L'uso sproporzionato della menzogna
Libano. Le nostre preghiere non cambieranno di una virgola le vicende di questi giorni…lo sappiamo. Ci daranno almeno la consolazione di non avere sprecato le nostre parole?

Maledetta sia la guerra e maledetto chi la fa, chi la auspica, chi la giustifica, chi la pianifica! Benedizione e maledizione si intrecciano nella Bibbia ma la maledizione nei confronti dei violenti, di chi opera in questo mondo beffandosi dei più elementari diritti degli uomini (primo di tutti il diritto di vivere) è chiara e diffusa come l’appello alla giustizia, alla verità.
Un altro Papa invita tutti gli uomini di buona volontà (tutti, non solo i cristiani, visto che c’è poco da fidarsi di “certi” cristiani) a pregare per la pace. Noi tutti sappiamo come, purtroppo, gli effetti pratici di queste preghiere per la pace siano pari a zero. Dopo la grande preghiera ad Assisi nel 86 si scatenò l’inferno in Bosnia.
Allora perché pregare inutilmente il Dio della pace se pace non c’è e non ci sarà? Perché non cominciare, oltre che a pregare, ad indicare al Dio della pace (qualunque sia il suo nome sulla terra) i destinatari di queste nostre “inutili” preghiere?
Domenica pregheremo, sì, e con tutte le forze per la pace. Ma dovremmo anche fare a Dio tutti i nomi e i cognomi dei terroristi che vogliono con tutte le forze lo scatenarsi del diabolico strumento della guerra (non perché Dio non li conosca ma così, tanto per essere sicuri di essere stati chiari!)

Innanzi tutto pregheremo perché il Dio della pace dia la pace eterna e consolazione e abbia pietà di tutte le vittime straziate da questa ennesima, inutile guerra. Le persone, i bambini, gli anziani, i poveri, quelli che non possono correre così in fretta da sfuggire dalle bombe o non hanno soldi a sufficienza per accedere ai “corridori umanitari”. Loro, i veri protagonisti di tutte le guerre. Loro definiti “effetti collaterali” o “presunti terroristi” se si trovano a respirare la stessa aria dei combattenti. Loro sono i veri obiettivi di tutte le guerre da Dresda a Beirut ad Hiroshima, da Baghdad a Nagasaki…

I terroristi mettono le bombe nei mercati, nelle metropolitane. I terroristi di Stato, gli eserciti di Israele o degli USA bombardano direttamente le città, i villaggi, i palazzi dove ritengono che si nascondino (cioè dove vogliono) i terroristi. Dov’è la differenza?
Più che un “uso sproporzionato della forza” si dovrebbe parlare di un “uso sproporzionato della menzogna” (come in questi giorni con precisione un giornalista ha scritto). La menzogna, il vero strumento del terrorismo di Stato. Menzogna pianificata per rendere accettabili le stragi di civili oltre il confine. Per un morto al di qua del confine, 100 morti al di la del confine….(“occhio per occhio”, cioè il concetto biblico di una “rappresaglia” proporzionata, oramai è dimenticato.)

Poi cominceremo, come ci insegnano le Sacre Scritture (cristiane, ebraiche, islamiche) a maledire le armi, strumento diabolico per scatenare l’inferno sulla terra. Quindi maledetti siano anche quelli che le fabbricano e pianificano l’economia mondiale tra armi e petrolio. Quindi maledetto anche chi ne giustifica l’uso, ora teorizzando l’idea della guerra (giusta a seconda delle teorie variabili della storia) ora teorizzando l’idea della “lotta al terrorismo”… si, maledetti anche loro. E maledetti tutti i politici cristiani che se gli togli la possibilità della guerra non si sentono a posto con la coscienza… si, maledetti anche loro. E maledetti i Capi delle nazioni che non sanno concepire i rapporti tra gli stati se non con le logiche della violenza. Capi di Stato nazisti nei loro teoremi di “guerre preventive”, e di “legittima difesa” anche quando a scatenare la guerra sono loro. Nazisti anche quando appartengono ad un popolo violentato nella storia da una ideologia pagana di cui hanno imparato tutti i metodi di azione… si, maledetti anche loro. E maledetti tutti quelli che abusano, bestemmiando, del nome santo di Dio (qualunque sia il suo nome sulla terra) per giustificare le loro piccole, pagane strategie.

Domenica pregheremo per la pace, come ci invita a fare il Papa che condanna questa guerra, come tutte le guerre, ma chiederemo anche a Dio di maledire tutti i signori della guerra. I loro nomi sono scritti sull’agenda della politica (anche quella italiana… si, maledetti anche loro) e sui titoli dei giornali. Non è necessario elencarli, li conosciamo… Possano fare la stessa fine delle loro vittime! Nessuna pietà per i “mandanti”…maledetti soprattutto loro.
Le nostre preghiere, le nostre maledizioni, non cambieranno di una virgola le vicende di questi giorni…lo sappiamo. Ci daranno almeno la consolazione di non avere sprecato le nostre parole? Forza Libano!

 Don Gianfranco Formenton      AprileOnLine  n.211   del 25/07/2006