La ragione a
disagio di Émile Zola
Anticipiamo alcune pagine di riflessione del romanziere francese tratte
dal volume Viaggio a
Lourdes
Sabato 20 agosto 1892
I malati davanti alla Grotta. Tutto lo spazio è riservato a loro. Quelli che si
possono mettere a sedere le cui
carrozzine se ne vanno. Due bambini nella stessa carrozzina. Alcuni distesi tra
le lenzuola, mezzi morti,
lividi,inerti.Altri,lamaggioranza, sdraiatituttivestiti.Pocacivetteria;peròlapiccolaidrocefala,conlasua
cappellina azzurra ornata di merletto, in un lettino civettuolo, sistemato con
garbo. - Le espressioni delle
facce. Alcuni, sulle barelle, sembrano sdraiati per terra; altri stanno seduti
eretti, alla rinfusa. Bambini,
preti. La donna con la faccia corrosa, con due occhi rossi, due buchi
sanguinanti che piangono. Una
ragazza si alza, va a ringraziare la Vergine, le stampelle in mano, e si reca
all'ufficio delle constatazioni.
Un'altra, paralitica, ha camminato, poi ha pregato a lungo...
Si parla abitualmente dei miracoli tra la folla. -L'esortazione al miracolo, il
padre che gridava al
paralitico: «Camminate! Camminate!» sbraitando. E il paralitico, senza
stampelle, che prova, non ci
riesce, ricade. La suggestione forsennata. -Una donna che parla di una
miracolata: «Ah! Che fortuna
che ho. Eccone giàuna!».Annuncianoimiracoli,lafederaddoppia,ilpretecontinuaapungolarli.
La
folla preme tutt'intorno.
22 agosto 1892
Una grande fraternità. Le malate colpite più gravemente pregano per le loro
vicine. «Maria, guaritela». E
nessuna gelosia, alla partenza, davanti a quelle che sono guarite. Il fatto le
conferma nella loro fiducia,
nella loro fede nei miracoli. Dato che una è guarita, perché non loro poi. Il
loro turno verrà.
25 agosto 1892
La straordinaria conversazione tra i credenti. Parlano delle guarigioni, dei
miracoli, con una facilità, una
tranquillità inaudita. I fatti più stupefacenti li lasciano sereni. Ancora un
miracolo, e raccontano storie assurde
con un sorriso, senza che la loro ragione protesti minimamente. Vivono in questa
atmosfera, niente li
stupiscepiù.Enon sono solo dei cretini, degli illetterati,
macisonouominicomeLasserre,comeBoissarie,
come tanti giovani che ho visto. È inimmaginabile. Ed è quello che spesso ha
finito per mettermi a disagio,
gettarmi in una sorda collera che avrebbe finito per farmi scoppiare. La
mia ragione si dibatteva. Immagino che
la gente che finisce per convertirsi debba passare da questa condizione, prima
del definitivo naufragio della sua
ragione, del suo bisogno di esame.
in “Il Sole-24 Ore” del 14 febbraio 2010
Émile Zola, «Viaggio a Lourdes», traduzione e introduzione
di Mario Porro, con un saggio di M.
Dotti, Edizioni Medusa, Milano, pagg. 112, € 10,00, in uscita il 23 febbraio.