Temi scottanti sulle rive del Tevere
Viviamo una stagione nella
quale ai molti problemi che stanno rendendo difficile la vita politica italiana
si sono aggiunte alcune gravi questioni di carattere etico-religioso. Questioni,
come si suol dire, trasversali: le soluzioni - i sì e i no - attraversano gli
schieramenti di centrosinistra e di centrodestra, rendendo la situazione più
complessa, ma forse anche più interessante. I temi sul tappeto sono noti. La
legittimazione, prima di tutto, delle coppie di fatto, anche se omosessuali. Il
governo ha promesso una certa prossima apertura giudicata pericolosa dal mondo
cattolico, e insieme insufficiente e insincera dalle forze più laiche del
centrosinistra. Vedremo. Altro tema scottante quello della eutanasia, portato
alla ribalta tragicamente dal caso Welby. La questione non è certamente risolta
dal testamento biologico, sul quale l'accordo di tutti è facile. Ha
scandalizzato molti anche la proposta di legge che renderebbe più leggere le
condanne per un certo uso di droga. L'etica, dunque, in primo piano, E di
conseguenza anche la religione, dato che nel nostro paese il dibattito etico
diviene quasi sempre e quasi immediatamente un dibattito pro o contro le
posizioni cattoliche. Le rive del Tevere più larghe o più strette. Fino a
qualche anno fa il dibattito etico chiamava immediatamente in causa la
Democrazia cristiana. Il Vaticano - i vescovi - potevano rimanere in disparte:
la Dc ne difendeva le cause e con autorevolezza vincente. Così è stato per le
vicende concordatarie. Anche se, poi, il ricorso referendario al parere del
popolo ha dato più volte torto alle posizioni vaticane sostenute dalla Dc. Né la
gerarchia si può illudere sulla base del risultato dell'ultimo referendum sulla
procreazione assistita: un caso particolare, che non fa testo. Oggi il quadro è
decisamente cambiato. Le posizioni cattoliche si trovano in ambedue gli
schieramenti politici, accanto alle posizioni più laiche. Con alcune conseguenze
interessanti. La prima conseguenza è un allargamento del dibattito e anche un
suo approfondimento. La bioetica all'ordine del giorno, anche nei mass media: ne
parlano tutti, non soltanto gli addetti ai lavori. Un'altra conseguenza riguarda
il mondo cattolico chiamato in causa più direttamente di prima. Con un certo
inevitabile imbarazzo e anche con la preoccupazione di una eventuale perdita
dell'unanimità. Si aprono interessanti varchi anche all'ombra dei campanili. Le
posizioni sui vari temi della bioetica in campo cattolico, ad esempio, non sono
così unanimi come il Vaticano vorrebbe. Un'atmosfera un po' nuova, che lascia
supporre che il dibattito si possa allargare anche a questioni che sembravano
accantonate, come quella, ad esempio, sull'insegnamento della religione
cattolica nelle scuole.
Filippo Gentiloni il manifesto 10/12/2006