L’ALBARANO DI BELLA VUOLE IL PARCO

Platania, 10 novembre 2000

“Proteggendo l’ambiente e difendendolo non facciamo altro che proteggere e difendere noi stessi dalle calamità naturali” - è quanto sostengono gli aderenti all’Associazione culturale «L’Albarano» del popoloso quartiere Bella di Lamezia in una lettera inviata al movimento Green Stone che ha lanciato la raccolta di firme tra i lametini per l’istituzione del Parco del monte Reventino.
Se ne è discusso in una riunione organizzata appositamente dal Presidente Vincenzo Ferraro ottenendo la completa adesione alla petizione popolare per la richiesta del parco naturale di tutti i soci del Centro culturale «L’Albarano».
“Non poteva essere altrimenti, per noi che siamo ambientalisti” - dice Ferraro - “E poi accanto all’adesione di associazioni e di singole persone, anche oltre oceano, probabilmente tra gli emigrati calabresi, volevamo esserci pure noi perché il nostro quartiere è nato dopo una calamità naturale e sappiamo quello che significa”. 
Tutti sapranno che il popoloso quartiere Bella di Nicastro, come originariamente si chiamava, sorse dopo la grande alluvione di “Terravecchia”. Ed è da quella terribile sciagura che trae origine anche il nome dell’Associazione.
“Il nome che abbiamo voluto dare al nostro centro culturale è appunto «L’Albarano», una parola antica che a suo tempo significava il «compromesso di oggi». Compromesso che avvenne tra la chiesa, che all’epoca era proprietaria del terreno, e gli sfollati dell’alluvione tramite un loro rappresentante” - racconta il presidente, cvoncludendo - “Come il nostro quartiere è risorto dopo una catastrofe naturale, così noi oggi vogliamo impegnarci al fianco della Green Stone per creare il Parco del Reventino e con esso anche dei posti di lavoro”.
L’appuntamento ora sarà a Piazza Roma di Bella dove l’Albarano raccoglierà le firme tra gli abitanti del quartiere.

Raffaele Spada