‘U JIUME DU SANTISSIMU
Percorrendo la strada che da Grimaldi porta ad Aiello Calabro si attraversa un primo ponte, sotto il quale, scorre il fiume “Villara”- l’Annisantu- le cui acque alimentavano il mulino di proprietà della famiglia MAIO, comunemente conosciuto come:” ‘U MULINU DE PIRIDDRU” e, seguendo l’itinerario si attraversa la contrada “BUSCHIATA” e, dopo pochi chilometri, si arriva nella zona “SANTISSIMO”. C’era un ponte fatto saltare dopo l’armistizio della seconda guerra mondiale per ostacolare la ritirata dei tedeschi, oggi la strada è stata deviata ed il ponte abbandonato, si notano alcune colonne pericolanti.
Sotto il ponte scorreva un fiume con abbondante acqua. Veniva sfruttato sia per estrarre sabbia e sia per usare le limpide acque a scopo di lavare la biancheria: ‘A LISSIA”.
Era così ambio che le donne, di comune accordo, lavavano il tutto lungo il corso di acqua pianeggiante e, una volta la biancheria mezza pulita, si recavano a monte, dove l’acqua era non contaminata dal sapone per dare gli ultimi tocchi con quell’acqua pulita. Comunemente l’azione veniva definita: “ L’ULTIMU SCIACQU”.
Il fiume “SANTISSIMO” era meta preferita della gioventù di quel tempo per organizzare una vasca d’acqua: “ ‘U RUNZU” con sopra una modesta cascata d’acqua proveniente dalle “BRIGLIE” che frenavano la corsa sufficiente per mettersi sotto, nudi, e, così, fare un bel bagno uso doccia moderna.
Un fiume che era la ricchezza delle massaie e dei giovani, visitato quasi quotidianamente.
Oggi, transitando per quel tratto di strada, e soffermandoci, notiamo una desolazione: erbacce e pietre coprono il filo d’acqua e la nostra mente vola ai bei tempi quando ”’u Santissimu” era la meta preferita dei grimaldesi.
Ci resta il ricordo che vogliamo tramandare ai posteri perché non dimentichino la nostra storia sia pure fatta di piccole cose.