Religioni e
visibilità
Si torna a parlare di un tema che sembrava dimenticato, il
rapporto dei cattolici con la politica. Un
tema che è logico che torni di attualità, in un contesto di crisi generale della
politica italiana. Quale
e come il possibile contributo del mondo cattolico? Un contributo che ieri era
stato fortemente
condizionato dalla presenza comunista, ma che oggi potrebbe assumere connotati e
qualità nuove.
Ne ha parlato anche il papa in Sardegna. Manca, fra l'altro, un soggetto
cattolico che faccia da punto
di riferimento, in un quadro generale caratterizzato da grande confusione. Quali
i cattolici in politica
e come si riconoscono? E chi li rappresenta? Si rischia fortemente la scomparsa:
proprio quella
scomparsa che l'autorità cattolica teme maggiormente. Scomparsa, invisibilità.
Riduzione della
presenza cattolica al solo privato. Più che marginalizzazione. Ma quali sono,
allora, le possibilità
della presenza cattolica in politica? Non è difficile ricordarle. Si possono
ridurre, semplificando, a
due possibilità (non considerando l'ipotesi di un governo non democratico
sedicente cattolico, alla
Francisco Franco). O si sceglie la presenza di cattolici - singoli cattolici
nelle varie formazioni
politiche o si preferisce la presenza di un raggruppamento politico
dichiaratamente cattolico. Questa
seconda ipotesi ha caratterizzato la presenza cattolica nel secolo scorso: varie
Democrazie Cristiane
hanno occupato il centro degli schieramenti politici, assicurando insieme e la
presenza cattolica e la
democrazia. Verso la fine del secolo questa presenza è entrata in crisi, anche
perché è venuta meno
la necessità di arginare una sinistra fortemente anticattolica. Oggi è prevalsa
l'ipotesi della presenza
singola di cattolici nei vari partiti. Con il rischio della scomparsa: un
rischio che si fa di giorno in
giorno più evidente e che le autorità cattoliche temono sempre di più. Si
profila, allora, un ritorno al
«partito cattolico»? Non credo. Forse è più probabile l'insistenza sui
raggruppamenti cattolici ben
visibili anche se non a livello di partito (sindacati, ecc.). Ma il tema della
visibilità sarà
probabilmente centrale nel prossimo futuro. Indirettamente anche la campagna
elettorale negli Usa
lo sta confermando. Le religioni - anche quella cristiana nelle sue varie
forme - non si accontentano
della presenza nel privato. Cercano la visibilità: d'altronde il tempo della
pubblicità la esige.
Filippo Gentiloni il manifesto
14 settembre 2008