La rivoluzione reazionaria in nome di Dio
Politica.
Il movimento per l'Occidente si incontra domenica a Bologna. Il Ppe in udienza
dal papa. Berlusconi leader del Partito del popolo italiano
Antonio Gramsci l’avrebbe definito "sovversivismo dall’alto delle classi
dirigenti". È ciò che i teocon americani, le alte autorità ecclesiastiche, parte
degli imprenditori, associazioni, movimenti, e destra europea vogliono?
Sembrerebbe proprio di sì.
Il messo di papa Ratzinger, Marcello Pera, continua a girare l’Italia per
raccogliere adesioni al suo appello per l’Occidente. In molti sottoscrivono il
documento. Tutti i nomi degli aderenti al teoconservatorismo all’italiana sono
sul sito
www.perloccidente.it
Non mancano le sorprese. Tra cui Oscar Giannino, vice direttore del Riformista.
Cosa ci fa tra quei nomi l'eccentrico giornalista?
Domenica 2 aprile, ci sarà la prima manifestazione nazionale a Bologna. Gli
organizzatori sono molto fiduciosi sulla riuscita dell’evento.
Il movimento politico - come il suo manifesto pubblicato dal Foglio di Giuliano
Ferrara evidenzia - invita a "superare la crisi della nostra civiltà con un
maggiore impegno e una presa di coscienza delle nostre tradizioni", a non
pensare un’Europa autonoma e indipendente dagli Stati Uniti d’America. L’attacco
alla sinistra è evidente: "Il laicismo o il progressismo rinnegano i costumi
millenari della nostra storia. Si sviliscono così i valori della vita, della
persona, del matrimonio, della famiglia. Si predica l'uguale valore di tutte le
culture. Si lascia senza guida e senza regola l'integrazione degli immigrati".
Anche l’intesa con le alte autorità ecclesiastiche è presente nel documento:
"Come ha detto Benedetto XVI, oggi ‘l'Occidente non ama più se stesso’. Per
superare questa crisi abbiamo bisogno di più impegno e di più coraggio sui temi
della nostra civiltà". Silvio Berlusconi sottoscrive il manifesto il giorno dopo
la pubblicazione.
Intorno a questo movimento politico ruotano molteplici interessi politici,
economici, religiosi, sociali e culturali. Si costituisce da subito una sinergia
di forze che fa rabbrividire. E che spiegherebbe le parole del papa nell'udienza
di ieri al Ppe.
Il 26 febbraio, Laura Bush è ricevuta da papa Ratzinger. Il 1 marzo, esattamente
tre giorni dopo la visita della first lady americana, Silvio Berlusconi parla al
Congresso degli Stati Uniti, ribadendo l’assoluta fedeltà dell’Italia al gigante
americano. Due giorni dopo - in mattinata - Marcello Pera è ricevuto dal papa.
Finito l’incontro - nella stessa giornata - il presidente del Senato si reca a
Palazzo Grazioli per conferire con Silvio Berlusconi. Sarebbe evidente anche a
un bambino che il portavoce politico del papa è Marcello Pera ed esiste un
intreccio tra Vaticano, Casa Bianca e destra europea, che ha nell’Italia il suo
snodo cruciale. Per il piano reazionario il nostro paese è decisivo da un punto
di vista strategico.
Alla luce di questo, si possono comprendere meglio le alleanze politiche del
centrodestra con le forze più becere e reazionarie del paese. Queste a breve
potrebbero costituire le avanguardie dello scontro sociale. Le prime avvisaglie
già ci sono. Il 22 marzo, Pera critica pubblicamente il comportamento di Sergio
Cofferati colpevole di aver negato la piazza per la manifestazione della Fiamma
Tricolore: "La questione che riguarda l’ordine pubblico è di competenza del
Questore ma per quanto riguarda la presa di posizione di Cofferati è un
comportamento politico da evitare in campagna elettorale”. Fortunatamente, il
nostro resiste.
Tre sere fa, a Ballarò, il premier chiarisce la sua volontà di restare in
politica. E puntuale arriva la benedizione. Marcello Pera dichiara alle agenzie:
"Berlusconi è l’unico leader della Casa delle libertà". Gianfranco Fini e
Pierferdinando Casini sono bocciati. Roberto Formigoni, per adesso, è rimandato.
Ora è necessario un combattente. Il Vaticano e i teocon americani puntano su
Silvio Berlusconi.
Al congresso del Ppe, il papa ribadisce il suo sostegno alla Cdl: "La protezione
della vita in ogni suo stadio, dal concepimento fino alla morte naturale, la
difesa della naturale struttura della famiglia quale unione tra un uomo e una
donna basata sul matrimonio, e la protezione del diritto dei genitori a educare
i figli sono tre principi non negoziabili".
Subito dopo, Berlusconi indossa le vesti del condottiero: "Dobbiamo mettere
insieme le nostre forze in un movimento politico che riesca a realizzare in
Italia un grande partito di moderati che possa prendere il nome di ‘Partito del
Popolo Italiano’ e che segni la storia politica dell'Italia". E poi aggiunge:
"Non aver inserito i valori cristiani nel Trattato costituzionale europeo è
stato un torto fatto ai nostri figli".
Mastella è addirittura fischiato durante il suo discorso dai colleghi del Ppe.
Occorre avere i nervi saldi. Non è possibile sbagliare ora. Non ci si deve
dividere. Ognuno deve saper fare un passo indietro. Le forze reazionarie sono
compatte. E possono essere pericolose. Non sono ammessi personalismi. Nè doppi
giochi.
Angelo Notarnicola AprileOnLine n.134 del 31/03/2006