Il 9 luglio 1946
nasce dalla fusione della Sampierdarenese e dell'Andrea Doria,società
profondamente in crisi,la SAMPDORIA.Gli esordi di questa
formazione furono più che incoraggianti,tanto che per venti anni
non si schiodò dalla massima serie.Due decenni tra i grandi
senza mai ambire allo scudetto ma ricchi di soddisfazioni,di
derby infuocati e con apparizioni di campioni come l'argentino Tito Cucchiaroni,Ernest
Ocwirk e Lennart Skoglund,che nel 1961 trascinarono a uno storico
quarto posto la compagine bkucerchiata.Poi vennero anche le prime
magre doriane,che ebbero come logica conseguenza un anno di
cadetteria,nel 1966-67.nei successivi dieci anni vi furono
salvezze miracolose.Nel 1977 la Samp sprofondò nuovamente in
serie b.Fimnalmente nel 1979
Paolo Mantovani assunse la
presidenza della società.La stagione 1981-82 fu quella del
ritorno nella massima serie grazie a Renzo Ulivieri che
subentrato a stagione in corso guidò la squadra verso la serie a.La
campagna acquisti della stagione 1982-83 fu molto buona con l'acquisto
di Roberto Mancini,Trevor
Francis e Brady .Quella stagione fu molto buona e i liguri arrivarono in
classifica fino al settimo posto,sorprendendo molte grandi
squadra.Nella stagione successiva arrivarono Wierchowod, Galia, Marocchino,Renica e
Bordon ma la posizione in
classifica fu la stessa dello scorso anno.
IL PRIMO TROFEO
La stagione 1984-85
fu quella del primo trofeo blucerchiato nella storia:la Coppa
Italia.Essa arrivò grazie agli acquisti di Souness, Salsano,Vialli,Pari
e Mannini ed all'allenatore Bersellini.La stagione strepitosa fu anche incorniciata da un
grande quarto posto in campionato,che diede inzio all'epoca della
Samp-simpatia che avrebbe segnato una parte del calcio italiano.Dopo
un'anno però inserendo Matteoli come esperto regista e Pino
Lorenzo la Samp disputò una delle più brutte annate,finendo all'undicesimo
posto.
L'ERA
BOSKOV
Nella stagione
1987-1988 ci fu un cambio sulla panchina doriana,a Bersellini
subentrò un giovane tecnico emergente Vujadin Boskov,reduce da una promozione ad Ascoli.Boskov
lanciò subito giocatori giovani come Maurizio Ganz e Antonio
Paganin e la Samp terminò
al sesto posto in classifica non andando in UEFA per uno
spareggio perso contro il Milan. Nonostante ciò ci fu da
consolarsi guardando Vialli e Mancini che si intendevano sempre
meglio.Occoreva l'uomo che sapesse offrire esperienza ed
entusiasmo,che sapesse sacrificarsi senza tante storie:occorreva Toninho Cerezo;mai acquisto più saggio da parte della
dirigenza,che fruttò il 4° posto in campionato e soprattutto la
conquista della Coppa Italia.La stagione1988-1989 vide quindi la
partecipazione della Samp alla Coppa della Coppe:però,purtroppo
la Samp perse in finale contro il Barcellona.in prima squadra si
erano ormai affermati stabilmente Gianluca Pagliuca ,al
posto dell'ormai vecchio portiere Bistazzoni e Marco Lanna;importante fu l'acqusto di Beppe Dossena, provveniente
dall'Udinese.In questa stagione la Samp vinse però un'altra Coppa Italia. Boskov si era guadagnato la fiducia
della dirigenza per la guida dei blucerchiati per la prima volta
seriamente intensionati a vincere qualcosa di importante,ma
soprattutto lo scudetto vero traguardo importante più delle
"coppette".Nel maggio dell'89 arrivò la dimostrazione
nella grande fede nella Samp da parte dei giocatori,che in molti
rifiutaro le offerte della Juve per restare alla Samp legati al
patto stipulato fra di loro,che non si sarebbero mossi da Genova
finche non avaessero vinto uno scudetto.Così compattata la Samp
si presentò al via della stagione 1989-1990 con i nuovi arrivi Invernizzi,Katanec e Lombardo.nonostante l'ottimo rendimento dlla
squadra ad un certo punto della stagione il presidente Paolo Mantovani era sul punto di licenziare Boskov per
la seguente dichiarazione:"Se io lascio libero il mio
cane,gioca meglio di Perdomo(giocatore del Genoa)".Fortunatamente
il diesse Borea ricucì lo strappo;quello fu l'anno
della vittoria della Coppa
della Coppe ai danni dell'Anderlecht.Vero
leader della squadra si affermo Toninho Cerezo,utile fu l'innesto
dell'ala Lombardo.
L'ANNO
DELLO SCUDETTO
Nessuno
credeva alla squadra di Boskov alla vigilia della stagione 1990-1991,soprattuto
dopo il Mondiale deludente disputato da Vialli il cannoniere
principe.L' unica novità di rilievo era costituita dall'arrivo
di Mikhailichenko,fuoriclasse ucraino.Inoltre da
Bologna era arrvato Ivano Bonetti.Il girone di andata si concluse
con la Samp staccata di due punti dall'Inter che era in vetta alla
classificaSarebbe stato un estenuante testa a testa fra
blucerchiati e nerazzurri che si concluse con l'indimenticabile
trionfo di San Siro grazie alla vittoria per 0-2 (reti di Dossena
e Vialli).E alla penultima giornata di campionato dopo aver
battuto per 3-0 (reti di Cerezo,Mannini e Vialli) venne la
certezza matematica:LA SAMPDORIA AVEVA CONQUISTATO IL SUO PRIMO
SCUDETTO.
LA FINE DEI "BEI
TEMPI"
L'anno dopo la
conquista dello scudetto la Samp cambiò lo sfortunato
Mikhailichenko con il brasiliano Silas e questo fu
sintomatico dell'inversione di passo della Samp:la Coppa dei Campioni ,dopo un annata da 6° posto in
campionato,si concluse con la sconfitta in finale col Barcellona
rimediata con un gol di Koeman su punizione al 119° minuto del 2°
supplementare.