto e di un pianoforte. Il tema non ha parole, ma Snow ha suggerito ai lettori del settimanale televisivo americano Tv Guide (il periodico più venduto negli Usa) che le prime parole del suo testo immaginario potrebbero essere " The X-Files is a show, with music by Mark Snow..." (X-Files è un programma con musiche scritte da Mark Snow). Ogni episodio richiede circa 40 minuti di musica.
      A X-Files era legato anche un interessante cd del 1996: Music in the key of X (Warner Bros), prodotto da Carter con David Was, con canzoni originali ispirate al telefilm ed eseguite, fra gli altri, da Rem, Sheryl Crow, Foo Fighters, Elvis Costello, Brian Eno...

X-Fans

      Fra ufficialità e passione pura, svincolata dalle maglie organizzative della 20th Century Fox, fioriscono i fan club di X-Files. Lo X-Files Italian Official Fan Club attende il via da un momento all'altro. Fa capo alla Magic Press (piazza Risorgimento 2, 00041 Albano Laziale, Roma; tel. 06/9324499), la casa editrice delle riviste legate a X-Files. Al momento il club conta circa 7mila fra preiscrizioni e contatti, ma è in attesa dell'autorizzazione ufficiale di Chris Carter per quel che concerne il contenuto della " valigetta dell'iscritto " : la tradizionale tessera per il socio, un notiziario-poster, schede sui personaggi, notizie assortite... Nel frattempo, la Fox Home Entertainment continua ad arricchire una sua banca dati. L'obbiettivo è quello di creare una " mailing list ", un elenco di persone alle quali proporre offerte mirate (sono questi i nomi che, per esempio, verranno contattati nel caso di videocassette di X-Files vendute solo per corrispondenza), magari un piccolo notiziario.
      Chi vuole entrare nel gruppo può scrivere, indicando il suo indirizzo completo e i suoi dati anagrafici, a questo indirizzo: X-Files, 20th Century Fox, piazza Fontana 6, 20122 Milano. Una passione pura e un grande entusiasmo hanno, invece, spinto due ragazze bresciane, Sabrina Cola e Monica Domizio, a fare nascere nel '95 il fan club non ufficiale più attivo nel nostro Paese. L'Incognita X Fan Club conta una cinquantina di iscritti e un centinaio di contatti sparsi in tutta Italia. Per 20mila lire (necessarie a coprire le spese di cancelleria) si riceve una tessera, un attestato di iscrizione e Contatti, ruspante fanzine trimestrale superentusiasta e ricca di notizie. Per informazioni si può scrivere al club, presso la casella postale 196, 25100 Brescia.
      Per i maniaci della " lingua originale ", il fan club europeo è la X-Files Organization, Desborough, Northants, NN I 42UK, Inghilterra. Il fan club americano, invece, si chiama Creation - X-Files, 411 North Centrale Avenue, suite 300, Glendale, Ca 91203, Usa.

Galassia X-Files

      Una testimonianza di Gian Maria Donà, amministratore delegato della 20th Century Fox Home Entertainment Italia: "Il fatturato mondiale video di X-Files è di 427 miliardi di lire; le vendite dei diritti televisivi hanno fatturato 320 miliardi; il merchandising e il licensing hanno dato 180 miliardi, 60 dei quali dai soli diritti di pubblicazione... In futuro il video avrà più gas, la tv verrà più centellinata e il merchandising crescerà in maniera controllata". X-Files non è solo un successo della rete televisiva Fox. È una miniera di iniziative e prodotti collaterali, messi sul mercato secondo una precisa strategia di marketing, detta della " scarcity ".
      Ancora Donà: "È una strategia che punta a far sì che X-Files sia sempre più desiderato, senza tuttavia fargli invadere il mercato, ma dosandone la somministrazione agli appassionati. Ogni cosa legata a X-Files è prodotta in quantità ben definite e spesso con un limite prestabilito di availability, di disponibilità. È una strategia mondiale che è riuscita a far sì che X-Files sia diventato una sorta di club di amici: ogni cosa che riceve il marchio X-Files, dalla videocassetta al libro, non diventa una grancassa della serie, ma l'occasione per farne crescere la popolarità attraverso un discreto passaparola".
      Testimonianza di Chris Carter: "Dico no a molte proposte. Se X-Files diventasse il tipo di programma tv di cui trovi oggetti in qualsiasi supermercatino, perderebbe ciò che lo ha reso uno show speciale. Quasi mi spiace perfino che alcuni episodi escano in cassetta e si trovino in tutte le videoteche: magari sarebbe stato meglio se le cassette si fossero potute comperare in un unico negozio in tutti gli Usa".
      Un Cd-Rom verrà lanciato in settembre dalla Fox Interactive, per Mac e Windows 95. Sarà un'avventura in " live action ", fiction al cento per cento: sono già state girate quattro ore di materiale. Nessun dizionario di personaggi o galleria di immagini famose, dunque, ma un'indagine scritta espressamente da Chris Carter. Il tutto viene sviluppato dagli Hyperbole Studios inglesi in VirtualCinema, una tecnologia che consente un effetto più efficace di pluridimensionalità. Il film L'inizio delle riprese viene collocato nel 1998, con probabile uscita nel 1999. In una recente conferenza stampa, Chris Carter ha lasciato intendere che il suo impegno con X-Files si esaurirebbe dopo aver completato la quinta serie di telefilm e aver realizzato il film. Gli interpreti del film: Duchovny e Anderson non sarebbero affatto sicuri; lo stesso Carter ha dichiarato di apprezzare molto Richard Gere e Jodie Foster... Testimonianza di Gian Maria Donà: " Chris Carter non è mai venuto in Europa da quando è cominciato X-Files. Certamente adesso deve andare sia in Russia sia in Germania, per le riprese della quarta serie e per il film... Nel film, X-Files uscirà dagli Stati Uniti: si andrà in Germania e in Asia, per approfondire l'argomento degli esperimenti sugli alieni fatti durante la seconda Guerra mondiale da tedeschi e giapponesi...".
 
top
X-Files è un marchio registrato della Twentieth Century Fox Film Corporation.