Alla vigilanza e per la difesa della democrazia

Nel suo ultimatum del 20 agosto il presidente del Consiglio ha sferrato un durissimo attacco alla
Costituzione affermando come irrevocabile una riforma costituzionale che non c'è mai stata e che è
stata bocciata dai cittadini nel referendum costituzionale del 2006; «la novità che non può essere
cancellata», secondo Berlusconi, sarebbe l'avvenuto passaggio a una Repubblica presidenziale, con
un presidente-primo ministro direttamente eletto dal «popolo sovrano» al di fuori delle forme e dei
limiti della Costituzione affermati, come cardine di tutto il sistema, dall'art. 1 della Carta. Tale
mistificazione inganna il popolo, gli toglie agibilità politica tra un'elezione e l'altra e tende a
incancrenirsi nella cultura comune.

Il presidente del Consiglio ha poi attaccato la Costituzione definendo come «sconfitti» i cittadini
elettori che non hanno votato per lui, e pretendendo di sostituirsi al presidente della Repubblica, con
l'escludere qualsiasi ipotesi di un governo diverso dal suo, e con il voler determinare di proprio
arbitrio la data delle elezioni. Il presidente del Consiglio ha poi annunciato una serie di riforme
costituzionali chiaramente eversive del quadro costituzionale esistente, come l'impunità per lui con
il pretesto di salvaguardare le quattro più alte cariche dello Stato, il taglio artificiale dei tempi per
l'esercizio della giustizia penale così da inficiare la stessa funzione giudicante, la rottura dell'unità
della giurisdizione e la spaccatura del Consiglio Superiore della Magistratura. Il presidente del
Consiglio ha inoltre attaccato lo spirito complessivo di solidarietà sociale e di unità nazionale della
Costituzione indicando come inderogabile impegno del governo non la ricostruzione dell'Aquila,
ma la costruzione del ponte sullo Stretto.

Per tali ragioni, i Comitati Dossetti per la Costituzione invitano tutti i partiti costituzionali, i
dissenzienti dell'attuale maggioranza, l'associazionismo culturale, religioso e politico e tutti i
cittadini alla massima vigilanza per la difesa della democrazia costituzionale.

Essi invitano inoltre il personale insegnante, tutte le agenzie educative e le stesse famiglie, a
diffondere e inculcare tra i cittadini la conoscenza, la comprensione e l'amore dei grandi valori della
Costituzione repubblicana, senza i quali nessuna democrazia può sussistere e fiorire.



Raniero La Valle*    il manifesto  24 agosto 2010

* Comitati Dossetti per la Costituzione