Consiglio della foresta (La poltrona traballa) "Scende malinconica la sera" 'U ciucciu-presidente ancora spera nella compattezza della sua "cordata" che, con il Leone ripreso, s'è scardinata. Si agita - la notte - fa mille sogni! e nella paglia fa i "bisogni". La nomina a presidente l'avea incantato e lo gloriava e idolatrava tutto il parentato. Il Ragno cerca il sangue e se lo succhia! Si preoccupa: "signu daveru lntra 'a pucchia! E si cada 'u ciucciu-presidente puru 'e musche nun cuntanu nente!!" | Le caprette, per il rumore, preoccupate a riunire tutte le bestie si son date: "Alla nostra avvenenza al nostro profumo non resisterà davvero nessuno!!"Il Caprone, orgoglioso delle sue corna: "lasciatelo a me..." a casa non torna quel leone carnefice, poco lineare che la poltrona vuole rioccupare!" "State calmi... la volpe consiglia passera' presto - sentitemi - il parapiglia! Ascoltate, amiche bestie, parla la volpe!" Il grillo canta: "io non ho colpe!" Il porco, tranquillo, stà nel fango: "io son nato qui e... qui rimango!" Canta la cicala... la scrofa grugnisce la Tigre, seccata dal dolore, impazzisce. In silenzio il Leone se ne sta tranquillo: "sono animali indegni... caprette squillo... la foresta non apprezza la democrazia sbatterli fuori... unica strada che ci sia!! Devo dare inizio alla attaglia e ridicolizzare il gruppo di canaglia!!!" |