Cartella n 5

Brancati Francesca

Matr:646002174

 

 

Lavorare con Roberto mi piaceva tantissimo,con lui ero serena, spensierata, mi faceva star bene, era da tempo che non mi sentivo cosi felice.

Roberto mi aveva aiutato a sorridere nuovamente, con lui ero rinata.

In ufficio lo aiutavo molto, dapprima era difficile dato che non avevo nessuna esperienza come segretaria, dopo fu tutto molto più facile, visto che iniziai a capire i meccanismi del lavoro.

La sera, dall’ufficio tornavo molto stanca, ma ero tanto soddisfatta, finalmente dopo un po’ di tempo iniziai a sentirmi una persona utile.

Quando ritornai da Roma, al mio paese d’origine cioè a Marsala, decisi di trasferirmi dai miei genitori, adoravo stare con loro! A casa con i miei mi sentivo al sicuro, ascoltata, confortata e capita. Parlavo tantissimo con mia madre,soprattutto la sera prima di andare a dormire,trascorrevamo lunghe nottate a chiacchierare sul divano,come due amiche,infatti lei oltre che madre,era pure una grande amica. Guardandomi negli occhi già subito capiva che avessi qualcosa ,era la madre che tutti desideravano,per me era unica.

A Marsala ripresi a frequentare i miei vecchi amici, i vecchi locali, insomma la vita che avevo lasciato prima della partenza.

Ero felice di essere ritornata a vivere, di stare vicino ai miei affetti più cari,ma soltanto una cosa mi mancava,la persona  più importante della mia vita:la mia bambina. Pensavo a lei ogni attimo della giornata,immaginavo cosa stesse facendo ,magari con la sua nuova famiglia,cercavo di immaginare come fossero diventati il suo bel visino,i suoi capelli,i suoi occhi,d’altronde ormai Caterina doveva essere un po’ cresciuta.

L’ufficio in cui lavoravo con Roberto si trovava di fronte ad un asilo nido,così tutte le mattine mi affacciavo dalla finestra,pensando magari che la mia bimba si trovasse lì,fissavo gli altri bambini,cercando di vedere nei loro visini una qualche assomiglianza con Caterina. Questo era quello che io cercavo di immaginare,sapevo che fosse impossibile che Caterina si trovasse in quell’asilo,lei era molto lontana da me,visto che l’avevo lasciata a Roma,con una nuova famiglia.

Adesso avevo trovato anche un grande amico:Roberto. Era una persona speciale,anche se molto riservata,ma diverso dagli altri uomini.

Una sera Roberto mi invitò ad andare al cinema,io accettai,senza nessun problema,con  lui stavo bene,mi divertivo. Guardammo un film meraviglioso, alla fine scherzosamente iniziammo a commentare le scene del film. Quella volta capii che in Roberto c’era qualcosa di speciale che non avevo mai trovato in nessun altro uomo,i suoi occhi erano così luminosi,mi trasmettevano sicurezza.

Usciti dal cinema,andammo a bere qualcosa in un locale vicino,e poi facemmo una lunga passeggiata in riva al mare,lui guardandomi fisso negli occhi mi sussurrò di volermi bene,io fui felice. Forse mi ero innamorata di lui.