VERSO IL 17
Con l’Unità in piazza contro il razzismo
Comincia oggi il nostro conto alla rovescia verso la manifestazione che si
terrà a Roma il prossimo 17 ottobre. Vent’anni dopo Jerry Masslo
Il nostro impegno
Centinaia di adesioni. Il sostegno della Cgil dell’Arci e di associazioni di
base
Piazza Repubblica. Il grande corteo multietnico partirà dal centro di Roma
Meno dieci. Sono i giorni che mancano alla manifestazione antirazzista che si
terrà a Roma il prossimo 17 ottobre.
L’Unità assieme alla Cgil, all’Arci e a decine di altre associazioni locali e
nazionali ha deciso di aderire e di dare ai lettori una informazione puntuale
sulle ragioni di questa protesta. Lo faremo a partire da oggi e fino a quando
alle 14,30 di quel sabato da Piazza della Repubblica partirà il corteo.
I promotori sono ottimisti. Lo siamo anche noi. La manifestazione per dire no al
razzismo potrebbe essere la più grande tra quelle che si sono svolte nel nostro
paese negli ultimi vent’anni.
La prima si tenne il 7 ottobre del 1989, quando un’Italia inconsapevole e
distratta aveva appena cominciato a conoscere gli immigrati. E ancora era
convinta di essere un paese totalmente immune da pulsioni razziste. Certo, la
Lega Nord, nata qualche anno prima, già se la prendeva con i meridionali. Ma
appariva ancora un fenomeno folkloristico, passeggero. Molto probabilmente lo
stesso Umberto Bossi non aveva idea che di lì a qualche anno sarebbe stato
costretto a sostituire nelle sue campagne d’odio i calabresi, i siciliani e i
sardi con i «Bingo bongo».
Quella del 7 ottobre del 1989 fu una manifestazione gigantesca. Qualche mese
prima, il 24 agosto, a Villa Literno era stato ucciso un ragazzo sudafricano,
Jerry Masslo e una parte di noi aveva cominciato a intuire che una serie di
valori fondamentali, che ci parevano ormai acquisiti, rischiavano di essere
messi tragicamente in discussione.
Ma certo nessuno in quegli anni mentre la Prima Repubblica era in procinto di
dissolversi in Tangentopoli poteva immaginare che nel 2009, il nostro oggi, ci
saremmo ridotti così.
Siamo diventati un paese sotto osservazione da parte delle Nazioni Unite e
di Amnesty International. Siamo stati già condannati più di una volta per
violazione dei diritti umani. Abbiamo visto approvare un «pacchetto sicurezza»
che trasforma una condizione quella di immigrato irregolare in un crimine. Siamo
diventati il feroce posto di guardia della «Fortezza Europa». Respingiamo boat
people carichi di uomini donne e bambini in un paese, la Libia, che non ha mai
aderito alle fondamentali convenzioni internazionali umanitarie, a partire da
quella di Ginevra sui rifugiati politici.
L’elenco delle nostre infamie nazionali è lunghissimo. Questi dieci
giorni non basteranno certo a completarlo. Ma, forse, basteranno per preparare
un atto di protesta che potrebbe aiutare a interromperlo.
G.M.B. l’Unità 7.10.09
Notizie on line
Per chi vuole venire a Roma informazioni in rete
Chi volesse avere informazioni sulla manifestazione e contattare il comitato
promotore può connettersi al sito www.17ottobreantirazzista.org
che ospita notizie relative a quanto si sta facendo nelle singole città e
regioni anche per organizzare la trasferta a Roma. Il sito dell’Unità,
www.unita.it. seguirà quotidianamente la fase preparatoria.