“ANTICLERICALISMO” GRATUITO: UNA TRAPPOLA PERICOLOSA
Il presidente del Senato, Marcello Pera, a Siena in occasione della
presentazione del libro del papa «L’Europa di Benedetto nella crisi delle
culture» ha ricordato il grave episodio che si è svolto sabato 22 ottobre a
Torino dove un gruppo di no global dei Centri sociali ha imbrattato le mura
della chiesa del Carmine con scritte minacciose: «Nazi-Ratzinger» e «Con
le budella dei preti impiccheremo Pisanu», dopo aver terrorizzato i fedeli
presenti per la messa con il lancio di un petardo.
L’episodio, passato inosservato, non va sottovalutato né tanto meno assimilato
ai sacrosanti - pur se discutibili - fischi contro Ruini presente a Siena in
veste di uomo pubblico all’interno di una manifestazione di parte.
Oltre che un’inaccettabile manifestazione d’intolleranza, è l’espressione di un
anticlericalismo vecchio stile. Non un anti-clericalismo come doverosa reazione
ai rigurgiti di clericalismo, ma un anticlericalismo, che, accettando la
confusione tra religione e istituzione ecclesiastica, tra fedeli e gerarchia,
che proprio questa rivendica, legittima chi vuole accreditare la falsa immagine
di una chiesa cattolica vittima, assediata, perseguitata e privata dei suoi
diritti.
Non a caso Marcello Pera ha enfatizzato il fatto e c’è chi, su Il Tempo di Roma,
chiama in causa Prodi perché “Non consenta a militanti del suo schieramento
di alzare in questa direzione i toni di una pur legittima battaglia politica.
Non si renda responsabile per assenza di coraggio di una nuova stagione di anni
di piombo, o di fuoco”.
Si potrebbe ironizzare su questi allarmi se non vivessimo in un paese in cui il
Presidente della Cei è interpellato dal ministro Maroni sulla finanziaria in
merito alla destinazione delle risorse per la famiglia, il ministro Matteoli ha
imposto la presenza del crocefisso in tutte le stanze del suo ministero, si sta
manovrando per reintrodurre l’esenzione dell’Ici per gli immobili ecclesiastici
destinati al commercio, si sottraggono risorse alla scuola pubblica per
finanziare quella confessionale.........
In questa situazione, manifestazioni di anticlericalismo gratuito sono una
trappola da cui esce fumo per nascondere le vere responsabilità del clericalismo
avanzante. Ruini e gli integralisti fanno il loro mestiere di
“credenti-miscredenti” che pensano che il regno di Dio si costruisca invadendo
il campo di Cesare.
Trovano forza perché Maroni e Matteoli, Casini e Storace, e Rutelli e Mastella,
li riconoscono come interlocutori portatori di “valori” e non come soggetti
politici alla ricerca di potere, magari convinti di poterlo usare per
l’evangelizzazione. Anche il “cristiano” Fassino e “l’aspirante credente”
Bertinotti non spendono una parola per scoraggiare i contribuenti che destinano
a Ruini l’otto per mille o i genitori che non boicottano l’ora di religione
cattolica nelle scuole.
Per tutti loro la laicità è un optional e non il fondamento della democrazia.
Sperano di garantirsi la benevolenza dei vescovi per conquistare consensi
elettorali. In verità si compromettono inutilmente: se passa la nuova legge la
loro influenza nel gioco elettorale diminuirà radicalmente.
C’è da aggiungere una postilla. Se nel nostro paese non serve l’anticlericalismo
gratuito per difendere e far avanzare la laicità, non serve neppure qualificare
o riqualificare come “laico” un partito, magari socialista, come stanno facendo
quanti pensano in tal modo di intercettare il voto dei cittadini esasperati per
i rigurgiti di clericalismo, da un lato, e di opportunismo, dall’altro. Sperano
magari di ricostituirsi una “verginità politica”. Resteranno delusi perché sono
in molti che non hanno dimenticato che nell’era democristiana i cosiddetti
“partiti laici”, il liberale e il repubblicano, hanno fruito di una rendita di
posizione senza far avanzare la laicità, almeno nella società se non nelle
istituzioni, e che quello stesso partito socialista, fiero di essere stato
contrario all’inserimento dell’articolo 7 nella Costituzione, ha rinegoziato in
peggio il Concordato con la gerarchia cattolica.
di
Marcello Vigli dal sito: www.italialaica.it