Se il fascismo rinasce con un volto nuovo


Quali sono le prospettive di fascismo, neofascismo e neonazismo nell´Europa e nell´America settentrionale del Duemila? Men che brillanti quanto più guardiamo avanti, esprimendo comunque alcune riserve a proposito di certi paesi, specie nell´Est Europa. Ma cosa succederà se i regimi democratici occidentali si dimostrassero incapaci di affrontare le sfide che li mettono alla prova? In numerosi paesi occidentali cresce la sfiducia verso i partiti e i professionisti della politica. Le realizzazioni del secondo dopoguerra, in particolare lo Stato assistenziale, vengono poste in discussione.
Però la gente è nel complesso troppo matura per credere che il neofascismo possa offrire soluzioni alternative. Pur essendo l´Europa in declino, i suoi cittadini non crederanno facilmente che i partiti che fanno appello al nazionalismo estremista siano in grado di salvarli.
In certi paesi europei, lo sviluppo di società parallele popolate da recenti immigrati sembra fornire terreno fertile alle ambizioni fasciste. In Scandinavia, Belgio e Olanda sono nati partiti antimmigrazione, ma sarebbe impreciso definirli fascisti o perfino di estrema destra: sono nazionalisti nella misura in cui vogliono tenere lontani gli stranieri indisponibili a integrarsi, ad accettare i valori tradizionali del paese.
Il destino di queste società parallele potrebbe rivelarsi una delle questioni politiche di rilievo dell´Europa dei prossimi anni. In certe nazioni questi ghetti sono piccoli e non sembrano costituire una minaccia per l´ordine esistente, specie se si ignora l´elevato tasso di nascite tra gli immigrati. In tal caso, è presto per mobilitare partiti antimmigrazione. Altrove, per esempio in Francia, l´elemento straniero è cresciuto in modo tale che non appare più praticabile uno scontro a livello politico: perfino chi è più ostile agli immigrati deve trovare la maniera di coesistere pacificamente, facendo dolorose concessioni. Ciò che rende ancor più arduo il compito dei sedicenti partiti fascisti europei è il fatto che essi non hanno più l´esclusiva delle rivendicazioni antimmigrazione. Nessun governo e nessun partito sono a favore di un´immigrazione illimitata: tutti sono consapevoli dell´urgenza e della gravità della questione. Questo non significa negare che il problema abbia prodotto un effetto notevole sulla politica europea, effetto che probabilmente crescerà negli anni a venire.

Parimenti difficile è presagire con convinzione il futuro del fascismo in Russia e in Europa orientale. La situazione economica e l ´influenza politica della Russia di Putin sono migliorate sensibilmente grazie al notevole aumento del prezzo di petrolio e gas naturale. Il paese è più stabile di quanto sia mai stato dalla caduta dell´Unione Sovietica. Ma se ne è pagato lo scotto sotto forma di erosione, e talora scomparsa, delle libertà concesse al tempo di Gorbacev. Alcuni osservatori occidentali sostengono che la Russia ha imboccato la strada verso il fascismo; tale giudizio appare prematuro ma un pericolo esiste realmente, visto che i partiti politici sembrano impotenti, mentre la maggioranza dei media e del potere giudiziario è strumento nelle mani del governo. Quindici anni fa vi era un grande sostegno alla democrazia, oggi pochi la appoggiano, anzi lo stato d´animo prevalente è nazionalista. I guru dell´estrema destra come Aleksandr Dugin, che una decina di anni fa erano al massimo considerati eccentrici e non venivano presi sul serio, sono diventati personaggi rispettabili, perfino sulla cresta dell´onda, ascoltati da ampi settori dell´intellighenzia e sostenuti dai militari.
Una rassegna della destra estremista dovrebbe includere il Partito comunista all´opposizione, che in questo senso non ha conti in sospeso con la destra ("La Russia ai russi"). La temperie prevalente sembra quella della situazione di Italia e Germania dopo la Prima guerra mondiale: una sensazione di umiliazione, di un paese che ha perso il suo status di potenza internazionale. Di qui la voglia di rivincita, l´impulso a punire gli ingrati, ovvero le repubbliche che hanno scelto di separarsi, e soprattutto il nemico tradizionale, l´America, col codazzo dei paesi occidentali che ne accettano l´influsso.
Finora i successi e le offensive dei neofascisti russi sono stati impediti dalla difficoltà di attaccare Putin da destra, vista la sua politica estera di affermazione nazionale. Inoltre, i gruppi destrorsi sono divisi in innumerevoli sette e fazioni. Né è facile stabilire quali siano superpatriottici in buona fede e quali vengono sponsorizzati o assistiti dall´Fsb, il successore del Kgb. Come accadde nell´ultimo decennio di regime zarista, la polizia segreta si è infiltrata nei gruppi estremisti e ne dirige in larga parte le operazioni.

In seguito al fallimento dei nazionalismi laici, nel mondo arabo è venuto il turno dei fondamentalismi religiosi. Fino a che punto può essere utile la definizione di "fascismo islamico" per far riferimento ai musulmani più radicali, siano essi al potere o all´opposizione? Alcune somiglianze col fascismo sono eccezionali: populismo, convinzione di possedere la verità assoluta ("La risposta è l´islam"), contrapposizione alla democrazia e al liberalismo, antisemitismo e carattere aggressivo, espansionista. Per questi estremisti, l´islam non è solo una religione, ma anche un sistema sociale e politico onnicomprensivo, da cui è vietato deviare e che non è possibile cambiare o riformare. Pur non avendo un Duce o Führer unico, esiste un leader spirituale (o una leadership collettiva), coi suoi aiutanti designati che svolgono ruoli simili. Non c´è un partito politico che abbia il monopolio del potere, ma la moschea incarna la medesima funzione per quanto attiene alla mobilitazione e all´indottrinamento ideologico delle masse. Allo stesso tempo ci sono però differenze che non vanno sottovalutate. Il fascismo era un fenomeno europeo e le moderne dittature extraeuropee si sviluppano secondo linee alquanto diverse, cioè obbedendo alle tradizioni storico-culturali e alle particolari condizioni locali.

Riassumiamo: il fascismo era il figlio bastardo di un determinato periodo storico e, siccome tale periodo appartiene al passato, le possibilità di un secondo avvento del movimento, o di movimenti analoghi, sono scarse, più che altro in Europa ma anche in altre parti del pianeta. Esso era però soltanto una forma moderna di dittatura aggressiva, che si serviva efficacemente del terrore e della propaganda; e possiamo certificare che le dittature non scompariranno dalla faccia della terra. Nel linguaggio popolare, il termine fascismo è diventato sinonimo di tirannia brutale e disumana, il nec plus ultra della barbarie.
Dire che il fascismo storico è una cosa del passato non significa sfortunatamente che regimi e movimenti barbarici di tal fatta, ma diversi per motivazione, ispirazione o apparenza, non possano ricomparire, né vuol dire che è prevalso il regno della libertà, della democrazia e dei diritti umani. Anzi, è del tutto possibile che forze micidiali, perfino peggiori e più pericolose del fascismo, possano sfidare l´umanità nel Ventunesimo secolo, magari usando armi di distruzione di massa. Per stanare e liquidare le loro vittime, i carnefici del nazismo dovevano spostarsi di villaggio in villaggio, di casa in casa. Nell´epoca delle armi di sterminio cadute in mano ai fanatici l´assassinio integrale è diventato molto più facile e, in futuro, il numero delle vittime potrebbe essere più consistente. La sopravvivenza della libertà e delle istituzioni democratiche in questa nuova era è in equilibrio precario come non mai.

Walter Laqueur   Repubblica 25.1.08