CARTELLA N 6

BRANCATI FRANCESCA

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Con  Roberto tutto sembrava andare a gonfie vele,ci amavamo,lui era l’uomo che io avevo tanto desiderato. Roberto mi coccolava,mi trasmetteva sicurezza,mi faceva sentire davvero importante e io avevo molta fiducia in lui. Ero così felice di averlo sposato. Così iniziammo la nostra vita matrimoniale con gioia e serenità,aiutandoci l’un l’altro. Una mattina mi svegliai,corsi subito in bagno,avevo una certa  nausea e degli strani giramenti di testa,così decisi di chiamare mia madre,lei allora mi consigliò di consultare un medico. E fu proprio come immaginavo,il test di gravidanza risultò positivo. Fui felice,mi recai velocemente  da Roberto che si trovava in ufficio,gli raccontai la notizia,Roberto mi abbracciò ed iniziò a piangere dalla gioia,da tempo infatti, desideravamo avere un bambino. Quella stessa sera festeggiammo,andammo in un ristorantino fuori paese,la nostra stava per diventare proprio una vera famiglia,io e Roberto eravamo al settimo cielo. I nove mesi passarono in fretta ed ecco che il 20 agosto nacque Marco. Sembrava un angioletto,era dolcissimo,assomigliava tantissimo alla mia Caterina,aveva i suoi stessi occhioni blu. Lo tenevo in braccio,e lui con le sue manine mi accarezza il viso,proprio come faceva la sua sorellina. Intanto Marco stava crescendo,aveva iniziato ad andare alla scuola elementare. Io lavoravo sempre con Roberto,di tanto in tanto però mi esibivo in un locale,cantando mi rilassavo. Un giorno d’autunno mentre  ero affacciata dalla finestra della mia camera notai che il cielo era grigio e molto cupo, poco dopo infatti, iniziò a piovere ,proprio quel giorno i mi sentivo tanto triste sembrava quasi che il cielo riflettesse il mio stato d ‘animo, non  riuscivo a capire cosa io avessi a casa non c’era nessuno, Marco era a scuola e mio marito si trovava in ufficio,come ad un tratto mi sentii un vuoto dentro,così iniziai a piangere. Ero come disperata,volevo sfogarmi con qualcuno,gridare al mondo intero. Amavo e rispettavo mio marito,ma lui non conosceva il mio segreto,avevo come un forte peso al cuore e Roberto non meritava questo. Decisi un giorno di raccontare tutta la mia storia, il mio triste passato, era proprio giunto il momento in cui dovevo iniziare a condividere questo segreto con lui,mi feci coraggio e quella stessa sera per la prima volta gli parlai di Caterina. Roberto rimase come stupefatto,non voleva credere a questa triste storia,io così pregai di perdonarmi,quella volta ebbi paura di deludere la persona che più amavo. Roberto però non mi giudicò come temevo,anzi mi abbracciò   e guardandomi agli occhi mi sussurrò di volermi bene.