A
Bonorva (ventisei chilometri al nord di Macomer) i treni arrivano descrivendo
grandi circuiti e passando entro tre tunnel per salire all'altipiano di Campeda
(68o metri) formando il limite fra il Capo di Sopra e il Capo di Sotto,ossia
tra la provincia di Cagliari
e quella di Sassari ; dopo la stazione di Campeda procedono in discesa Bonorva,
alle falde del monte Cacau ha il nome di città, più che l'intrinseco e
l'estrinseco: ad ogni modo, possiede una buona parte di chiese di nuraghi, di
caverne; di più è un centro di allevamento equino, e la natura l' ha
provveduta di acque minerali: De li Ferrizzii e De Lo Ferru.
Più
che interessante di una gita da Bonorva a Villa Piercy, gita resa agevole da una
comoda e larga strada carrozzabile, per la quale ci si procura il piacere di
conoscere il "più bello prudente e razionale saggio di colonizzazione
interna che sia tentato in Sardegna".
Nella
tenuta di Piercy si entra varcando un primo e modesto cancello che dà su un
pascolo, poi un secondo e un terzo: si procede all'ombra benefica proiettata
da
alte querce e da alti frassini.E in tutte queste "tanche" che ne
formano una sola, il bestiame pascola e prospera: pingui mucche, sarde e
svizzere dai lenti e grandi occhi guardano
silenziosi chi passa. Lo stradale prosegue, e i cancelli si succedono: si
capisce che la strada è la spina dorsale del vasto tenimento e che i muri
interni sono le spine eccentriche che compongono e riaffermano l'unità del
podere.
Inoltrando
così a cavallo, per una mezz'ora,
si riesce su una spaziosa piazza
circondata da case popolate di gente : ci si trova nella borgata di "Padrumannu",
cosi chiamatasi dal nome della vasta pianura circostante, quasi palude di un
tempo, formata dagli straripamenti d' un rio omonimo, le acque del quale
sono raccolte in un grande canale.Padrumannu è una delle due borgate che
costituiscono la villa Piercy; l'altra detta "Tre Fontane" o "Badde
Salighes", è in provincia di Sassari.Fondatore e proprietario delle due
borgate autonome, è il maggiore Beniamino Herbert Piercy,
inglese, degnissimo uomo che ha accarezzato e accarezza il bel sogno di
vedere la Sardegna tutta popolata tutta produttiva, tutta ricca e felice.
A
Padrumannu l'acqua è buona, il terreno fertile e abbondante di legname e di
acqua,che vengono portate qui dalle montagne di Bortigali
per mezzo di un acquedotto; circa una quarantina le case; la chiesa col
campanile in mezzo e una bussola in muratura
come si trova nelle chiese di antico stile
pisano, è piccola ma bella. Nelle estremità della borgata si trovano alcuni forni: al centro uno più grande comune.
A poca distanza la cantina,ben fornita e provvista d' ogni qualità di
generi alimentari per l' approvigionamento della popolazione.V'è anche,nella
stessa casa, un armadio farmaceutico con i medicinali più importanti,che si
danno a metà prezzo: e nell' armadio sono raccolti anche tutti gli attrezzi per
medicare gli animali.
In
luogo si esercitano i diversi mestieri del fabbro, del maniscalco del falegname
del carpentiere,ecc..Ma la parte più intereressante della colonia è la
latteria installata nel pianterreno della grande casa principale.Il latte si
munge dalle mucche della tenuta numerosssime di razza sarda o svizzera o
incrociata; e ad esso si aggiunge
quello portato dai pastori di Macomer di Bortigali di Silanus ed' altri vilaggi.Tutto
insieme lo si mette in bottiglie e queste poi vengono introdotte nelle
sterilizzatrici sulle quali si fa agire il vapore; dopo di che le
bottiglie,opportunamente tappate, sono, per ferrovia, dalla stazione di Campeda,spedite
a Cagliari.