L’Averla Piccola (Lanius collurio) un piccolo uccello dal dorso e le ali marrone, la testa grigia superiormente, il ventre chiaro ed una caratteristica e curiosa mascherina nera intorno agli occhi. La femmina ha un colore più smorto del maschio, con il ventre fittamente barrato e la mascherina meno evidente. Pur appartenendo all’ordine dei passeriformi (lo stesso dell’usignolo, del passero o del fringuello) possiede un becco stranamente adunco come quello dei rapaci. In realtà, nonostante le piccole dimensioni, l’averla è un predatore a tutti gli effetti: passa gran parte del suo tempo appostata sopra un ramo da cui ha una buona visuale della zona circostante e quando scorge una preda le si lancia sopra e la finisce a colpi di becco. Date le sue ridotte misure, le prede sono normalmente insetti, come cavallette o coleotteri, ed altri invertebrati, ma anche piccoli uccelli.

            Le prede catturate spesso non vengono consumate immediatamente, bensì immagazzinate in una singolare dispensa: le infilza su di un qualche cespuglio spinoso.

            Vista la sua alimentazione, ovviamente, l’averla piccola non può rimanere alle nostre latitudini in inverno e quindi migra per svernare in Africa tropicale. Da cui ritorna molto più tardi degli altri migratori: la vediamo ricomparire nelle nostra campagne, infatti, a cavallo tra maggio e giugno.

            Questo ritorno posticipato fa sì che anche il periodo riproduttivo slitti molto dopo a quello di altri piccoli uccelli: infatti a luglio è ancora impegnata ad accudire i pulcini, ormai vicini all’involo, che aspettano l’imbeccata tutti appollaiati sopra un ramo, vocianti e strepitanti. I giovani hanno un piumaggio simile a quello della femmina e compiranno la prima muta (con cui assumeranno l’aspetto tipico degli adulti) dopo un periodo che varia tra i 3 ed i 9 mesi.

 

 

Ascolta il canto dell’Averla piccola X

 

(Il canto dell’Averla piccola è stato scaricato da: http://www.scricciolo.com/eurosongs/canti.htm)