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Ed ora i numerosi e succulenti comprimari di questa vicenda.
Il
Doge ed i Consoli
L'attuale Doge, eletto cinque anni fa, è ANGIOLO DADDOLO. Egli non
è un nobile ma bensì un ex-monaco noeita: è stato eletto
grazie alla fazione dei Di Colombo e affiliati contro il parere di Valentino
dalla Rocca e degli Avidi Mercatanti; tutti pensavano infatti che si sarebbe
rivelato una semplice pedina in mano a GranPenna.
Invece l'ex-monaco si è dimostrato abile e ben deciso ad evitare tranelli
e a mantenersi neutrale: per questo ha nominato due Consoli per garantire
l'ordine pubblico affidandogli un cospicuo numero di guardie; ha preso alle
sue dipendenze come ambasciatore Valentiniano dalla Rocca, facendo andare
su tutte le furie GranPenna; ha istituito il coprifuoco ed il divieto di portare
armi in città tranne lo spadino; però, per non rompere definitivamente
con i Di Colombo ha accettato di sposare Colombina, rifiutando Roccietta.
I Consoli sono:
MARCELLO PROPERTIO: dirige dalle Prigioni dei Piombi le sue guardie con fredda
determinazione e spietatezza; lo temono tutti, perfino i suoi uomini, ma soprattutto
è una spina nel fianco degli Avidi Mercatanti e della Gilda dei Ladri.
ANDREO DELLA BREMBILLASCA: al contrario di Marcello non fa niente e se ne
sta nel Palagio Dogal insieme alle sue guardie.
i
"dalla Rocca"
Famiglia di nobilissimo lignaggio legata ai suoi possedimenti terrieri, ora
in gran parte sommersi.
Dei loro grandi castelli disseminati per tutto il territorio e dai quali derivano
il proprio nome non rimane che il castello di Borgogrosso in Melpum.
Da decenni si battono per una bonifica della palude e per allontanare il mare
dalla città.
La famiglia ora versa in rovina ed in una situazione di indigenza che affrontano
con coraggio ed onore; non si fanno più vedere tranne che per la messa
domenicale in San Valentine delle Acque.
VALENTINO: il capo-famiglia, acerrimo nemico di GranPenna Di Colombo, è
ormai un vegliardo dalla barba bianca e ammalato di gotta; le sue azioni sono
calme e ponderate; porta abiti semplici ma eleganti; i nemici credendolo sconfitto
lo chiamano "il Pezzente".
ROCCIETTA: ex-promessa sposa del Doge, soppiantata per motivi politici dall'odiata
Colombina Di Colombo, se ne sta tutto il tempo chiusa nel castello a tessere
e filare.
VALENTINIANO: figlio ed unicoerede disprezza il padre e avversa la faida tra
la sua famiglia e i Di Colombo; grazie alle sue doti di diplomazia e tatto
è entrato nelle grazie del Doge che lo usa per le sue ambascerie.
ILDEBRANDO: oscuro cugino, figlio di parenti lontani dei quali non si sa più
nulla dopo l'alluvione, è arrivato a Borgogrosso ancora avvolto in
fasce all'interno di un pentolone; è stato adottato dallo zio Valentino,
al quale però non dimostra grande affetto e gratitudine; è ossessionato
dal pentolone che dice essere appartenuto a suo padre e dotato di grandi poteri
magici.
i "Di Colombo"
Sono i nuovi nobili, espressione della borghesia arriccchita dai nuovi traffici
commerciali. Si credono i padroni della città e in un certo senso lo
sono: le loro ricchezze sono superate solo da quelle degli Avidi Mercatanti.
Possiedono un palazzo sontuoso nel centro di Melpum dove risiedono, danno
balli e ricevono numerosi ospiti, dove svolgono i loro affari e dove si divertono
a canzonare gli sfortunati dalla Rocca; posseggono anche un castello fuori
mano, detto "la Colombera" e un grande galeone battezzato "Iot".
Sono molto sicuri di se e nonostante siano già potenti mirano ad esserlo
ancora di più.
GRANPENNA: è il capo-famiglia, ancora relativamente giovane e ambizioso;
il suo desiderio segreto è quello di diventare egli stesso il Doge;
porta abiti elaborati e numerosi gioielli, il volto rotondo è incorniciato
da una barba bruna e da capelli appena brizzolati; i suoi diverbi con Valentino
dalla Rocca sono conosciuti da tutti.
LAUPA (Cazzulati): sposa riverita ma piena di corna di GranPenna; essa di
nobile schiatta risente di questa situazione e trama con suo padre Eritreo
la rovina dei Di Colombo.
COLOMBINA: la promessa sposa del Doge è di animo semplice e puro, tutta
casa e chiesa.
PENNABIANCA: primogenito maschio ed erede ma anziché
seguire il padre negli affari si è da sempre dedicato alla magia; vive
sullo Iot.
PENNINO: figlio minore di GranPenna è riottoso e malvagio; vive giocando,
gozzovigliando e uccidendo; è temuto ed odiato dai popolani; la sua
furia è attenuata solamente dall'influenza del fratello maggiore.
SULCUSCINO: è considerato il pazzo di famiglia; vive da solo alla Colombera
collezionando penne di uccelli.
i
"Parenti"
Famiglia della piccola nobiltà guidata da SERPENTE, amico fidato di
GranPenna; la loro ricchezza è dovuta al commercio di animali esotici
(tigri, pappagalli, coccodrilli, ecc) e derivati (avorio, occhi, veleni, pelli,
ecc) che rivendono nelle Marche Basse e nell'Impero.
Il loro palazzo comprende un grande giardino con gabbie per ogni specie di
animale, sul modello di un grande serraglio.
gli
"Astropagi"
Il capo-famiglia è MICHELE III, discendente di Michele l'Astropata,
leggendario salvatore di Melpum dalla minaccia dei Draghi secoli addietro,
quando Melpum era ancora sulla terraferma.
Commerciano in oggetti di precisione meccanici e ottici provenienti dalle
Marche Alte e dal cantone dei Grigioni per rivenderli in oriente.
Il loro palazzo è pieno di orologi ed oggetti curiosi.
i
"Cazzulati"
ERITREO, ultimo della sua schiatta, è il proprietario della cartiera
e della stamperia; è anche un rinomato disegnatore di caratteri e sono
famose le sue edizioni: le Cazzuline.
Ha avuto solo due figlie: Laupa, sposata a GranPenna Di Colombo, che lo assilla
continuamente con i suoi problemi coniugali; e Simta, sposa di Valentino dalla
Rocca, che morì nel dare alla luce Roccietta, la sua nipote preferita.
Eritreo è un grande amico del Doge con il quale si intrattiene spesso
a parlare fino a notte fonda.
Nonostante le apparenze e i modi da artista è un astuto commerciante:
nella sua cartiera lavorano più di 50 operai, fra cui donne e bambini;
è considerato un buon padrone sebbene in cartira si lavori fino a 14
ore al giorno.
gli
"Avidi Mercatanti"
Sono oscuri figuri dei quali poco si sa: vengono dall'Oriente e si sono stabiliti
a Melpum per i loro commerci; famosi per la loro taccagneria, avidità
e per il fatto che essi prestano soldi ad usura; le loro ricchezze sono immense
e sono nascoste nel loro palazzo-emporio.
Messer SUBAPAGOLO è un tipo allegro, rossiccio di capelli e di barba,
che porta in una strana foggia quadriforcuta; è molto freddoloso e
dovunque vada è seguito da due schiavi negri con un braciere. Solitamente
è lui a trattare con i clienti.
Messer BERTONZOLO è un uomo alto, dal fisico asciutto e atletico; il
suo naso aquilino lo identifica come una persona scostante ed antipatica.
Infatti sta sempre nel retro del negozio squadrando gli avventori oppure lucidando
il banco.
La
Chiesa di San Valentine
Essa fu fondata più di tre secoli fa da Egil "Ironloyalty"
di Skart che ne fu il primo Patriarca. Il titolo si trasmise di generazione
in generazione fino all'odierno Patriarca EGILIO IV.
Egli comanda su tutta la chiesa di San Valentine e si fa appellare con il
pomposo titolo di "Faro dell'Occidente" e tutti, tranne il Doge,
si devono inchinare dinanzi a lui.
Tutti a Melpum, specialmente il popolino, temono la Chiesa ed il suo Patriarca;
egli odia i frati Noeiti che gli mettoni i bastoni tra le ruote ogni volta
che possono e lo rimproverano aspramente per la sua mancanza di fede: per
loro la sua vita agiata nel palazzo accanto alla chiesa e la sua partecipazione
a banchetti e feste è motivo di scandalo.
I
frati Noeiti
Essi vivono su una grande arca, da cui il nome, e si spostano da una città
all'altra predicando la povertà e la carità verso i più
poveri.
Il loro abate è il vegliardo DINOCCHIO, grande amico dell'attuale Doge.