La scomunica delle Nazioni unite
Ecco il «perfetto regno umano» di cui è capace l'uomo: un
fallimento, conseguenza dei vani tentativi - scientifici, politici, culturali -
di cambiare il mondo. Dopo nemmeno 24 ore dall'enciclica «Spe salvi», Ratzinger
traduce il pensiero religioso in un attacco violento contro l'Onu e gli altri
organismi internazionali, colpevoli di «relativismo morale». A dimostrazione che
questo papa naviga nelle acque alte della teologia con lo sguardo sempre rivolto
a quegli «obiettivi materialistici» che tanto rimprovera a marxismo e
illuminismo.
L'Onu, secondo il pontefice, rifiuta la centralità della «legge morale naturale»
e dimentica la «dignità dell'uomo». Le sue ragioni sarebbero di natura politica
e non etica, e ciò porta ad «amari risultati». Le Nazioni Unite, la
rappresentanza globale degli stati, devono mettersi da parte, ma anche organismi
come Amnesty International devono cedere il passo alla sola «speranza» dettata
dalla fede e assicurata agli uomini dagli ambasciatori del Vaticano. Ovvero una
rete di coordinamento e di pressione cattolica, una lobby divina, che dovrà
promuovere la politica internazionale della Santa Sede a unica difesa dei
diritti umani.
È questo lo scopo dichiarato di Benedetto XVI che ieri si è rivolto alle Ong
cattoliche più influenti della terra, invitate a contrastare dovunque l'operato
di chi «nega cittadinanza alla verità dell'uomo nonché alla possibilità di un
agire etico». Siamo oltre la disquisizione filosofica sul «plusvalore» dato
dall'Altro, un Dio che pensavamo fosse sceso tra gli uomini per ricongiungere il
cielo con la terra. Oltre la critica alla modernità come luogo della
mercificazione umana e che non trova antagonismi in nulla, figuriamoci nel
comunismo, «avversario» numero uno, tanto che Berlusconi, il miliardario
liberista, si specchia in Ratzinger «che fa squadra da solo» e non ha bisogno di
nessuno per giocare la sua partita «alla ricerca della verità nella libertà».
Il papa nega ogni «crescita morale dell'umanità» che non sia dentro l'ambito
cattolico. Nega la persona come entità inscindibile di corpo e spirito, la
divide e introduce quella terribile categoria del «subumano», là dove il corpo
prende il sopravvento sullo spirito. Ci sono mezzi uomini, quelli fuori dalla
Chiesa cattolica, che indulgono in «certi stili egoistici di vita» spacciati per
diritti umani e che l'Onu con il suo relativismo asseconda, dice Ratzinger.
Questa esternazione vaticana non ci sembra in continuità con le altre. La
lacerazione aperta con l'Onu è inedita e pesante e detta in serata a Ban Ki-Moon
una secca replica: «Le Nazioni Unite nascono da un accordo tra stati e si
fondano sui diritti dell'uomo». La delegittimazione dell'Onu, inoltre, cade
all'indomani del suo grande successo contro la pena di morte e alla vigilia
della ratifica. Il Palazzo di vetro non sarà un alleato della Chiesa nella lotta
per i diritti umani ma un nemico contro cui scatenare una crociata mondiale
affidata alla task force cattolica. Il papa gioca da solo.
Mariuccia Ciotta Il manifesto 2/11/2007