CARTELLA NUMERO 4
17/09/2009
FLAVIA DI MARCO PIZZONGOLO
Con
la morte nel cuore mi allontano dall'ufficio dei servizi sociali,dove ho
lasciato
Caterina,la mia bambina.Cosi mi dirigo verso casa.Penso a cosa sarà del mio domani e non
trovo nessuna risposta.Penso solo che devo lavorare
come una matta se voglio affermarmi nel
mondo della carriera.La sera giro per i piano
bar,offrendomi come cantante.Qualcuno mi
risponde che sono già al completo,altri indicando di aspettare qualche giorno
prima di darmi
una risposta.Durante questo girovagare come una
trottola senza una meta ed uno scopo ben
preciso,con il cuore sempre gonfio di dolore ad un certo punto incontro il suo
sguardo
triste ma enigmatico.Si chiama Paul un pittore
inglese con cui nasce un amore
travolgente.Eravamo come risucchiati dal vortice
della passione;non capivo bene cosa stesse
succedendo ma ci sentivamo felici ogni volta che ci incontravamo.Andiamo
avanti cosi per
mesi.Io continuavo a sperare che lui fosse l'amore
definitivo,quello che avevo tanto
desiderato.Lui a volte sembrava che volesse fuggire
da me.Alla fine,stanca diq uesta
situzione che non portava a nulla,senza sbocchi per
il mio futuro professionale.Decisi di
lasciarlo.Cosi mi sono buttata a capofitto nel mio lavoro.Anche questa volta avevo fallito
negli affetti,anche questa volta ero una perdente.Come
sempre mi ritrovo a convivere solo ed
esclusivamente con la mia solitudine.
Ma non importa.Sono pronta per rialzarmi ancora
nonostante tutto mi ripeto che è giusto
andare avanti.Continuo cosi a cercare di lasciarmi
tutto alle spalle.Il giorno dopo ho
comprato alla stazione un biglietto per ritornare nel mio tanto amato paese:Marsala.Una
volta arrivata,anche qui il pensiero di mia figlia diventa sempre più
ossessionante.