CARTELLA N°4        

Brancati Francesca

17/09/09

 

 

 

 

Oramai ero decisa, Caterina non poteva stare con me. Mi chiedevo se quella fosse stata la scelta più giusta,o forse quella più giusta per me. Intanto stavano per terminare i giorni che io trascorrevo con mia figlia,il mio piccolo angioletto. Fino a quando arrivò quello  decisivo,mi portarono via Caterina. Stavo malissimo,sembrava che il mondo mi stesse crollando addosso.

I giorni passavano velocemente,e non c’era momento o attimo che io non pensassi alla mia bimba.

Cercai di farmi forza e coraggio,avevo bisogno di un lavoro,pensai alle proposte che mi erano state fatte de Lorenzo. Dapprima,non avendo trovato ancora nessun posto dove lavorare,iniziai come cameriera al <Vecchio Faro>,il locale in cui già avevo lavorato durante i primi mesi di gravidanza,poi decisi di licenziarmi, avevo bisogno di qualcos’altro,qualcosa che mi facesse sentir bene. L’unica cosa che mi avesse reso felice era il canto. Da bambina cantavo ogni volta che stavo male, quando litigavo con i miei genitori,o quando avevo qualche problema con le mie amiche,cantavo sempre,in qualsiasi momento ,in qualsiasi situazione.

Un giorno pensai di andare in quel bar tanto frequentato da Lorenzo, tutte le mattina si recava lì a bere il suo solito caffè. Speravo proprio che lui si trovasse lì,invece quel giorno mancava. Non avevo neanche il suo numero di telefono affinché io lo chiamassi. Un pomeriggio mi trovavo al parco,ero con  Willy il mio adorato cagnolino,e mi accorsi che in una panca stava seduto Lorenzo. Non era da solo,ma in compagnia di una giovane donna,molto bella,i due parlavano,non volevo proprio disturbarli,magari stavano discutendo di qualcosa di serio,di interessante,magari si trattava di una cantante,d’altronde lui e un agente piuttosto conosciuto nel mondo della musica. Non mi pareva nemmeno il caso di andare da lui e spiegare che fossi intenzionata ad accettare una delle sue proposte. Non conoscevo la giovane donna,forse era la sua nuova compagna,o forse qualche sua parente. Allora chiamai il mio Willy ,stavo per prendere un taxi,quando ad un certo punto sentii gridare il mio nome. Era Lorenzo, stava per avvicinarsi a me,ci salutammo e mi presentò la donna misteriosa,lei era Claudia,una vecchia amica di Lorenzo,i due si conoscevano sin da quando erano piccoli, mi invitarono a mangiare un gelato ed io accettai. Claudia abitava a Parigi,era venuta in Italia per affari di lavoro,anche lei amava cantare, infatti in quel periodo ,durante il suo soggiorno in Italia,occupava il suo tempo libero esibendosi in un locale alla periferia della città,era un posto molto conosciuto,soprattutto da gente elegante, Claudia cantava pezzi blues,proprio il genere che piaceva a me. Mi riferì che stavano cercando altre ragazze,lei era troppo impegnata con il suo lavoro, quindi non poteva essere disponibile ogni giorno,così mi fece questa proposta chiedendo se fossi stata interessata. Sicuramente la nuova proposta mi allettava , non nascondo però che avevo un po’ di  paura, pensavo che non c’è l’avessi  mai fatta,che non fossi stata in grado,d’ altronde non ero più la cantante di una volta,l’artista brillante di un tempo.