Su Critica Liberale del 5 maggio è apparso questo appello:
Noi, cittadini italiani,
non siamo romani, milanesi, palermitani,
veneti, campani o toscani, solo italiani e cittadini d'Europa.
Non crediamo ai falsi miti identitari, né allo
pseudofederalismo incalzante, ma ricordiamo bene che la disgregazione ci ha reso
sempre servi.
Difendiamo il valore dell'Unità come garanzia
della nostra dignità di persone, lo difendiamo e lo celebriamo ogni giorno,
perché l´Italia è quello che noi ogni giorno ne facciamo e ne faremo.
Non ci arrendiamo a un´Italia sgretolata,
certificazione della morte della politica e del trionfo dell´affarismo
concertato.
È nostro dovere fermare questa deriva
antiunitaria - nutrita di ignoranza, malafede, trivialità - alimentata dalla
concezione dell'Italia e delle sue istituzioni come moneta di scambio per
mercanteggiare voti al fine di tutelare miserabili interessi particolari e
persino personali.
Combattiamo l´ignavia e la sudditanza di chi
nulla fa per opporsi a questo stato di cose pur di garantirsi la propria parte
di bottino.
Siamo disponibili a
offrire la nostra opera a tutti coloro che, avendo le nostre medesime
preoccupazioni, vorranno adoperarsi per costruire argini a questa dissoluzione e
a ogni velleità separatista.
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