Le previsioni del Grillo

Il comico blogger si mostra niente affatto sorpreso dei risultati elettorali. Al contrario, due giorni prima aveva pubblicato sul suo sito le sue personali previsioni di come sarebbero andate le consultazioni. Andando molto vicino all'esito concreto

Non è affatto sorpreso dei risultati elettorali, Beppe Grillo. Al contrario. "Gli esiti li avevo ampiamente anticipati", dice il comico genovese, che sulle pagine del suo blog, due giorni prima del voto, ha pubblicato le sue personali previsioni di come sarebbero andate le consultazioni. "Leggete l'elenco - aveva scritto Grillo - e confrontatelo con i risultati elettorali. Se la maggior parte dei nomi corrisponderà, vuol dire che vi hanno preso per i fondelli. Il non voto è l'unico voto utile".

E le previsioni, in effetti, non si sono discostate poi molto dall'esito reale: alla Camera, Grillo aveva assegnato 293 seggi al Popolo della Libertà, 41 alla Lega, 180 al Partito Democratico e 20 all'Italia dei Valori. A scrutinio concluso, il Pdl, Lega e Mpa hanno ottenuto alla Camera 340 seggi (6 in più rispetto alla previsione di Grillo), mentre il Pd con il partito di Di Pietro ne avrà 239, 200 secondo il comico. Ad allontanare il vaticinio dal risultato concreto è stato il triste risultato della Sinistra Arcobaleno, che nemmeno Grillo poteva prevedere: alla formazione guidata da Bertinotti, infatti, erano stati assegnati 14 a Montecitorio e 43 seggi a Palazzo Madama.

Anche al Senato, secondo il comico, avrebbe vinto Berlusconi, e i seggi di Palazzo Madama sarebbero stati così suddivisi: Pd 126, Italia dei Valori 6, Udc 3, Pdl 146, Lega Nord 12, Mpa 3. Nella realtà al Pdl, Lega e Mpa vanno 171 seggi (10 in più rispetto ai dati del blog) e 130 al Partito Democratico con l'Italia dei Valori, solo due in meno rispetto alle anticipazioni fatte da Grillo, che invece ci ha preso perfettamente con l'Udc.
Non serviva la sfera di cristallo, secondo Beppe Grillo, per avere in anticipo un'idea chiara di quale sarebbe stato il responso delle urne: è un'ulteriore dimostrazione che l'attuale legge elettorale è "incostituzionale e illegale": "Il cittadino può solo fare una croce. Questa non è democrazia. Non è neppure una sua imitazione. E' l'occupazione dello Stato da parte di un gruppo di potere trasversale. Che si auto elegge, che manda in Parlamento amanti, mogli, condannati, prescritti, indagati e rinviati a giudizio".

L'analisi dell'oggi fatta da Grillo è coerente con quanto da sempre sostenuto riguardo a Berlusconi e Veltroni, ribattezzati "Testa d'asfalto" e "Topo Gigio" il quale "ha fatto il miracolo". "Il suo primo atto politico - scrive sul suo blog - è stato di riesumare una salma politica". E aggiunge: "Topo Gigio è stato il miglior alleato del Pdl. Ha fatto cadere il Governo: lui, non Mastella. Ha perso le elezioni in modo disastroso. Ha cancellato la sinistra e i verdi. Si può fare. Se fossi Berlusconi lo farei vice presidente del Consiglio. Meglio comunque un vero nemico che un falso amico".

La battaglia del comico genovese, tuttavia, è ben lontana dal dirsi conclusa: il dito è puntato contro un ceto politico vecchio e distante dai problemi della gente e contro una informazione complice e colpevole di alterare la percezione stessa della democrazia. "Ora il gioco si fa duro", dice Grillo all'indomani della tornata elettorale. "Ci prepariamo - spiega - all'appuntamento del 25 aprile, giornata del secondo V-Day contro l'informazione. Lo facciamo con i nostri mezzi, utilizzando soprattutto la Rete".

 

Aprile online 15/04/08