GAZZETTA DEL SUD
10/5/2000

Soveria / UN PARCO VERDE NELL'AREA DEL REVENTINO

Piante maestose del ReventinoSOVERIA MANNELLI – Un parco "verde" nell'area del monte Reventino, simbolo della natura ma anche colore della tipica pietra del Reventino. È l'idea che persegue l'associazione "Green Stone", il cui nome si ispira alla pietra verde, sorta nel 1988 su iniziativa di un gruppo di appassionati escursionisti con l'intento di proteggere e riscoprire un mondo pieno di risorse e ricco di misteri: il monte Reventino. Un monte generoso, fitto di boschi e di fresche sorgenti, e che regala anche leggende. Si parla di fate, di grotte nascoste e di chiese mai completate. "È stato proprio durante un'escursione – ci svela Raffaele Spada presidente dell'associazione – attratti dalla bellezza selvaggia della pietra verde che è stato scelto il nome "Green Stone" con il progetto di tutelare il monte e il suo parco naturale rigoglioso di flora e fauna. L'attività prevalente, finora, è stata rivolta alla riscoperta di itinerari insoliti attraverso i pini e gli ontani napoletani, in compagnia degli scoiattoli e in particolare della zaccanella, uno scoiattolo autoctono; incontrando gonfi cespugli di ginestre e di eriche; osservando la forza di minuscoli faggi cresciuti sopra le pietre". La passione per l'ambiente naturale del monte Reventino ha indotto i soci della "Green Stone" a manifestare in modo determinante la preoccupazione di assistere impotenti al continuo scempio della montagna, all'emarginazione dei centri interni, all'impoverimento culturale e sociale delle popolazioni. Da tutto ciò è nata l'idea di lanciare una grande petizione per l'istituzione di un parco o di un'area protetta, per sottrarre l'intero massiccio del monte Reventino al saccheggio di un pezzo di ambiente che deve essere invece un prezioso patrimonio da tutelare. La risposta all'iniziativa è travolgente, finora sono state raggiunte 2000 firme in poco più di un mese di attività. Si è aperto un grande dibattito tra i cittadini, le associazioni culturali e ambientali, gli studenti e coinvolto addirittura i bambini delle scuole elementari che, precorrendo i tempi, pregustano già la visita del parco. La petizione popolare, inoltre, sta raccogliendo l'adesione e l'entusiasmo di tanti amministratori dei comuni della valle del Reventino, della Comunità montana dei monti Reventino Tiriolo Mancuso che hanno dimostrato di apprezzare il valore e le potenzialità di un parco. Sono da registrare anche le adesioni di emigrati, di imprenditori, di uomini di cultura che hanno fatto giungere il sostegno esprimendo suggerimenti e attestando l'opinione che il futuro della Calabria passa attraverso lo sviluppo delle zone interne, e un'azione di riequilibrio territoriale. Di certo, il movimento di opinione pubblica intercomunale che sta nascendo dovrà saper riunire in un unico interlocutore, per dare la forza necessaria alla realizzazione, le aspettative di quanti hanno mostrato di dare credito e fondamento all'idea di un parco. (s.p.)