SE I NAZISTI ARRIVANO SULLA RETE
La diffusione in rete di clip video del gruppo nazifascista "91 Fosse", ha scatenato il solito scandaletto di circostanza, le prevedibili esternazioni indignate che si risolve-ranno in un nulla di fatto. I nuovi araldi della croce uncinata, sono stati intercettati su You-tube. Il loro repertorio sbeffeggia la Shoa e incita all'odio contro gli ebrei. Gli esponenti delle istituzioni e delle forze politiche parlamentari, si sono esibiti nel consueto ritornello di parole di esecrazione sul frusto schema del chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi. Da tre lustri, a partire dalla ormai celebre alzata d'ingegno dei "ragazzi di Salò", in avanti il nostro Paese ha conosciuto una sarabanda di revisionismi di ogni sorta. I salotti televisivi hanno fatto a gara per riabilitare in ogni modo possibile il Ventennio e la buonanima, contestualmente con la bava alla bocca hanno attaccato la Resistenza e criminalizzato i partigiani con la benevola collaborazione di uomini di "sinistra", ci mancherebbe altro. Gli esponenti della sinistra senza virgolette invece, hanno cicaleggiato convenendo e/o dissentendo amabilmente. Molti esponenti in vista delle comunità ebraiche, troppo presi a fare lobbing per il governo di Israele, e più preoccupati di legittimare la destra italiana che di stigmatizzarne le sue derive razziste e xenofobe. all'insegna del "dateci una mano contro il tiranno Ahmadinejiad e noi chiudiamo un occhio", non si sono troppo scandalizzati degli spazi crescenti che il governo concede ai gruppi neonazisti. Tanto, per il momento, si limitano a pestare zingari, africani, arabi e omosessuali. Aggiungete a questo quadretto di ordinario squallore "Bolzaneto" e il suo esito processuale e l'esternazione di un senatore a vita sul trattamento da riservare degli studenti democratici e capirete che siamo solo all'inizio.
Moni Ovadia L’Unità 22 novembre 2008