La loggia Opus Dei

Esiste un mondo dell’Opus Dei che molti ignorano. Per quattordici anni sono stata numeraria
dell’Opera. Ho svolto incarichi di direzione a Milano, presso il Tandem club di viale Lombardia, e a
Verona, presso la residenza universitaria Clivia di via Severo Tirapelle. La mia prima testimonianza
pubblica è stata riportata nel libro Opus Dei segreta del giornalista Ferruccio Pinotti (Bur-Rizzoli,
2006). Da quel momento si sono moltiplicati i contatti con chi, ex numerari o famiglie di numerari,
mi cercava per saperne di più, per condividere esperienze, denunciare trattamenti subìti,
l’isolamento e l’abbandono dopo l’uscita dall’organizzazione, la difficoltà di ricostruirsi una vita.
Insieme con molti ex numerari italiani ci siamo ritrovati, a partire dalla primavera 2008, in un forum
online non accessibile, per cercare di costruire anche in Italia quello che già da qualche anno esiste,
non senza difficoltà e ostacoli, in Spagna e negli Usa, cioè degli spazi critici di analisi su cosa
davvero sia l’Opus Dei, gestiti soprattutto da ex membri, persone che parlano perché sanno, hanno
visto e vissuto sulla propria pelle l’integralismo e la potenza dell’organizzazione. Le testimonianze
raccolte rispondono a quanti, dopo l’uscita di Opus Dei segreta, hanno isolato la mia voce come
frutto di una vicenda del tutto personale. Un caso umano. E anche alle critiche di chi mi diceva:
“Sapevi dove stavi andando, nessuno ti ha obbligata”. Mettere insieme più voci può aiutare a
raccontare una verità taciuta. Non sapevamo a cosa andassimo incontro. Sapevamo di entrare in un
cammino di santità nel mondo, secondo una spiritualità laica. Invece stavamo avviandoci in un
percorso dogmatico, nel quale non si accettano critiche, che impone una condotta di vita fin dalla
giovane età attraverso questi meccanismi di gratificazione: voi siete la “milizia di Dio”, gli “eletti”,
i “prescelti”.


Ci sono in gioco le vite di centinaia di giovani. Questo libro vuole aiutare chi oggi non ha il
coraggio di denunciare il proprio malessere per riguadagnare la libertà. E vuole riprendere –
attraverso una ricostruzione dei documenti “interni”, non ufficiali, che rivelano come funziona
davvero l’Opus Dei –, la questione sollevata da una interrogazione parlamentare di più di venti anni
fa, ovvero “se il governo non ritenga che... l’Opus Dei dovrebbe qualificarsi come associazione
segreta vietata dalla legge”. A noi ex numerari la domanda pare attuale.


Emanuela Provera*      il Fatto Quotidiano 12 novembre 2009

*dalla prefazione di “Dentro l’Opus Dei. Come funziona la milizia di Dio” di Emanuela Provera,
da oggi in libreria per Chiarelettere