Bruno Amantea
Nella piazza della Concezione, a destra di chi guarda la facciata della Chiesa, c'è il palazzo gentilizio della famiglia Amantea che, da diverse generazioni, esalta Grimaldi per i tanti familiari che onorano la storia della medicina.
In questo Palazzo è nato Bruno Amantea il 30 giugno 1750 da Saverio, eccellente chirurgo, e da Anna Ferraro. Una famiglia di nobili tradizioni che ha dato e, tuttora, continua a dare all'umanità e alla scienza, uomini di grande cultura umanistica e profondamente religiosi.
Infatti ha dato alla chiesa componenti della storica famiglia che si sono distinti per opere caritatevoli e disponibilità in soccorso di quanti sono ricorsi a loro sia per consigli e sia per intervenire nei momenti difficili della vita spirituale.
Saverio era il perno della famiglia. Attento e premuroso per l'educazione dei figli ma anche austero e di forte personalità.
Bruno, fin dalla sua fanciullezza, mostrava una straordinaria intelligenza, un carattere mite, una predisposizione a seguire le orme del padre, attento alla lettura ed una sfrenata passione per lo studio.
Infatti, sotto la sorveglianza e la direzione del padre, frequentava la biblioteca di casa entrando, piano piano, nel mondo della cultura e, man mano che trascorrevano gli anni, si faceva sempre pressante il desiderio di apprendere l'iter dello studio che arricchisce, e per l'inserimento sempre più presente nella società la quale ha bisogno di uomini preparati e cristianamente convinti.
A quei tempi, e in alcune famiglie, anche tuttora nel 2001, si dava e si dà il "voi ' dimostrando il rispetto verso i genitori e gli anziani. Bruno non si sottrasse al compito di dimostrare di essere un figlio educato e rispettoso.
E così, ebbe a consolidare una cultura scolastica. Era il prediletto allievo del parroco del tempo, don Giovanni Mauro.
Il seminario cosentino, dove insegna teologia il fratello maggiore Gennaro, canonico, attende il giovane Bruno dove dovrà incominciare a mettere in atto tutta la sua intelligenza e la volontà per iniziare quel cammino che lo porterà sulle alte cime della scienza.
Infatti le ore di lezioni non sono sufficienti per appagare il giovane ma, in tutto l'arco della giornata, studia intensamente per quella voglia di andare avanti.
Si pensi che a soli 19 anni diventa allievo di don Gaetano Vetere ammirato e seguito per la ferrea volontà di apprendere e dimostrare le sue capacità di assimilazione delle materie studiate.
Con don Francesco Cerio Grimaldi studia anatomia.
A 20 anni, dopo uno studio umanistico approfondito, il giovane Bruno, parla e scrive correttamente il greco ed il latino.
Da Cosenza si trasferisce a Napoli presso il collegio dell'ospedale degli incurabili e inizia lo studio della medicina. Fu allievo di Cotugno. Segui da vicino i professori Mauro Sabato, anatopatologo, Antonio Sementini, fisiologo, Nicola Franchini, chirurgo, Giuseppe Vario, fisico, Nicola Andria, fisiologo ed i medici Domenico Cirillo e Saverio Mauro.
Re Ferdinando lo nomina chirurgo della Real camera e lo elegge chirurgo in capo dell'artiglieria accampata in San Germano.
Chirurgo primario dell'ospedale degli incurabili ed in quello dei Pellegrini, Professore di anatomia descrittiva nella Regia Università di Napoli. Presidente della Reale società Borbonica.
Dopo una lusinghiera carriera al sevizio della povera gente e dopo aver Positivamente contribuito allo sviluppo della preziosa professione di stimato chirurgo, Bruno Amantea rendeva l'anima a Dio il 6 luglio 1819 lasciando un vuoto incolmabile e un dolore sentito per quanti lo conoscevano, amava no, stimavano e quanti da lui avevano ottenuto aiuto sia nel corpo che nello spirito.
Grimaldi tutta è orgogliosa di aver avuto tra i figli prediletti Bruno Amantea ed i suoi successori nella famiglia che si sono distinti sempre di più nel campo della medicina e nel servire la Chiesa alla quale erano uniti per convinzione e pratiche religiose eseguite.
Oggi Grimaldi va orgogliosa nel ricordare il Maestro Saverio Amantea, recentemente scomparso, il professor Gigetto Amantea conosciutissimo a Napoli dove è stimato ed apprezzato per la sua umanità e per la sua disposizione completa per quanti ricorrono a lui, il professor Bruno e la professoressa Ada Amantea, il primo Direttore generale dell'asl di Rossano la seconda operante a Roma.
La famiglia Amantea resterà nella storia di Grimaldi come astro che brilla nel cielo alla quale tutti i cittadini a qualsiasi ceto appartengano sono grati e ringraziano per la continua presenza nel tessuto sociale.
di Matteo Saccomanno