-
Guai a noi farisei ed ipocriti….
-
- Qualche mese fa mi trovavo
in Benin, un piccolo paese dell’africa sub sahariana, dove Emmaus sta
- svolgendo un’importante
azione per portare l’acqua potabile a più di 65000 persone. In
- quell’occasione il
responsabile Emmaus del luogo mi portò a visitare una famiglia che viveva in
un
- piccolo villaggio non
lontano dalla capitale Cotonou. Genitori più 5 figli o meglio 3 figli perché
due
- dei cinque nel tentativo di
venire in Europa avevano trovato la morte nel deserto prima di arrivare
- alle coste dove potersi
imbarcare. Un racconto drammatico fatto da genitori che vivevano queste
- morti anche con un profondo
senso di colpa per aver in qualche modo costretto due figli a partire e
- a morire da soli in luoghi
sconosciuti, lontani dagli affetti della famiglia, per non aver saputo dar
- loro un futuro vivibile. Ma
ancor più drammatiche sono state le parole di due dei tre figli presenti i
- quali hanno espresso la
volontà di partire in cerca di “vita” come dicevano e tutto questo
nonostante
- la sorte terribile toccata
ai loro fratelli.
- Alcune riflessioni:
non ci sono decreti sulla sicurezza: mura, fili spinati o motovedette
armate,
- respingimenti non
potranno fermare la sacrosanta volontà e determinazione di milioni di
persone di
- “vivere”; sì
semplicemente di “vivere”. E’ questo quello che chiedono.
-
- Alcuni giorni fa il
direttore della FAO ci ha detto che oggi ci sono più di un miliardo di
persone che
- “non vivono” perché
oppressi dalla fame e che questi numeri continuano a salire. Ma
quanto tempo
- è che puntualmente si
presentano queste statistiche, che ogni anno aumentano; siamo vaccinati
- ormai..ci si straccia un po’
le vesti….si esprimono dei buoni propositi……
- Siamo falsi ed ipocriti.
Siamo come il ricco Epulone del vangelo che dava le briciole ai poveri
- perché questo possiamo
considerare quanto oggi viene dato per risolvere il problema fame nel
- mondo; siamo ipocriti e
falsi perché non abbiamo l’intenzione di farlo seriamente perché se così
- fosse dichiareremmo guerra
alla fame e alla miseria, come diceva l’Abbè Pierre, e come si usa in
- guerra tutte le risorse
dovrebbero essere destinate per risolvere il problema; come possiamo dire
che
- non ci sono le risorse
sufficienti quando per esempio ultimamente il governo italiano ha stanziato
- 13 miliardi di euro per
acquistare 131 cacciabombardieri...assolutamente inutili oggi….e questo
- solo a livello italiano;
proviamo a sommare le cifre destinate agli armamenti a livello europeo e ci
- renderemo conto quante
energie e risorse sono gettate per le fabbriche della morte….e poi diciamo
- che non ci sono i
soldi…siamo ipocriti.
-
- E’ uno scandalo che dobbiamo
gridare sopra i tetti; è una vergogna. Perché le confessioni religiose
- tutte non dicono
chiaro e forte che questo è un omicidio o meglio è uno sterminio di massa
che si
- mette in atto?
Ci siamo inorriditi per gli stermini della Bosnia, del Ruanda ecc..ma
qui siamo di
- fronte ad uno sterminio di
proporzioni immani e oserei dire “programmato”. La chiesa italiana
- conserva ancora la
capacità profetica o 15 anni di berlusconismo e di ricerca del facile
interesse ha
- tacitato quello che
tanti cristiani invece sentono ancora come fondamentale ed impellente?
Che ne è
- stato del brano evangelico
là dove si dice: “avevo fame e mi avete dato da mangiare…ero straniero
- e mi avete accolto…”? Siamo
molto sensibili per i casi Englaro dove si arriva a parlare di omicidio
- e si tace di fronte a questa
realtà quotidiana di milioni di persone che muoiono ….e poi ci
- meravigliamo se prendono il
barcone, il camion o qualche cosa di peggio solo per un unico
- scopo:Vivere e nella
dignità.
- Siamo ipocriti quando non ci
rendiamo conto e non vogliamo cambiare questa mentalità di morte
- che fa si che da una parte
si armino le mani per uccidere e dall’altra si continua ad uccidere proprio
- perché si levano risorse per
debellare la fame. E’ un cambiamento strutturale che è necessario
fare:
- spendere soldi per
armarsi è provocare la morte per fame e altro di tante persone. Destiniamo
le
- risorse planetarie per
soccorrere i nostri fratelli; il grido di questi esseri umani dovrebbe
impedirci
- di vivere
tranquillamente.
- Fra un mese si terrà il G8;
nell’agenda ci sarà anche come raggiungere l’obiettivo della riduzione
- della fame….ma quante volte
abbiamo visto questo teatrino all’ordine del giorno dei grandi della
- terra! La montagna
partorirà, come altre volte, il topolino: alla fine sarà un coro per dire
che
- compatibilmente con le
risorse si metterà in campo una grande operazione ..bla bla bla… ma che le
- risorse a disposizione degli
stati sono poche, la crisi mondiale ecc ecc. e gli ultimi dovranno
- aspettare non il 2015 ma
forse il 2030….siamo drammaticamente ridicoli sulla pelle degli altri.
- Cominciamo subito:
sospendiamo il G8 e destiniamo le risorse per l’organizzazione di questa
- inutile parata agli ultimi
della terra: forse per la prima volta un G8 raggiungerà i suoi obiettivi.
-
- Renzo Fior [Emmaus Villafranca, Verona]