17 GIUGNO
2001- GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI
ANCHE DA LONTANO
PER LA GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI
Platania,
17 giugno 2001
Nei boschi del Reventino, tra i pini
loricati, i castagni e gli ontani napoletani si è snodata la passeggiata ecologica,
organizzata dallassociazione Green Stone per la Giornata Europea dei Parchi, in una
splendida mattinata già estiva che ha permesso di godere dei colori e degli effetti
naturali. Alla partenza troviamo capannelli di giovani, di famiglie, appassionati delle
montagna, di trekking, di rappresentanti di associazioni e dei comuni. Sono venuti anche
da lontano, dalla città di Catanzaro e dai comuni della Comunità montana del Reventino.
La scelta del monte Reventino, la cima che domina la piana di Lamezia, non è
casuale, perché è in linea con la nostra politica di valorizzare le aeree montane
- spiega lAssessore Provinciale dei Parchi, Giuseppe Amelio - Tra le idee
progettuali della Provincia di Catanzaro figura anche la realizzazione del Parco Regionale
dei Monti Reventino, Tiriolo, Mancuso che con il suo territorio ricco di valenze
ambientali e storiche, costituisce il naturale proseguimento del parco nazionale della
Sila verso la costa tirrenica e si propone come area di importanza strategica per il
completamento dellofferta turistica dellarea lametina.
E una giornata di festa perché lambiente è la risorsa fondamentale per le
future generazioni e per lo sviluppo economico, che deve trovare come protagonisti tutti i
cittadini e le associazioni ambientali - affermano i soci della Green Stone -
Ma anche perché il nostro territorio é un parco virtuale per la presenza di
iniziative istituzionali ed imprenditoriali che guardano con più attenzione alla risorsa
dellambiente naturale: il progetto Noc, Sentiero Italia proposto dal progetto
europeo Loisir, Piano delle piste ciclabili già approvato dalla regione con campi di
Mountain Bike Orienteering e Centro di educazione ambientale sul Monte Mancuso, Progetti
di censimento dellAssetto vegetazionale.
Si tratta, evidentemente, di fornire una cornice programmatica ed istituzionale ad
un territorio che, di fatto, già si muove come un parco per tutelare lambiente da
iniziative che potrebbero andare nel verso opposto - afferma Franco Fagà,
Presidente del Consorzio Smartourist, che raccoglie 21 operatori turistici dellarea
della comunità montana.
Tra laltro la Federazione Nazionale dei Parchi questanno ha voluto mettere in
evidenza loccupazione giovanile nelle aree protette italiane e il ruolo centrale
svolto dallagricoltura e dalluomo. Su questi temi principali, completamente
immersi nella natura, si è sviluppato un dibattito itinerante, che
abbraccia la questione dello sviluppo sostenibile e la valorizzazione dei centri storici e
lofferta turistica integrata.
Tali aspetti ci inducono a riflettere sul rapporto uomo-natura e
sullequilibrio ecologico esistente, con uno sguardo al futuro ed alle generazioni
che verranno - afferma Giuseppe Grande, presidente dellassociazione Bertrand
Russell.
Incontriamo anche chi porta con sé un album di vecchie foto degli anni 50, quando
sorse un punto ristoro alla Capannuccia dAcquavona dove tanti accorrevano per
scoprire boschi, sentieri e sorgenti di acqua cristallina, oppure una foto fenomeno
come quella di riuscire a fotografare la punta dellEtna innevata dal monte
Reventino.
Ma ci sono anche i rappresentanti della cooperativa di giovani Nonsolomare, che é un
esempio concreto di come si possa trovare occupazione attraverso lambiente e che
già oggi da lavoro a sei unità, tra cui Francesco la guida ufficiale che
cintroduce tra i sentieri ed i segreti della natura in modo familiare e
professionale.
Hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni: Legambiente, WWF, la
Confederazione Italiana Agricoltori, lassociazione Marevivo di Lamezia, il Centro
Studi Bioarchitettura di Lamezia, il Cerere della Calabria, il Movimento Lamezia Storica,
lAssociazione Loisir di Lamezia, il Teatrop di Lamezia, lassociazione
Progressi ambientali di Castrolibero, il Circolo Culturale Ricreativo Temesa di Nocera
Terinese ed il Circolo Terraterra di Lamezia.
Raffaele Spada |