Cadaveri di bambine rom su una spiaggia in Italia non scoraggiano il relax dei bagnanti

 

Il caso solleva interrogativi circa l'atteggiamento nei confronti delle minoranze.  Un Gruppo per i diritti civili chiede un’inchiesta sull' “annegamento”.

 Interrogativi circa l'atteggiamento degli italiani nei confronti delle minoranze Rom sono stati ancora una volta sollevati ieri dopo che le fotografie che sono state pubblicate mostrano che i bagnanti  hanno continuato come al solito la loro giornata in spiaggia, nonostante i corpi di due ragazze zingare annegate erano stati posati sulla sabbia nelle vicinanze. Un Gruppo per le libertà civili ha detto che aveva richiesto di incontrare le autorità per far luce sulle circostanze della morte delle ragazze. L'incidente ha avuto luogo fuori Napoli, dove questo anno un accampamento rom è stato distrutto da un incendio e i suoi abitanti sono stati evacuati per sicurezza.

   I resoconti forniti dai media italiani sono diversi, ma secondo le notizie dell’agenzia Ansa, le vittime - di età compresa tra 14 e 16 anni - e altri due giovani zingare avevano esercitato l’accattonaggio sulla spiaggia di Torregaveta, a ovest di Napoli, nella giornata di sabato. Secondo altre informazioni le ragazze vendevano cianfrusaglie. La zona è facilmente raggiungibile dalla città tramite una linea ferroviaria che termina in prossimità della spiaggia.  Alle ore 13.00 circa  le quattro ragazze hanno deciso di andare in acqua anche se nessuna di loro, a quanto pare, sapeva nuotare. Presto hanno cominciato ad incontrare difficoltà a causa delle forti correnti nella zona e per l’effetto di un’onda insolitamente grande che le ha investite.

Due delle ragazze sono state tratte in salvo da bagnini accorsi da una vicina spiaggia privata. Ma i soccorritori non sono stati in grado di raggiungere le due ragazze più grandi se non quando erano già annegate.  I loro cadaveri sono stati trascinati a terra e disposti sulla sabbia sotto teli da mare.

"Ma il gruppo di osservatori curiosi che si è formato attorno ai corpi delle ragazze si è  sciolto rapidamente così come si era formato", riporta il quotidiano Corriere della Sera. "Pochi bagnanti hanno lasciato la spiaggia o hanno abbandonato il loro relax al sole. Quando le forze di polizia mortuaria sono giunte sul posto un'ora più tardi con le bare, le due ragazze sono state portate via sulle spalle degli agenti passando tra i bagnanti che tranquillamente restavano distesi al sole." La Repubblica ha anche espresso stupore di fronte al comportamento dei presenti. "Mentre i corpi senza vita delle ragazze erano ancora sulla sabbia, vi erano bagnanti che continuavano a prendere il sole o che mangiavano a pochi metri di distanza," ha riferito il quotidiano.

Il Corriere ha ricordato che questa non è la prima volta che la gente decide che la morte non è un motivo sufficiente per rinunciare ad un giorno in spiaggia. Nel mese di agosto del 1997, i bagnanti continuarono la loro normale attività dopo che un uomo annegato fu portato a terra vicino a Trieste. Ma il fatto che le due vittime in questa occasione sono Rom ha aggiunto un ulteriore aspetto alla vicenda.

L'Italia è preda di un sentimento anti-zingari. Dal momento che è stato eletto nel mese di maggio, il governo di destra di Silvio Berlusconi ha nominato tre commissari speciali per trattare con i Rom in Italia, ciascuno nelle tre città più grandi - Napoli, Milano e Roma. Il Governo ha inoltre ordinato il rilevamento delle impronte digitali della popolazione zingara presente in Italia, compresi i minori, che costituiscono più della metà degli stimati 150.000 Rom in Italia. La Commissione europea ha chiesto al governo italiano maggiori informazioni sul censimento e questo mese il Parlamento europeo ha approvato una mozione di condanna come un atto di discriminazione vietata dalla Convenzione europea dei diritti umani. La scorsa settimana il Presidente della Commissione José Manuel Barroso, ha riferito che Berlusconi sostiene che le informazioni sono raccolte al fine di garantire agli zingari bambini la frequenza a scuola.

Il Gruppo per le libertà civili Every One si è detto non convinto dai resoconti sull’incidente avvenuto a Torregaveta e si chiede se dietro a questa disgrazia ci possa essere qualcosa di più sinistro. Il Gruppo ha rilasciato questa dichiarazione: "Due giovani Rom non avrebbero mai abbandonato la loro scarsa mercanzia per “un rinfrescante tuffo” nelle acque del mare. Due ragazze zingare non avrebbero mai fatto il bagno in piena vista di tutti i presenti per la modestia che è una delle loro caratteristiche distintive ". Il Gruppo ha confermato di aver chiesto un incontro con le autorità, aggiungendo: "Aspettiamo la loro risposta."

 John Hooper                           Questo articolo è apparso su The Guardian,  giornale inglese,  di Lunedì 21 Luglio 2008, nella sezione internazionale .

( Nostra traduzione)