Battuta sul Papa, rimosso il vaticanista
del Tg3
Roberto Balducci, da due anni vaticanista del Tg3, autore di una battuta
ironica sul Papa in un servizio di domenica scorsa, non seguirà più le vicende
della Chiesa cattolica. Balducci ieri ha scritto una lettera al suo direttore,
Antonio Di Bella, nella quale, «in virtù della decennae amicizia», si rimetteva
alle valutazioni del direttore stesso. Balducci ribadiva di non aver mai voluto
essere irrispettoso nei confronti del Vaticano e di essere dispiaciuto per il
danno causato al direttore, alla testata e all’azienda. Di Bella ha sollevato
Balducci dalle competenze sul Vaticano. Spiega: «Ho dovuto farlo, per difendere
la testata».
Ieri sera, ore dopo la
«rimozione », è intervenuto nella vicenda il presidente della Commissione
parlamentare di vigilanza Rai, Sergio Zavoli: «Ho scritto una lettera al
presidente e al direttore generale della Rai in cui richiamo l’urgenza di far
rispettare i vincoli contrattuali del servizio pubblico, stabilendo il principio
che al merito professionale deve corrispondere la responsabilità. L’episodio del
Tg3 — in sé un tentativo maldestro di fare dello spirito, risoltosi in una
palese e disarmante grossolanità — aggiunge nuove voci al vocio di quanti si
dicono scontenti della Rai senza distinzioni e senza mezze misure. La lezione di
questa spiacevole circostanza riconduce all’indirizzo della Commissione di
vigilanza la necessità di incrementare il rapporto fiduciario che lega l’azienda
e l’opinione pubblica».
Una censura che investe anche
la direzione del telegiornale coinvolto. Domani il Consiglio di amministrazione
Rai si occuperà proprio di nomine, compresa quella del direttore del Tg3. Di
Bella andava con una certa sicurezza verso la riconferma, per i buoni risultati
dei suoi otto anni di comando. Come possibile concorrente alla direzione è
circolato un unico nome, quello di Bianca Berlinguer, conduttrice e inviata
della testata. Questione interna al centrosinistra, quindi. Ieri Europa, ex
quotidiano della Margherita, ha scritto che l’incidente del Papa può «diventare
il pretesto per un colpo di mano che qualcuno ha in mente da tempo». E poi: «Il
tg di Di Bella è stato praticamente l’unico a raccontare gli sviluppi
dell’inchiesta di Bari, il solo a fare le pulci alle promesse sulla
ricostruzione in Abruzzo. E’ questo che dà fastidio? O gli ascolti troppo alti?
Prima di cambiare facce, sarebbe bello sapere perché». Da cosa nasce tutto ciò?
Balducci presentando le vacanze del Papa in Valle d’Aosta ha raccontato che
lassù lo attendono anche due gatti, «che gli strapperanno un sorriso almeno
quanto i proverbiali quattro gatti, forse un po’ di più, che hanno il coraggio e
la pazienza di ascoltare ancora le sue parole». Il comitato di redazione del Tg3
esprime «la sensazione che il Tg3 sia vittima di una strumentalizzazione
politica: stiamo parlando di una battuta riuscita male e di cui il collega si
era scusato. Il Vaticano sembrava avesse accettato questa lettura ». Marco
Pannella definisce la rimozione di Balducci «episodio di 'taleban-vaticanismo
italiota'». Di Bella non ha nominato il nuovo vaticanista. Attende, prima,
la riconferma al suo posto.
Andrea Garibaldi Corriere della Sera 15.7.09