La svolta laica
Sia chiaro. Due adulti consenzienti possono fare tra loro quello che vogliono.
Basta che lo facciano a casa loro, oppure oscurino i vetri dell’automobile, e
comunque non turbino l’innocenza dei bambini e, in definitiva, non commettano
reati. A parte quelli imposti dal codice penale, i limiti al libertinaggio sono
un fatto privato. Lo Stato non può, e non deve, pretendere di
regolamentare la vita sessuale dei cittadini.
Il problema non è infatti la vita sessuale di Silvio Berlusconi (tralasciamo la
questione delle minorenni in attesa dei doverosi accertamenti sulla loro età). Il
problema è se un uomo pubblico debba o meno tenere una condotta di vita coerente
con i principi che proclama. Se, cioè, sia accettabile che la stessa persona
benedica il family day e divorzi, lanci proclami per la difesa della vita e
condivida con la sua compagna un aborto al settimo mese, si circondi di sventole
seminude e baci la mano al Papa. Il problema è se il capo della polis
possa pretendere dai cittadini comportamenti che egli stesso non pratica.
La storia politica di un paese che anche il nostro premier considera un faro
della democrazia, gli Stati Uniti, è punteggiata di carriere politiche distrutte
da scandali sessuali. Tanto che il dibattito pubblico ha seguito un percorso
opposto a quello italiano. Oggi si discute se questa pretesa di assoluta
moralità - che ebbe nel caso Clinton-Lewinsky la sua manifestazione più
esasperata - non sia eccessiva e puerile. Ma la pretesa di coerenza resta
fuori discussione. Un anno fa il governatore dello Stato di New York,
Eliot Spitzer, si dimise a furor di popolo quando si scoprì una sua relazione
con una squillo d'alto bordo. Un altro forse se la sarebbe cavata facendo
pubblica ammenda, ma Spitzer aveva costruito la sua carriera politica sulla
moralizzazione: si faceva chiamare «Mr Clean». Ed era un puttaniere.
È una discussione che andrebbe fatta anche in Italia. Il nostro parere è che un
leader politico debba dare l’esempio. Se passasse l’idea che il dovere
della coerenza cessa a partire da un certo reddito o da una certa carica, il
paese andrebbe in malora. Ma se ne può discutere. Si potrebbe anche
arrivare alla conclusione che per governare l'Italia ci vuole un maniaco
sessuale e che Berlusconi, con le sue uscite da vecchio satiro, non è ancora
sufficiente. E che per tutelare la famiglia è indispensabile l'esperienza di chi
ne ha distrutto un paio. E che la coerenza è la virtù dei cretini. E così via.
Tutto è possibile nel nostro paese.
Ciò che sembra impossibile è proprio la discussione. Una notizia che ha fatto
il giro del mondo è stata ridotta a una “breve” dai telegiornali pubblici e
privati. I più devoti baciapile della destra sono diventati più laici di
Pannella. E quel campione di coerenza di Daniele Capezzone, che di Pannella era
seguace, è diventato muto. Il family day, evidentemente, era dedicato alla
moralità dei cassintegrati e dei precari dei call center. Le scelte di
vita individuali da qualche giorno sono diventate sacre. Salutiamo con gioia
questa svolta laica del Pdl.
Giovanni Maria Bellu l’Unità 4.5.09