Il Pinocchio "disabile" fa riflettere
Al Villoresi clima festoso con 67 persone impegnate nel musical

Pinocchio raccontato da un punto di vista di un disabile? Perchè no.
E' l'idea che il gruppo amico di Roma ha con impegno e fantasia trasferito in un piacevolissimo Musical che ha raccolto anche a Monza i più entusiastici consensi .
"Vi racconterò una vecchia favola" è arrivato al Villoresi non per caso: invito del Gruppo Intervento nasce da una storia di amicizia tra la parrocchia S.Pio X di Monza e quella omonima di Roma.

Un'amicizia che si è concretizzata in questi giorni con l'ospitalità di un bel numero di disabili,dei loro amici,parenti e accompagnatori .
Perchè il Musical in due atti, coinvolge, è il caso di sottolinearlo, 67 persone, tra artisti,attori,ballerini,cantanti e tecnici. Lo spettacolo di sabato sera è stato una vera festa. In sala il pubblico delle grandi occasioni, sindaco Faglia compreso.
Per mancanza di spazio, il coro, davvero numeroso, ha dovuto prendere posto sul lato sinistro della platea sconfinando nel corridoio.
Stefano Patassini autore di musiche e testi, non si è limitato a seguire pedissequamente la penna di Collodi, ansi ci ha messo tanto di suo.
L'intento -ha dichiarato -è quello di rispecchiare nella storia del più celebre burattino la società di oggi, con i suoi vizi e le sue virtù, senza calcare la mano s'intende.
Infatti, sarà per le musiche allegre, melodiche, orecchiabili, i balletti simpatici, le battute di Mangiafuoco e di Pulcinella e certe scene pensate con leggerezza, lo spettacolo ha regalato oltre due ore di grande divertimento. Tra continui applausi,fresche risate e momenti di semplice riflessione.
La storia di Pinocchio c'è tutta e anche qualcosa di più: ma il pubblico ha avvertito una cosa importante,e cioè com'è diverso nella realtà quotidiana il punto di vista del disabile e come non manchino anche su questo versante gli "sciacalli", gli approfittatori.

In platea si è potuto seguire sul libretto di sala tutti i testi delle canzoni . C'erano davvero delle belle voci soliste,mentre le animatrici sul palco hanno coinvolto con bravura i disabili impegnati a rendere le varie situazioni, sottolineate da una scenografia a forma di libro.
Ha diretto il coro con maestria, Giovanni Galvani, autore anche degli arrangiamenti vocali. Alla fine applausi a non finire tutti meritati.