Approfondimenti: come funziona il sistema di telefonia cellulare
La telefonia cellulare
Tipologia delle reti esistenti in Italia (6) Le antenne radio-base servono per ricevere e trasmettere il segnale che giunge (o parte) dai telefoni cellulari ed il territorio deve essere coperto (suddiviso in "celle") affinché essi possano funzionare. La potenza dell'antenna è, attualmente, bassa (20-25 W) e l'emissione è direzionale: questo fa sì che i campi siano i solito di valore basso, ma per averne la certezza è bene richiedere l'effettuazione di misure dirette. Esistono al 1° gennaio 1999
tre tipi di reti di telefonia cellulare, nel nostro paese: E-Tacs, la più vecchia; Gsm,
più recente e digitale; Dcs1800, digitale, nuova e in via di espansione. Il sistema a celle adiacenti I sistemi radiotelefonici cellulari (E-Tacs, Gsm, Dect, Dcs e simili) sono detti "cellulari" perchè composti da celle di ricezione e trasmissione adiacenti tra loro. Ogni "cella" è una zona servita da una stazione radio base. Il passaggio di una unità mobile da una cella all'altra è gestito dal sistema centrale computerizzato, in maniera tale che non si possa avvertire durante una conversazione in movimento. Limite fisico delle frequenze La chiave per comprendere il sistema sta nel limite fisico delle frequenze di trasmissione e ricezione. Il sistema Gsm, per esempio, utilizza al massimo 40 frequenze (è stata richiesta in Italia l'estensione a 50) per ciascuna cella. Ogni frequenza, attraverso la digitalizzazione del segnale, consente fino ad 8 conversazioni contemporaneamente. Tutto questo significa che ogni cella ha un limite attuale di un massimo di 320 conversazioni simultanee. Frazionamento delle celle Per un traffico telefonico più elevato, o quando il traffico cresce e occorre un numero maggiore di conversazioni, il sistema prevede un frazionamento della cella satura in un numero adeguato di celle più piccole. Solo in tale modo il numero di conversazioni contemporaneamente possibili in una determinata area territoriale può salire, virtualmente sino all'infinito. E' quindi evidente come sia tecnicamente possibile, e anzi esattamente nella filosofia progettuale del sistema, realizzare celle molto piccole a basso impatto ambientale. Gestori e tipologia delle stazioni radio base (6) Alla data del 1° gennaio 1999, vi sono in Italia tre gestori di telefonia cellulare. Un quarto è in arrivo. Ciascuno di essi ha le proprie "stazioni radio base", cioè impianti composti da trasmettitori e antenne. Sono migliaia, perchè il sistema cellulare prevede una suddivisione del territorio in aree di un massimo di 30 km di raggio.
Gli impianti possono anche avere caratteristiche differenti per esigenze tecniche o di rete. Impianti urbani e impianti rurali La suddivisione-tipo standard
è tra impianti urbani e impianti rurali, i primi di piccola potenza, i secondi di potenza
maggiore. In realtà, esiste attualmente nel nostro paese una grande diffusione degli
impianti più grossi. Inoltre, specie per Tim e Omnitel, appare preferita la scelta di
impianti posti su strutture di supporto (tralicci) imponenti e di forte impatto visivo. Campo elettromagnetico prodotto da un'antenna tipo high gain da 1000 Watt a differenti distanze ed altezze. Le distanze sono espresse in piedi. 1 piede = 30 cm |
Webmaster: Marco Riva (Ultimo Aggiornamento: 26/08/00)