Isolotto, come i piccoli passi fanno la storia


Due lampi hanno squarciato il cielo plumbeo che toglieva luce, respiro e speranza. Sulla scenamondiale il movimento dal basso che ha portato all'elezione di Obama e a livello nazionale l'esplosione movimento per la scuola di tutti per tutti.
Ma non basta l'enfasi. Occorre forse guardare più a fondo e interrogarsi sul significato storico dei
due eventi. Acuire lo sguardo. Il bombardamento mediatico è imponente. Vogliono impedirci di
vedere l'onda lunga di un immenso movimento dal basso da cui vengono i due lampi che ci ridanno
luce e forza. Nella vittoria attuale di Obama c'è l'emersione e il riscatto di tutti i movimenti che
nella storia di secoli hanno lottato per l'uguaglianza dei diritti, per la cittadinanza universale, per la
giustizia e la pace, contro ogni discriminazione, contro ogni razzismo, contro la cultura di guerra.
Obama-presidente potrà deluderci. Ma intanto con lui si è aperto uno squarcio dal quale emergere la
fiumana di magma incandescente che muove la storia, che potrà ingrottarsi di nuovo ma non
fermarsi.
Lo stesso si può dire del movimento per la scuola. Non è una increspatura di superficie. Con lo
sguardo, affaticato ma non stanco, di chi ha partecipato con determinazione alla lotta per la
trasformazione della società e della scuola fin dal secolo scorso, ritengo che siamo ancora una volta
di fronte a un segno, sia pure contraddittorio, incerto e fluttuante, di un vero processo storico
rivoluzionario, responsabile, lento e globale, che cioè investe tutti i campi del vivere e del convivere
e che procede con emersioni e ingrottamenti. Proprio in questi giorni cade il quarantesimo
compleanno del parto da cui, nell'autunno del '68, è nata la Comunità dell'Isolotto di Firenze. La
festa di compleanno la stiamo celebrando con la nostra partecipazione al movimento in difesa della
scuola di tutti e per tutti che abbiamo chiamato scuola/tenda in opposizione alla scuola/carcere. La
scuola cioè che si modella sui bisogni di ragazze e ragazzi diversi, che respira col nostro respiro,
che cresce perché noi cresciamo, che libera la nostra creatività e curiosità, che ci aiuta a porre
domande più che insegnare risposte, la scuola di tutti per tutti aperta al respiro del quartiere e del
mondo. La scuola/tenda ce la siamo conquistata con un forte movimento in cui l'esperienza
educativa della Comunità dell'Isolotto è stata una notevole fonte di ispirazione che solo uno sguardo
preconcetto e meschino può ignorare. E ora portiamo nel movimento attuale la testimonianza di
questa continuità resistente.

Nel nostro piccolo pensiamo di contribuire insieme a tanti a costruire un senso della storia basato
sull'asse dei grandi movimenti dal basso anziché sull'immobilità del dominio dall'alto.

Enzo Mazzi       l'Unità 18 novembre 2008