Piena solidarietà a Tettamanzi

“Gli aderenti e i simpatizzanti di “Noi Siamo Chiesa” che, da fedeli preoccupati della vita della loro
Chiesa, sono costretti, troppo spesso, ad andare controcorrente e a criticare orientamenti del
Vaticano e della Conferenza episcopale, oggi sono invece particolarmente contenti di esprimere
parole di amicizia nei confronti dell’Arcivescovo Mons. Dionigi Tettamanzi.
Esaminiamo i fatti:

---il Cardinale, nel consueto discorso alla città della vigilia di S. Ambrogio, ha parlato “del ruolo
tipicamente sociale e politico della solidarietà”, ha citato l’art. 2 della Costituzione, ha esortato ad
una sobrietà negli stili di vita come questione di giustizia e ha infine giudicato i ripetuti sgomberi
dei campi rom
–ultimo quello di via Rubattino contrastato dalla popolazione del quartiere- una
“azione di forza, senza alternative e prospettive, senza finalità costruttive”. Ha infine messo in
guardia da una politica dell’immagine che nasconda i veri problemi della città.


---ieri la “Padania”, organo della Lega Nord, aveva come apertura di prima pagina il titolo
“Onorevole Tettamanzi”; nel testo, aspramente critico nei confronti dell’Arcivescovo, ci si
chiedeva anche se egli fosse un vescovo oppure un imam. Oggi il ministro Roberto Calderoli, in
una intervista su “Repubblica” sostiene che nella Curia di Milano ci sono cattocomunisti e che
l’Arcivescovo “non c’entra proprio nulla con il suo territorio”. Questo attacco è l’ultimo di tanti e si
inserisce nella campagna per usare il crocifisso come simbolo identitario di una religione civile, di
cui devono fare parte in prima fila i pagani adoratori del dio Po, il dio della Lega Nord
.

---Per completare lo scippo e quasi la profanazione di fatti e di simboli cari a tutti i cristiani, ieri
Umberto Bossi e il sindaco Letizia Moratti hanno insieme inaugurato il presepe “municipale” a
Palazzo Marino.

Per quanto ci riguarda, a noi sembra che l’Arcivescovo, nel discorso di S. Ambrogio, si sia solo
preoccupato di richiamarsi, come suo compito, alle parole del Vangelo sull’accoglienza dello
“straniero”, e non certamente di essere in sintonia “con il suo territorio” come gli chiede Calderoli.
Ora la Chiesa di Milano, il volontariato e tutte le forze positive della città, anche prescindendo da
queste istituzioni mal gestite, devono cercare di continuare a tessere “la tela del dialogo e
dell’accoglienza nella legalità” come invita a fare l’Arcivescovo.”

Milano 7 dicembre 2009 festa di S.Ambrogio

Vittorio Bellavite     in “www.noisiamochiesa.org” del 7 dicembre 2009


 

 

"La Lega non sa di cosa parla ignorano il cristianesimo e sono un
pericolo per il Paese"


intervista a Massimo Cacciari a cura di Oriana Liso

Massimo Cacciari, per la Lega il cardinale Tettamanzi tralascia le questioni della Chiesa e fa
politica.


«Su questa, come su altre questioni, la Lega non sa di cosa parla, c´è una totale ignoranza sui
fondamenti del Cristianesimo: è davvero difficile interloquire con chi non sa che l´amore per il
prossimo, come racconta la parabola del buon samaritano, è quella solidarietà di cui il cardinale
parla. I leghisti non solo non lo capiscono, ma non sono neanche interessati a farlo. Sono solo alla
disperata ricerca di una "religio civili", una predica vagamente moralistica, fatta per tenere buone le
persone. L´esatto contrario di quello che è la religione cristiana».

L´accusa rivolta al cardinale Tettamanzi è di fare demagogia sui bambini rom.

«Pensare di trattare lo straniero come nemico è un´aberrazione frutto, ripeto, della colossale
ignoranza di questa gente. Con buona pace loro, è proprio compito della Chiesa denunciare dal suo
pulpito la mancanza di quelle pratiche di carità. Compito che viene svolto allo stesso modo,
sottolineo, di tutta la Chiesa, perché su questi temi non credo esista una via milanese, o romana, o
veneziana».

Se capitasse a lei, come sindaco di Venezia, di essere ripreso su questi temi?

«Questi discorsi, forse anche più netti, io li ho sentiti fare al cardinale Scola, a Venezia. E certo non
mi offendo se mi vengono rivolte critiche di questo genere, perché le considero doverose e
costruttive. Se poi si parla di campi nomadi, io ne ho appena chiuso uno: ma la differenza è il
progetto per il dopo, il cercare di sistemare questa gente tenendo conto dei loro costumi, ricorrendo
anche a villaggi più decenti come fase di passaggio. Per i leghisti lo straniero non dovrebbe esistere
e i preti si dovrebbero limitare a fare patronato e a far giocare i bimbi all´oratorio».

Altra accusa: non si capisce se Tettamanzi sia un cardinale o un imam.

«Ci rendiamo conto? Per loro, in un´epoca di società multietnica, dire imam è un insulto. Queste
persone possono provocare danni pazzeschi, e mi sembra che questo Paese non capisca il rischio
che stiamo correndo con forze politiche di questo genere al governo».

Lei ha conosciuto l´ex arcivescovo di Milano, il cardinale Martini. Che differenze ci sono con
Tettamanzi?


«Ad essere diversa era la situazione di Milano e del Paese. Le cose sono peggiorate, c´è un
imbarbarimento pericoloso ed è giusto che la Chiesa continui a fare critiche che sono molto
costruttive, perché denunciano un pericolo reale».

Ma la Chiesa è sola, davanti a questo compito?

«Con realismo devo dire che c´è solo la Chiesa, che svolge un ruolo essenziale per il nostro futuro. I
laici di buona volontà fanno analisi, ma non indicano strade pratiche da percorrere per evitare che si
allarghino le brecce dovute alle politiche anche, ma non solo, della Lega»


la Repubblica 7 dicembre 2009