Amarcod

(anni 1946-1992)

Il 9 luglio 1946 nasce dalla fusione della Sampierdarenese e dell'Andrea Doria,società profondamente in crisi,la SAMPDORIA.Gli esordi di questa formazione furono più che incoraggianti,tanto che per venti anni non si schiodò dalla massima serie.Due decenni tra i grandi senza mai ambire allo scudetto ma ricchi di soddisfazioni,di derby infuocati e con apparizioni di campioni come l'argentino Tito Cucchiaroni,Ernest Ocwirk e Lennart Skoglund,che nel 1961 trascinarono a uno storico quarto posto la compagine bkucerchiata.Poi vennero anche le prime magre doriane,che ebbero come logica conseguenza un anno di cadetteria,nel 1966-67.nei successivi dieci anni vi furono salvezze miracolose.Nel 1977 la Samp sprofondò nuovamente in serie b.Fimnalmente nel 1979 Paolo Mantovani assunse la presidenza della società.La stagione 1981-82 fu quella del ritorno nella massima serie grazie a Renzo Ulivieri che subentrato a stagione in corso guidò la squadra verso la serie a.La campagna acquisti della stagione 1982-83 fu molto buona con l'acquisto di Roberto Mancini,Trevor Francis e Brady .Quella stagione fu molto buona e i liguri arrivarono in classifica fino al settimo posto,sorprendendo molte grandi squadra.Nella stagione successiva arrivarono Wierchowod, Galia, Marocchino,Renica e Bordon ma la posizione in classifica fu la stessa dello scorso anno.

IL PRIMO TROFEO

La stagione 1984-85 fu quella del primo trofeo blucerchiato nella storia:la Coppa Italia.Essa arrivò grazie agli acquisti di Souness, Salsano,Vialli,Pari e Mannini ed all'allenatore Bersellini.La stagione strepitosa fu anche incorniciata da un grande quarto posto in campionato,che diede inzio all'epoca della Samp-simpatia che avrebbe segnato una parte del calcio italiano.Dopo un'anno però inserendo Matteoli come esperto regista e Pino Lorenzo la Samp disputò una delle più brutte annate,finendo all'undicesimo posto.

L'ERA BOSKOV

Nella stagione 1987-1988 ci fu un cambio sulla panchina doriana,a Bersellini subentrò un giovane tecnico emergente Vujadin Boskov,reduce da una promozione ad Ascoli.Boskov lanciò subito giocatori giovani come Maurizio Ganz e Antonio Paganin e la Samp terminò al sesto posto in classifica non andando in UEFA per uno spareggio perso contro il Milan. Nonostante ciò ci fu da consolarsi guardando Vialli e Mancini che si intendevano sempre meglio.Occoreva l'uomo che sapesse offrire esperienza ed entusiasmo,che sapesse sacrificarsi senza tante storie:occorreva Toninho Cerezo;mai acquisto più saggio da parte della dirigenza,che fruttò il 4° posto in campionato e soprattutto la conquista della Coppa Italia.La stagione1988-1989 vide quindi la partecipazione della Samp alla Coppa della Coppe:però,purtroppo la Samp perse in finale contro il Barcellona.in prima squadra si erano ormai affermati stabilmente Gianluca Pagliuca ,al posto dell'ormai vecchio portiere Bistazzoni e Marco Lanna;importante fu l'acqusto di Beppe Dossena, provveniente dall'Udinese.In questa stagione la Samp vinse però un'altra Coppa Italia. Boskov si era guadagnato la fiducia della dirigenza per la guida dei blucerchiati per la prima volta seriamente intensionati a vincere qualcosa di importante,ma soprattutto lo scudetto vero traguardo importante più delle "coppette".Nel maggio dell'89 arrivò la dimostrazione nella grande fede nella Samp da parte dei giocatori,che in molti rifiutaro le offerte della Juve per restare alla Samp legati al patto stipulato fra di loro,che non si sarebbero mossi da Genova finche non avaessero vinto uno scudetto.Così compattata la Samp si presentò al via della stagione 1989-1990 con i nuovi arrivi Invernizzi,Katanec e Lombardo.nonostante l'ottimo rendimento dlla squadra ad un certo punto della stagione il presidente Paolo Mantovani era sul punto di licenziare Boskov per la seguente dichiarazione:"Se io lascio libero il mio cane,gioca meglio di Perdomo(giocatore del Genoa)".Fortunatamente il diesse Borea ricucì lo strappo;quello fu l'anno della vittoria della Coppa della Coppe ai danni dell'Anderlecht.Vero leader della squadra si affermo Toninho Cerezo,utile fu l'innesto dell'ala Lombardo.

L'ANNO DELLO SCUDETTO

Nessuno credeva alla squadra di Boskov alla vigilia della stagione 1990-1991,soprattuto dopo il Mondiale deludente disputato da Vialli il cannoniere principe.L' unica novità di rilievo era costituita dall'arrivo di Mikhailichenko,fuoriclasse ucraino.Inoltre da Bologna era arrvato Ivano Bonetti.Il girone di andata si concluse con la Samp staccata di due punti dall'Inter che era in vetta alla classificaSarebbe stato un estenuante testa a testa fra blucerchiati e nerazzurri che si concluse con l'indimenticabile trionfo di San Siro grazie alla vittoria per 0-2 (reti di Dossena e Vialli).E alla penultima giornata di campionato dopo aver battuto per 3-0 (reti di Cerezo,Mannini e Vialli) venne la certezza matematica:LA SAMPDORIA AVEVA CONQUISTATO IL SUO PRIMO SCUDETTO.

LA FINE DEI "BEI TEMPI"

L'anno dopo la conquista dello scudetto la Samp cambiò lo sfortunato Mikhailichenko con il brasiliano Silas e questo fu sintomatico dell'inversione di passo della Samp:la Coppa dei Campioni ,dopo un annata da 6° posto in campionato,si concluse con la sconfitta in finale col Barcellona rimediata con un gol di Koeman su punizione al 119° minuto del 2° supplementare.