da IL
QUOTIDIANO
12 aprile 2000
GRIDO D'ALLARME PER LA PROCESSIONARIA
Grave
allarme è stato lanciato dall'Associazione Green Stone per l'invasione delle larve della
processionaria che hanno nidificato a migliaia sui pini del monte Reventino.
Nella recente escursione gli aderenti all'associazione Green Stone hanno potuto verificare
direttamente il grave danno al pino laricio, esemplare rappresentativo della Sila, e, dopo
aver scattato alcune foto di documentazione, stanno informando le autorità forestali e
regionali per il pesante danno ambientale che ne deriva.
E' uno spettacolo lugubre, che lascia senza fiato, vedere i rami tutti secchi e privi di
vita dei pini del Reventino aggrediti dal lepidottero, che, come una sanguisuga, attacca
le conifere.
La processionaria è detta così perché i bruchi si muovono in una lunga fila come in
processione. E' una farfalla notturna, detta Thaumetopoea pityocampa, i cui bruchi gregari
si spostano in ordinate processioni quando escono dai nidi per portarsi sugli alberi e
divorare le foglie. E' veramente terribile osservare i nidi, portatori di morte, bene in
vista sui rami spogli.
Il lepidottero, che attacca i pini, da adulto non si nota facilmente: compare di notte, di
giorno si mimetizza col colore della scorza dell'albero, e si dice abbia vita breve. Molto
appariscenti, dicevamo, sono i nidi, da cui le larve scendono in "processione".
Si dice anche che le larve provocano alle persone allergie e bruciori. Diversi altri
insetti gli sono nemici, ma non determinanti. La distruzione dei nidi é molto difficile e
costosa, dicono gli esperti. Il Corpo Forestale dello Stato ha già allertato da tempo
l'Assessorato regionale dell'agricoltura e foreste di via S. Nicola 5 a Catanzaro, il
Servizio Fitosanitario regionale di Via De Filippis 39, sempre nel capoluogo, e la Regione
Calabria, presso la quale si sono già svolte delle riunione operative, ma ancora senza un
decisione per porre fine allo scempio dei pini.
In teoria, affermano gli esperti, é possibile la lotta biologica, tramite una sospensione
di Bacillus thuringiensis, come pure quella chimica con prodotti idonei, ma sono anch'esse
ardue.
Anche i privati cittadini sono allarmati, poiché la processionaria sta ormai dilagando in
tutta la Sila. "La mia pineta, situata nella Sila calabrese, sta per essere distrutta
dalla processionaria. Esiste una lotta biologica tramite insetti o uccelli? A chi dovrei
rivolgermi per eventuali trattamenti?" si chiede un abitante di Botricello.
Già
l'attenzione dei cittadini è abbastanza sensibilizzata, perché ormai centinaia sono le
firme raccolte in tutti i paesi della Comunità montana Reventino per l'istituzione del
Parco, a cura dell'Associazione Green Stone, ed ora si sta facendo più intensa. |