da IL QUOTIDIANO
26 marzo 2000
PIACE L'IDEA DEL PARCO DEL REVENTINO
La raccolta delle firme
per la costituzione del Parco del monte Reventino sta riscuotendo un inaspettato successo
attraverso il consenso motivato di chi si avvicina ai tavoli delle firme sparsi nei comuni
della Comunità montana.
Giovani e anziani, uomini e donne, alternandosi ad amministratori quasi fanno a gara per
apporre la propria firma, avendo compreso appieno l'importanza sociale, turistica ed
economica di un parco che valorizzi un territorio intero compresi i paesi limitrofi. Non
solo c'è anche chi, aderendo all'iniziativa, ricorda l'importanza geomorfologica del
monte.
Tavoli di raccolta delle firme si costituiscono ovunque anche per iniziativa di semplici
cittadini, i quali telefonano e scrivono all'associazione Green Stone. Quest'ultima, data
la forte richiesta di intervento sul territorio della Comunità montana, ha richiesto la
collaborazione a tutte le associazioni ambientali, culturali e del volontariato, tra cui
il WWF, Legambiente, LIPU, in modo da agevolare la partecipazione organizzata di tutti.
"L'associazione ambientalista Green Stone si adopera per la tutela e l'integrità
naturalistica, ecologica, idrogeologica e storico-culturale del Monte Reventino, custode
della Pietra Verde, di storie e di leggende e concorre alla realizzazione del Parco
naturale del Monte Reventino" - è detto nel comunicato - "Pertanto intende
focalizzare l'attenzione sulle priorità delle zone interne, che rischiano il completo
abbandono, ed invita tutti i cittadini, le associazioni culturali, ambientali ed il
volontariato, ricadenti nella Comunità dei Monti Reventino, Tiriolo, Mancuso, a
partecipare alla raccolta straordinaria ed organizzata delle firme per la richiesta di
costituzione del parco del Monte Reventino, unica iniziativa in grado di riservare la
protezione dell'ambiente naturale, della storia e del patrimonio delle acque, della flora
e della fauna".
Tra le finalità del parco, si ricorda, vi é l'elevazione delle condizioni di vita delle
comunità locali interessate, da conseguire attraverso l'organizzazione, il riequilibrio e
la riqualificazione del territorio frastagliato. Tutto ciò non potrà che costituire, per
i paesi limitrofi, un ovvio vantaggio sociale ed economico, anche finalizzato allo
sviluppo dell'occupazione.
"Resta evidente altresì che il Monte Reventino é patrimonio di tutti, che l'idea
del parco non appartiene solo all'associazione Green Stone, in quanto esiste già il
progetto, sepolto in qualche cassetto. E se la raccolta delle firme diventerà un fatto di
massa, con una grande mobilitazione dell'opinione, allora si potrà veramente sollecitare
la definizione della pratica". |