da: Il Quotidiano
100 GIORNI PER IL FUTURO: AREE
INTERNE E FONDI EUROPEI
Lamezia Terme, 1 maggio 2007.
L’economia marginale dei piccoli comuni
e delle aree depresse della Calabria, così come la proposta del
parco del Reventino, può diventare un vero punto di forza, secondo
il serrato confronto sviluppatosi alla conferenza “Cento giorni per
il futuro”, organizzata dal Manifesto per l’ambiente, la rete delle
associazioni ambientaliste lametine.
La legge sui piccoli comuni, approvata di recente alla Camera (ora
passa al Senato, dove il presidente Marini ha assicurato un iter
veloce) rappresenta, finalmente, secondo Nicodemo Oliverio,
firmatario della legge insieme a Ermete Realacci, una svolta nella
politica del territorio calabrese, composto da 329 piccoli comuni
(sotto i 5.000 abitanti) pari all’80% della superficie regionale, in
cui vivono 687.000 persone.
“Lo spopolamento dei paesi, oltre ad aver impoverito le comunità,
infatti, ha innescato un processo distruttivo, in tutto il paese,
con pericolose frane, smottamenti, uniti ad alluvioni e terremoti.
La mancata industrializzazione, però, consente oggi di valorizzare
queste aree depresse, tanto che gli stessi piccoli comuni sono
chiamati a concorrere allo sviluppo generale, portando sui mercati
le tradizioni calabresi, ha sottolineato ancora Oliverio, il quale
ha lanciato la sfida di creare un assessorato regionale ai
piccoli comuni”.
Gli ha fatto eco Fedora Costa, consulente dell’assessorato regionale
alla programmazione dei fondi europei, la quale oltre a portare i
saluti dell’assessore Mario Maiolo, “impegnatissimo nella redazione
dei progetti comunitari che lo porta in tutta la Calabria, ha anche
manifestato l’interesse di Maiolo verso l’iniziativa di Manifesto
per l’Ambiente.
“L’informazione e la presentazione adeguata ai cittadini sulla
necessità delle aree protette è la strada obbligata per le
associazioni e per le istituzioni che vogliono valorizzare i
territori” ha detto Pino Sirianni assessore provinciale
all’urbanistica.
“La scommessa si può ancora vincere, forse, oggi più di ieri, quando
nel 1981 per la prima volta si parlò di parco del Reventino, ha
ammesso Cosimo Cuomo, visibilmente emozionato per essere stato tra
coloro che nella Comunità montana Reventino hanno elaborato un piano
per il parco, certo quale ruolo può svolgere un parco regionale, che
per Lamezia Terme è un’opportunità da cogliere per comporre il
complesso mosaico”.
“Rispetto al completamento e all’attuazione della legislazione
regionale in materia di parchi e aree protette, così come alla
costituzione di un laboratorio geologico, ha detto Pino Campisi,
resta ancora valida l’analisi di Luigi Frey, secondo cui la Calabria
può associare, all’offerta di natura protetta, altri servizi legati
al termalismo, alla valorizzazione di reperti archeologici,
all’agriturismo e all’artigianato, con un considerevole incremento
occupazionale”.
“L’idea dei 100 giorni mette l’acceleratore ai processi di
condivisione della programmazione dei fondi europei, ha sottolineato
Raffaele Spada, coordinatore pro-tempore di Manifesto per
l’Ambiente, rilanciamo la proposta di Caivano per una conferenza
interregionale delle governi di Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia”.
“Sono tutti intrecciati i temi della conferenza, dal parco del
Reventino, ai fondi europei, alla politica energetica, ha detto
l’assessore all’ambiente del Comune di Lamezia Terme, il quale ha
invitato ad approfondire le questioni ambientali nel prossimo
incontro al comune”.
Il sindaco di Conflenti, Esposito, ha lanciato la sfida dei piccoli
comuni per un reale cambiamento e per evitare l’emarginazione dalla
città di Lamezia, segnalando la mancanza di collegamenti viari più
veloci”.
Al dibattito hanno anche preso parte Milena Liotta, consigliere
comunale, Concetta Catanzaro, docente, e Claudio Marasco del Forum
del Reventino il quale ha manifestato il suo interesse per la rete
ambientalista lametina.
“Le associazioni ambientaliste locali hanno aderito ad un manifesto
comune che rafforzi la visibilità e la portata delle azioni a favore
di una maggiore divulgazione della cultura ambientale, hanno detto
Milena Provenzano e Rubens Esposito, animatori di Manifesto per
l’ambiente, che è già una rete attiva e si muove come Osservatorio
ambientale, annunciando la presentazione al presidente del Consiglio
regionale Giuseppe Bova della richiesta di modifiche alla legge
10/2003 sulle aree protette”. |