Lang:
che errore, così la Chiesa si mette contro i giovani
intervista a Jack Lang a cura di Guido Martinotti
Una presa di posizione arcaica che allontana ancor più la Chiesa dai giovani,
una dimostrazione di
come il Vaticano sia prigioniero di un´ideologia reazionaria che lo isola dalla
società
contemporanea: Jack Lang, ministro francese della cultura nell´era
Mitterand, non ha esitazioni nel
giudicare le parole di monsignor Celestino Migliore.
Cosa ne pensa di questa storia, di questo "veto" opposto dal Vaticano?
«Sono molto contento che la Francia abbia presentato all´Onu questo progetto di
risoluzione e mi
sembra che la reazione del Vaticano appartenga a un´altra epoca: il
riconoscimento della parità,
della diversità, della pluralità sessuale è largamente avviato in tutto il
mondo. Ovviamente, in certi
Paesi esistono forti resistenze, Paesi in cui la religione è utilizzata a fini
di repressione morale e sociale. È un discorso che riguarda soprattutto i Paesi
musulmani ed è spiacevole che il Vaticano imbocchi la stessa strada. La
dichiarazione dell´Onu non obbliga nessuno Stato a prendere misure o
votare leggi per riconoscere matrimoni o unioni fra persone dello stesso sesso.
Si tratta solo di una
dichiarazione che afferma l´eguaglianza fra i sessi, che invita a lottare contro
tutte le forme di
discriminazione. Gli attacchi contro gli omosessuali sono insopportabili. Penso,
per esempio, a
quelli contro il Gay Pride in Polonia. Mi piacerebbe immaginare un Vaticano più
tollerante. In
fondo, Gesù aveva lanciato messaggi di comprensione verso gli altri: mi
piacerebbe vedere una
Chiesa che torna all´insegnamento originario del vangelo».
Ma secondo lei perché la Santa Sede continua a sostenere una politica di
chiusura totale su
questi temi?
«Le Chiese temono di perdere il potere se si aprono, se danno spazio alle
libertà individuali. E non parlo solo della Chiesa cattolica, ma di tutte. È
un errore, perché si mettono contro milioni di persone, in particolare i
giovani, su argomenti sentiti come l´aborto, la pillola, la contraccezione. La
Chiesa potrebbe diventare una forza spirituale possente, ma danneggia la sua
stessa causa con presedi posizione così arcaiche. È in mano a reazionari e
conservatori che vogliono mantenere il loro
potere».
Come mai le parole di monsignor Migliore suscitano tanto scalpore da noi e
praticamente
nessuna reazione in Francia?
«Nel migliore dei casi, l´opinione pubblica francese sarà indifferente a questa
dichiarazione della Santa Sede, nel peggiore reagirà con ironia, sarcasmo,
diffidenza. I dirigenti vaticani si prendono il rischio di perdere influenza e
rovinare l´immagine della Chiesa. È triste. Non sono credente e quindi
la cosa non mi riguarda personalmente, ma è il segno di una Chiesa che si
allontana dal mondo di
oggi»
La Repubblica 2 dicembre 2008