La fine delle risorse
BEPPE GRILLO: Ho chiesto a Lester Brown, uno dei più importanti analisti dell'ambiente, fondatore del Worldwatch Institute, e definito dal Washington Post: "uno dei più influenti pensatori del mondo", delle previsioni su quello che ci aspetta. Ecco la sua risposta (preoccupante, belin!):
" Mentre stiamo entrando in un nuovo anno, vorrei riflettere su
come la nostra economia globalizzata
sia giunta, dal punto di vista ambientale, ad una
soglia oltre la quale
non sia più sostenibile dalla Terra.
Mentre tutto questo è sempre stato ben chiaro agli
ecologisti, quanto sta
accadendo n Cina lo
ha chiarito anche agli economisti.
La Cina ha superato abbondantemente gli
Stati Uniti nel consumo di
tutta una serie di risorse di base, come il
grano, la
carne, il
carbone, l'acciaio
con la sola eccezione del petrolio.
Qualora l'economia cinese
dovesse continuare ad espandersi al ritmo dell'
8 per cento l'anno, il
reddito per abitante
raggiungerà quello americano nel 2031.
A quel punto i cinesi, che saranno oltre un
miliardo e quattrocentocinquanta milioni,
consumeranno risorse quali petrolio e carta in
quantità ben maggiori di
quanto il mondo non
ne stia producendo al momento.
Si rischia l'esaurimento
del petrolio e delle
foreste a livello mondiale.
Il modello economico occidentale
- basato su carbone, benzina, automobile, rifiuti -
non funzionerà in Cina.
E se non funzionerà in Cina non
funzionerà neanche in India che, nel 2031, avrà una popolazione
ancor più importante di quella cinese.
Ne tantomeno funzionerà per gli altri
tre miliardi di abitanti dei Paesi in via di sviluppo che
puntano anch'essi all' "american dream".
Ciò è tanto più vero per le
economie dei paesi sviluppati
che si troveranno a dover agire in un
mondo sempre più integrato,
nel quale dovranno anch'esse competere per gli stessi petrolio, grano ed
acciaio.
La sostenibilità dello sviluppo economico dipende dunque dal
passaggio ad un modello economico basato
sull'energia rinnovabile, sul riciclo e sul riuso dei materiali
nonché su un sistema diversificato di
trasporto.
"Business as usual" -
il piano A - non ci può condurre
verso il futuro al quale vogliamo puntare.
E' il momento di passare al
piano B, e di incominciare a
costruire una nuova economia
ed un nuovo mondo.
Il piano B si compone di tre parti:
1. una
ristrutturazione dell'economia globale in modo da consentire la
sostenibilità della nostra civiltà
2. un gigantesco sforzo per sradicare
la povertà, stabilizzare la crescita
della popolazione, riportare la speranza
3. un enorme sforzo per ridare un
equilibrio al sistema terrestre.
Esempi di questo nuovo modello possono essere visti nelle fattorie alimentate ad energia eolica, in Europa, nei tetti giapponesi tappezzati di pannelli solari, nella quantità in rapida crescita di macchine ibride negli Stati Uniti, nella riforestazione in Corea del Sud, e nelle strade dedicate alle biciclette di Amsterdam.
Praticamente tutto ciò che ci serve per costruire il nuovo
modello economico è stato fatto, o abbozzato, in uno o più Paesi.
Tutte queste considerazioni
sono state approfondite e
discusse nel mio nuovo
libro: "Plan B 2.0", che può
essere liberamente scaricato
a
www.earth-policy.org"
Les Brown
dal BLOG di Beppe Grillo su: www.beppegrillo.it