Grimaldi inaugura il Monumento ai Caduti

Grimaldi, 28 febbraio 1928
Ieri ebbe luogo l’inaugurazione del monumento ai caduti in guerra.
Alle ore 16,00 arrivarono da Cosenza, espressamente venuti tra noi per l’occasione, e dietro interessamento del locale Potestà, il Prefetto grand’ufficiale Agostino Guerresi, e il segretario federale e commissario del Dopolavoro professor Cesare Milinari, accompagnati dal console della Milizia e presidente della Federazione Combattenti comm. Luigi Bandozzi, dal commissario straordinario presso la Federazione Sindacati e fascisti cav. Felice Barretti, dal comm. reg. Icilio Bolletti , presidente dell’O. N. B., dal dott. Umile Fiore, presidente del Patronato Nazionale medico-legale, dal rag. Palaia segretario amministrativo della Federazione Sindacati, dal cav. Angelo Nigro podestà di Malito, dal geometra Raffaele Funaro segretario politico di Malito, dal notaio sig. Domenico Gagliardi segretario comunale di Malito, dal sig. Scipione Ferrari segretario politico di Altilia, dal dott. Giuseppe Beratto, dal sig. Raffaele Misasi segretario politico di Paterno Calabro.
Le accoglienze fatte al Prefetto, al segretario federale e al loro seguito rimarranno impresse nel cuore degli abitanti di questo intero mandamento come attestazione d’indelebile patriottismo, di amore, di disciplina.
Alle 16,30 in Piazza Vittorio, sede della pregevolissima opera eseguita dall’illustre artista prof. Duilio Cambellotti, alla presenza di tutte le notabilità e, delle diverse rappresentazioni civili e militari, delle diverse sezioni fasciste e mandamentali, delle Scuole elementari, dell’organizzazione Balilla diretta dal professor Venturangelo Notti, dell’organizzazione premilitare comandata dal sig. Umberto Silvagni, del Dopolavoro, dei Sindacati locali e dei Comuni vicini, del Circolo sportivo, del Tiro a segno nazionale, di tutti gl’impiegati e stipendiati del Comune, previa la rituale benedizione impartita dal cav. pro. Don Michele Anselmo, si è scoperto il monumento e tra il religioso silenzio dell’immensa folla, con voce commossa ha con bel dire brevemente parlato il Podestà. A cerimonia finita, negli eleganti locali del palazzo municipale, affollati dalla eletta società Grimaldese, che faceva corona al Prefetto, ebbe luogo, tra il delirante entusiasmo di una marea di popolo, appena contenuta nell’ampia piattaforma della sottostante piazza Vittorio, la consegna della medaglia di Africa al cav. Salvatore Spadafora, che in breve tempo ha saputo con impareggiabili doti di mente e di cuore, conquistare il sincero affetto, la illimitata stima e l’inestinguibile fiducia di questa cittadinanza.

( Da "Il giornale d’Italia" 1° Marzo 1928 )
Dal Libro: "Grimaldi riti e tradizioni religiose - Brevi cenno storico del paese"
d. Franco Vercillo - Editrice Atrantide

 

QUESTO RICORDO I GRIMALDESI
D’ITALIA E DELLE AMERICHE SACRARONO
TRA LA CHIESA OVE DIO
E L’ARENGO OVE IL POPOLO

Grimaldi cs - Monumento ai caduti scultura in bronzo di Duilio Cambellotti

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