PROGRESSIONE TECNICO DIDATTICA

La progressione tecnico-didattica che verrà descritta in seguito dovrà essere sempre adattata alle capacità motorie dell'individuo in modo da rendere piu veloce e redditizio l'apprendimento. La capacità e l'esperienza di un maestro competente di snowboard faciliterà l'assimilazione delle varie fasi tecniche, ma è indubbio che un allievo che dimostra un buon bagaglio motorio è piu predisposto a rapidi progressi. Importante nell'impostazione di una lezione di snowboard è la scelta del pendio ottimale che dovrà avere le seguenti caratteristiche: pendenza lievissima, terreno ampio e ben battuto, libero da ostacoli.

GLOSSARIO

Al fine della comprensione e dell'assimilazione del corretto linguaggio terminologico dello snowboard si riportano i vocaboli fondamentali:

Angolazione: È il movimento che provoca l'aumento della presa degli spigoli. Si ottiene generalmente inclinando il corpo all'interno di una traiettoria di curva. (Progressione per l'insegnamento dello sci.) Infatti nella progressione tecnico-didattica per l'insegnamento dello snowboard verrà chiamata inclinazione, termine che rappresenta meglio l'azione effettuata dallo snowboarder.

Back side: quando lo snowborder è in appoggio sulla lamina corrispondente al tallone degli scarponi.

Front side: quando lo snowboarder è in appoggio sulla lamina corrispondente alla punta degli scarponi.

Goofy: Lo snowboarder che tiene il piede destro avanti

Pad antiscivolo: Gomma adesiva o altro materiale ruvido da posizionare tra i due attacchi per favorire le risalite sugli impianti.

Presa di spigolo: È l'angolo formato dalla lamina dell'attrezzo e dal pendio.

Regular: Lo snowboarder con il piede sinistro avanti.

GOOFY O REGULAR, COME SCEGLIERE?

Chi pratica lo snowboard viene irrimediabilmente classificato in una delle seguenti categorie a causa della posizione trasversale da assumere sull'attrezzo.

Regular.: Coloro i quali posizionano il piede sinistro davanti al piede destro.

Goofy: Coloro i quali posizioneranno il piede destro davanti al piede sinistro,

Esistono vari procedimenti per tentare di determinare quale piede va posto davanti all'altro nella pratica dello snowboard:

Salire su uno skateboard e provare quale posizione risulta piu facile.

Mettersi in piedi a occhi chiusi e farsi spingere da tergo: lo sbilanciamento che ne deriverà farà avanzare una gamba alla ricerca dell'equilibrio

Imbracciare un oggetto come si imbraccia un fucile per sparare a un bersaglio e analizzare la posizione assunta: la spalla posta piu avanti determinerà anche il piede da mettere avanti.

Mettersi nella posizione del battitore del baseball. Fissare un oggetto posto a distanza di 5-6 metri attraverso un cerchio del diametro di 10 cm circa con entrambi gli occhi; a questo punto chiudere alternativamente gli occhi e valutare in quale dei due occhi vi è il minore spostamento. All'occhio dove la visione dell'oggetto risulterà più completa corrisponderà il piede dello stesso lato che dovrà essere posizionato davanti all'altro.

Naturalmente le persone che già praticano surf da onda o skateboard non avranno alcun problema nella scelta della posizione a loro più congeniale sullo snowboard avendo già acquisito una destrezza applicata alla loro attività sportiva in posizione trasversale,

POSIZIONE DI BASE

Dopo aver stabilito quale piede va posizionato davanti bisogna prendere in considerazione la posizione e l'orientamento degli attacchi rispetto alla tavola. La distanza tra l'attacco anteriore e il posteriore (passo) deve essere calcolata in relazione all'altezza dello snowboarder. Per una persona di 170 cm il passo non deve essere inferiore ai 42 cm. questa misura aumenta di circa 1 cm ogni 5 cm ai altezza in più.

È importante avere un passo adeguato alla propria altezza per avere una maggiore stabilità sull'attrezzo senza compromettere la fisiologicità del movimento , Altro elemento importante nella fissazione degli attacchi è rappresentato dalla loro angolazione rispetto alla tavola: I'angolazione dell'attacco può variare moltissimo sia in base alle dimensioni del piede dello snowboarder sia in base alla " larghezza dell'attrezzo. Con le tavole in attuale produzione (larghezza minima al centro di 15 cm) l'angolazione può variare da 30 a 50 gradi per il piede

posteriore e da 40 a 60 gradi per il piede anteriore.

La posizione di base dello snowboarder, dalla quale svilupperà tutti i movimenti, è la seguente: busto orientato nella direzione del piede avanti, braccio anteriore rivolto verso la punta della tavola, braccio posteriore a circa 90 gradi rispetto al braccio anteriore, gambe semiritte.

L'orientamento del corpo rispetto alla tavola sarà determinato dall'orientamento degli attacchi. Più la posizione base sarà naturale e piu l'allievo avrà facilità ad apprendere i gesti tecnici (evitare posizioni di base troppo elaborate o costruite). Lo sguardo andrà rivolto in avanti con le spalle alla stessa altezza e il busto in posizione il più possibile fisiologica. (Foto 5)

LE FASI DELLA PROGRESSIONE DIDATTICA

Una progressione didattica deve individuare una scaletta di procedure che gradualmente elevino il livello di capacità tecnica dell'individuo. Si possono distinguere 7 fasi con 6 livelli di sviluppo ,

1 Fase - Sensibilizzazione: spinta in piano - spinta in diagonale back side e front side cambio di direzione su piede perno - risalire il pendio,

2 Fase - Tecnica di base 1 livello: discesa sulla massima pendenza - slittamento back side sulla massima pendenza slittamento front side sulla massima pendenza - slittamento in avanzamento back side - slittamento in avanzamento front-side.

3 Fase - Tecnica di base 2 livello: sterzata dalla massima pendenza back side e front side - sterzata dalla diagonale back side e front side - cambio di direzione dalla massima pendenza back side e front side - cambio di direzione dalla diagonale back side e front side.

4 Fase - Tecnica di base 3 livello: curva a monte dalla massima pendenza back side e front side - curva di base dalla diagonale back side e front side - curva di base ad ampio arco, a medio arco e a breve arco.

5 Fase - Tecnica di perfezionamento 4 livello: curva condotta dalla massima pendenza curva condotta dalla diagonale.

6 Fase - Tecnica di perfezionamento 5 livello: concatenazione di curve ad arco differenziato - curve a inclinazione estrema (vitelli turns).

7 Fase - Tecnica agonistica 6 livello: slalom gigante - slalom speciale - slalom parallelo super gigante.
 
 
 
 

1 FASE SENSIBILIZZAZIONE

Nell'approccio del neofita con l'attrezzo è importante che l'allievo superi la paura iniziale derivata oltre che dall'attività nuova, soprattutto dal vincolo che crea la tavola nei confronti degli arti inferiori. (La maggior parte delle persone che non hanno mai provato lo snowboard ritengono che il vincolo agli arti inferiori sia uno dei motivi per non provarlo.) Per questo è opportuno iniziare con una serie di esercizi tenendo fissato alla tavola solamente il piede anteriore:

Spinta in piano

Scopo: È quello di creare l'abitudine a muoversi con I'attrezzo mantenendo la posizione del corpo in equilibrio.

Livello di partenza: Principiante.

Terreno di esecuzione: Pianeggiante o in lieve pendenza, purché uniforme con neve ben battuta, in modo che l'allievo possa fermarsi in piano o in lieve contropendenza.

Descrizione: Dalla posizione base con il solo piede anteriore agganciato alla tavola, effettuare una spinta con il piede libero e appoggiarlo sul pad antiscivolo, Mantenere l'equilibrio e percorrere brevi tratti.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: La posizione in questo esercizio è: gambe semipiegate, braccio avanti in linea con la direzione di avanzamento, braccio dietro perpendicolare con il braccio avanti. È utile tenere la spalla avanti leggermente più avanzata per favorire la centralità dinamica.

Spinta in diagonale back side e front side Scopo: Come per l'esercizio precedente.

Livello di partenza: L'allievo ha imparato a effettuare la spinta in piano. Terreno di esecuzione: In lieve pendenza.

Descrizione: Con la tavola in posizione perpendicolare rispetto al pendio spingere con il piede libero e appoggiarlo sul pad antiscivolo. Importante: il piede libero deve spingere a valle dalla tavola in back side e a monte in front side.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: Come già detto per l'esercizio precedente. L'esercizio va effettuato prima in appoggio sulla lamina front side e poi sulla lamina back side.

Cambio di direzione su piede perno

Scopo: Invertire la direzione della tavola nel modo desiderato, Livello di partenza: Principiante. Terreno di esecuzione: In piano o in lieve pendenza.

Descrizione: Sul piano con la tavola piatta spostare il peso sulla gamba libera, appoggiandosi maggiormente sull'avampiede che funziona da perno attorno al quale si fa ruotare la tavola fissata all'altro piede. Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: In leggera pendenza si eseguono gli stessi movimenti, sollevando la tavola dal terreno. Più il terreno è ripido e più i gesti devono essere rapidi e coordinati,

Risalire il pendio

Scopo: Risalire il pendio.

Livello di partenza: Principiante.

Terreno di esecuzione:In lieve pendenza.

Descrizione: Con la tavola in posizione perpendicolare rispetto al pendio e in appoggio sullo spigolo front side, il piede libero avanza mantenendosi sempre a monte della tavola.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: Per rendere più efficace questo esercizio bisogna tenere la posizione della tavola il più possibile perpendicolare rispetto al pendio onde evitare scivolamenti involontari verso valle. Per far questo si dovrà prendere in considerazione anche l'angolazione che il piede fissato sulla tavola ha nei confronti dell'attrezzo.

Molta attenzione va posta nella scelta del pendio adeguato in questi esercizi perché con un solo piede fissato alla tavola l'articolazione del ginocchio può essere soggetta a traumi di torsione (distorsione). Far eseguire gli esercizi su un pendio lieve con assistenza agli allievi.

2 FASE - TECNICA DI BASE 1 LIVELLO

Nella 2 fase entrambi i piedi vengono fissati sulla tavola e si inizia a percorrere brevi tratti di pendio.

In questa fase si comincia a parlare di assistenza diretta del maestro o di un partner esperto nei confronti dell'allievo: l'assistenza diretta va fatta sostenendo l'allievo in front side per le mani e nella zona ascellare in back side.

Gli esercizi della 2 fase sono i seguenti:

Discesa sulla massima pendenza

Scopo: È quello di creare l'abitudine a scivolare con entrambi i piedi fissati alla tavola.

Livello di partenza: Principiante dopo la fase di sensibilizzazione.

Terreno di esecuzione: In lieve pendenza sfociante in piano.

Descrizione: Dalla posizione base lasciarsi scivolare lungo il pendio mantenendo il peso ben distribuito su entrambi i piedi.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: Le braccia in questo esercizio hanno funzione equilibrante, importante quindi tenerle nella. posizione corretta. Si curi molto in questo esercizio la posizione del corpo

visto che non si richiedono movimenti particolari, (Foto 10)
 
 
 
 

Slittamento back side sulla massima pendenza

Scopo: Scendere un pendio controllando la velocità.

Livello di partenza: Principicrnte dopo fase di sensibilizzazione ~

Terreno di esecuzione: In lieve pendenza, neve ben battuta.

Descrizione: Dalla posizione base, con la tavola perpendicolare rispetto al pendio, in appoggio sulla lamina back side diminuire la presa di spigolo con un abbassamento degli avampiedi e iniziare lo slittamento tenendo il busto rivolto nella direzione dello slittamento.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: La fase di svincolo, che coincide con l'inizio dello slittamento, dovrebbe essere seguita da un innalzamento del bacino, seguito poi nella fase terminale dell'esercizio da un graduale ritorno in piegamento per aumentare la fase di carico e permettere di fermare l'attrezzo.

Per le prime volte è indispensabile l'assistenza diretta da

parte del maestro o di un partner esperto che in questa posizione si troverà a valle e reggerà le mani del praticante.




Slittamento front side sulla massima pendenza

Scopo: Scendere un pendio controllando la velocità,

Livello di partenza: Principiante dopo fase di sensibilizzazione.

Terreno di esecuzione: In lieve pendenza, neve ben battuta.

Definizione: Dalla posizione base, con la tavola perpendicolare rispetto al pendio, in appoggio sulla lamina front side, diminuire la presa di spigolo con un rilassamento della muscolatura estensoria della gamba e iniziare lo slittamento tenendo il busto rivolto verso monte.

Metodologia per I'apprendimento e lo sviluppo: L'assistenza

del maestro o di un partner in questo esercizio verrà effettuata a monte dell'allievo tenendolo per le mani. II peso va distribuito su entrambi i piedi in maniera equivalente.

Per fermarsi è sufficiente aumentare la presa di spigolo contraendo la muscolatura estensoria della gamba.
 
 
 
 

Slittamento in avanzamento back side

Scopo: Attraversare un pendio,

Livello di partenza: Slittamenti frontali.

Terreno di esecuzione: In lieve pendenza, neve ben battuta.

Descrizione: Dallo slittamento sulla massima pendenza back side, spostando il peso leggermente sulla gamba posteriore, con una diminuzione della presa di spigolo, iniziare l'attraversamento del pendio.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: L'assistenza diretta del maestro o di un partner viene fatta come per lo slittamento back side. Porre molta at-

tensione al leggero sbilanciamento sulla gamba posteriore dell'allievo perché non deve assolutamente essere effettuato con torsione del busto, altrimenti non si riuscirà più a controllare la direzione.

Slittamento in avanzamento front side

Scopo: Attraversare un pendio, Livello di partenza: Slittamenti frontali.

Terreno di esecuzione: In lieve pendenza, neve ben battuta.

Definizione: Dallo slittamento sulla massima pendenza front side, spostando il peso leggermente sulla gamba posteriore, con una diminuzione della presa di spigolo, iniziare I'attraversamento del pendio.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: L'assistenza del maestro va effettuata come per lo slittamento front side. Per il resto valgono tutti gli accorgimenti presi in considerazione per l'esercizio precedente.
 
 

3 FASE - TECNICA DI BASE 2 LIVELLO

In questa fase l'allievo comincia ad apprendere le basi per effettuare dei cambi di direzione. Gli esercizi che vengono effettuati non vengono ancora chiamati curve perché in realtà si tratta di sterzate che permettono soprattutto la fase di arresto. Non sono presenti, infatti, né il piegamento né la distensione

perché a questo livello potrebbero distrarre I'allievo dall'effettuazione del movimento di rotazione della catena cinematica formata da braccio, spalla, busto, bacino e ginocchia. Gli esercizi del 2o livello sono i seguenti:- sterzata dalla massima pendenza back side e front side; - sterzata dalla diagonale back side e front side; - cambio di direzione dalla massima pendenza back side e front side;

- cambio di direzione dalla massima pendenza back side e front side.

Sterzata dalla max pendenza back side e front side

Scopo: Apprendere come invertire la direzione e fermarsi.

Livello di partenza: 1.

Terreno di esecuzione: In lieve pendenza, neve ben battuta.

Descrizione: Dalla discesa sul la massima pendenza, grazie a un impulso rotatorio della parte superiore del corpo disporre la tavola in posizione perpendicolare rispetto al pendio.

Metodologia: per l'apprendimento e lo sviluppo: questo esercizio va effettuato sia in front side sia in back side con modalità simili: in entrambi gli esercizi il braccio che sta avanti guida la rotazione della parte alta del corpo mentre quello posteriore ha funzione equilibratrice.

Sterzata dalla diagonale back side e front side Scopo: Come fermarsi dalla diagonale.Livello di partenza: 1.

Terreno di esecuzione: Lieve pendenza, neve ben battuta.

Descrizione: Dalla diagonale, tramite un impulso rotatorio della parte superiore del corpo verso monte, disporre la tavola in posizione perpendicolare rispetto al pendio.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: Controllare che I'impulso rotatorio della parte superiore del corpo sia limitato alla messa in perpendicolare della tavola e non vada oltre, per evitare una eccessiva rotazione con conseguente caduta dell'allievo, L'assistenza del maestro o di un partner può essere fatta: in back side tenendo l'allievo nella zona ascellare a monte dello stesso; in front side tenendolo per le mani sempre a monte dello stesso.

Cambio di direzione dalla massima pendenza back side e front side

Scopo: Sensibilizzare l'allievo per l'apprendimento delle curve,

Livello di partenza: 1

Terreno di esecuzione: In lieve pendenza, neve ben battuta.

Descrizione: Dalla discesa sulla massima pendenza, ruotare la catena cinematica formata da: braccio, spalla, busto, bacino e ginocchia, in front side verso la punta dei piedi e in back side verso i talloni.

Il movimento determinerà un’azione rotatoria sulla tavola modificando la direzione di avanzamento.

Terminare l'esercizio in slittamento.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: In questo esercizio il maestro o il partner farà assistenza sempre posizionandosi all'interno della curva. Importante curare la posizione del corpo che in fase di impostazione del movimento dovrà avere la spalla avanti leggermente più avanzata per favorire il cambio di direzione della tavola.

Cambio di direzione dalla diagonale back side e front side

Scopo: Invertire la direzione di un avanzamento.

Livello di partenza: 1

Terreno di esecuzione: Lieve pendenza, neve ben battuta.

Descrizione: in back side: dalla diagonale front side ruotare verso valle la catena cinematica formata da braccio, spalla, busto, bacino, ginocchia. I1 movimento verrà trasmesso alla tavola determinando la rotazione dell'attrezzo che compie la prima parte della curva. A questo punto il busto ritorna nella posizione di base e la tavola completerà la seconda fase di curva per inerzia e assecondata da una leggerissima inclinazione del corpo verso l'interno della curva.

Metodologia per I'apprendimento e lo sviluppo: È utile un leggero abbassamento della spalla anteriore in fase di inizio curva per facilitare la fase di svincolo , L'assistenza del maestro o partner verrà fatta a monte nella curva in front side e a valle nella curva in back side.




4 FASE - TECNICA DI BASE 3 LIVELLO

Il 3 livello rappresenta una tappa molto importante della progressione tecnico-didattica perché i! in questa fase che si inizia a parlare di curve. Elementi nuovi sono il piegamento, Ia distensione, la gradualità del movimento e una leggera inclinazione del corpo verso l'interno della curva nella seconda parte della stessa, Gli esercizi del 3 livello sono:

- curva a monte dalla massima pendenza back side e front side; - curva di base dalla diagonale back side e front side: - curva di base ad ampio arco, a medio arco, a breve arco,

Curva di base dalla massima pendenza back side e front side

Scopo: Coordinare i movimenti di piegamento e distensione con la rotazione del corpo.

Livello di partenza: 2.

Terreno di esecuzione: In leggera pendenza, neve ben battuta,

Descrizione: Dalla discesa sulla massima pendenza effettuare un lieve piegamento, in distensione con azione di rotazione della catena cinematica braccio, spalla, busto, bacino, ginocchio. I1 movimento determinerà la prima fase di curva; a questo punto in piegamento e leggera inclinazione verso l'interno della curva, terminare l'esercizio in slittamento.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: L'assistenza del maestro o partner viene sempre effettuata all'interno della curva, Utile in questa fase uno stimolo sonoro del maestro in corrispondenza dei movimenti di piegamento e distensione.




Curva di base dalla diagonale back side e front side

Scopo: Concatenazione di piu curve.

Terreno di esecuzione: Lieve pendenza, neve ben battuta.

Descrizione : Dalla discesa diagonale effettuare un piegamento, in distensione con azione rotatoria della catena cinematica iniziare la curva fino alla massima pendenza. Raggiunta la massima pendenza tornare in graduale piegamento con leggera inclinazione del corpo verso I'interno della curva. Terminare l'esercizio in slittamento.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: L'assistenza del maestro o partner è sempre effettuata all'interno della curva, Non dimenticare, come accorgimento didattico per facilitare la fase di svincolo, di tenere la spalla avanti leggermente più bassa.

Curva di base ad ampio arco, a medio arco e a breve arco

Scopo: Concatenare curve ad arco diverso.

Livello di partenza: 2.

Livello di partenza: Curve di base.

Terreno di esecuzione: Lieve pendenza, neve ben battuta.

Descrizione: Come I'esercizio precedente variando il tempo di esecuzione dei movimenti di distensione, rotazione e ritorno in Piegamento, più verrà protratta questa fase e più ampio sarà I'arco di curva.

Metodologia per I'apprendimento e lo sviluppo: Anche in questo esercizio può essere utile un aiuto sonoro da parte del maestro o del partner per far capire all'allievo la durata dei movimenti.

A livello didattico possono essere utilizzati dei funghetti per disegnare sulla neve gli archi di curva da seguire,

5 FASE - TECNICA DI PERFEZIONAMENTO 4 LIVELLO

In questa fase si inizia a parlare di conduzione e di conseguenza si cominciano anche ad apprezzare e a sfruttare le caratteristiche tecniche dell'attrezzo. Importante diventa l'inclinazione del corpo all'interno della curva e l'azione di indirizzamento delle ginocchia che idealmente anticipano la traiettoria di curva sia in back side sia in front side. Curva condotta dalla massima pendenza

Scopo: Facilitare l'apprendimento della curva condotta evitando la prima fase di svincolo.

Livello di partenza: 3.

Terreno di esecuzione: Di media pendenza.

Descrizione: Dalla discesa sulla massima pendenza piegamento, in distensione rotazione della catena cinematica braccio, spalla, busto, bacino, ginocchia con contemporanea inclinazione del corpo all'interno della curva, indirizzare la tavola lungo la traiettoria di curva. Terminare l'esercizio in piegamento verso monte.

Metodologia: per l'apprendimento e lo sviluppo: è importcrnte, in questo esercizio, avere una buona velocità di base prima di iniziare la curva per poter sfruttare appieno la deformazione dell'attrezzo che permette una migliore conduzione.

Le ginocchia, così come il resto della catena cinematica, devono anticipare idealmente la traiettoria di curva.




Curva condotta dalla diagonale

Scopo: Affrontare più curve condotte.

Livello di partenza: 3.

Terreno di esecuzione: di media pendenza.

Descrizione: Dalla discesa diagonale piegamento degli arti inferiori, sempre mantenendo l'equilibrio del corpo, quindi in distensione con azione rotatoria della catena cinematica, indi rizzare la tavola lungo la traiettoria di curva proseguendo in graduale piegamento e inclinazione del corpo verso l'interno della curva per prepararsi per la curva successiva.

Metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo: Come per I'esercizio precedente è importante regolare la velocità esecutiva in modo da permettere di dosare in maniera adeguata l'inclinazione del corpo verso l'interno della curva.
 
 
 
 
 
 

6 FASE - TECNICA DI PERFEZIONAMENTO 5 LIVELLO

In questa fase si raggiunge il massimo livello della tecnica alpina non agonistica. L'allievo comincia a provare quelle sensazioni intense che fanno dello snowboard uno sport molto affascinante.

A questo livello si inizia a giocare con le forze centrifuga e centripeta sfruttando appieno il momento ribaltante. (Gesto teso a sfruttare I'azione della forza centrifuga di fine curva per impostare con la massima rapidità la curva successiva.) Gli esercizi di questo livello sono i seguenti:

- concatenazione di curve ad arco differenziato;

- curve a inclinazione estrema (vitelli turns).

Concatenazione di curve ad arco differenziato

Scopo: Differenziare la capacità di controllo della conduzione,

Livello di partenza: Curva condotta dalla diagonale.

Terreno di esecuzione: Di media pendenza.

Descrizione: Come I'esercizio precedente per quanto riguarda I'impostazione dei movimenti; differenziare il tempo di esecuzione degli stessi per modificare l'arco di curva.

Metodologia per I'apprendimento e lo sviluppo: Un arco di curva diverso implica anche una diversa inclinazione del corpo verso l'interno della curva e di conseguenza una diversa deformazione dell'attrezzo. Nell'effettuazione di archi di curva molto ampi il tempo di esecuzione del movimento sarà lungo e la deformazione dell'attrezzo sarà minima; più I'arco di curva si restringe più diminuirà il tempo di esecuzione dei movimenti e in conseguenza più aumenterà la deformazione dell'attrezzo. In queste considerazioni gioca un ruolo determinante la velocità di esecuzione delle curve: più si aumenta la velocità e più si può inclinare all'interno della curva con il corpo.

Curve a inclinazione estrema (vitelli turns)

Scopo: Esecuzione di curve a inclinazione estrema.

Livello di partenza: 5.

Terreno di esecuzione: Di media pendenza, liscio.

Descrizione: a) Front side: Dalla diagonale back side a velocità abbastanza sostenuta piegamento, in distensione proiettata verso l'interno della curva indirizzare la tavola lungo la traiettoria di curva inclinando il corpo sempre più verso il terreno fino a far scivolare la mano posteriore piatta a terra, Gli arti inferiori sono semipiegati per assecondare le eventuali asperità del terreno e per garantire una continua conduzione.

b) Back side: Anche se le modalità di esecuzione sono simili alla precedente, a differenza della curva in front side che si esegue in appoggio sull'avampiede con le gambe semipiegate, nella curva in back side si ricerca un appoggio sui talloni e le gambe sono più piegate, La mano che va a sfiorare la neve non è più la posteriore ma I'anteriore. L'azione equilibratrice delle braccia consente di stabilizzare la parte superiore del corpo, favorendo gli aggiusta menti posturali e il controllo dell'attrezzo.

Metodologia: per I'apprendimento e lo sviluppo: Sarà indispensabile iniziare la curva con una buona velocità poiché in seguito sarà la forza centrifuga che permetterà di mantenersi in equilibrio, Le curve a inclinazione estrema rappresentano l'apice della tecnica dello snowboard in pista. Prima di cimentarsi in queste imprese, però, è indispensabile saper condurre le curve senza esitazioni. Di fondamentale importanza è il tempismo nell'esecuzione dei movimenti e in particolar modo la giusta associazione della rotazione della catena cinematica con il piegamento graduale.

7 FASE — TECNICA AGONISTICA

La tecnica agonistica dello snowboard nel mondo ha subito un'evoluzione grazie non solo all'affinamento tecnico degli atleti ma alla continua ricerca sui materiali e sulle forme delle tavole.

Le specialità alpine nelle gare di snowboard sono direttamente derivate dalle gare di sci: slalom gigante, slalom speciale, super gigante, slalom parallelo. Anche le traiettorie che gli snowboarder eseguono nei tracciati di gara sono adesso simili a quelle degli sciatori, Differenza fondamentale è la posizione trasversale che in fase di angolazione comporta nel surfista quasi sempre I'impatto con il palo. La singola lamina sulla quale lo snowboarder si appoggia implica un maggiore carico sulla stessa e quindi una minore dispersione delle forze (centrifuga, centripeta e di gravità), minori attriti, maggiore conduzione e quindi maggiore velocità rispetto allo sci, L'essere sempre in appoggio su una sola lamina comporta anche una difficoltà in più per quanto riguarda la capacità di equilibrio, rispetto allo sci alpino, infatti i recuperi di linea in caso di perdita di conduzione sono difficilissimi. Diviene perciò fondamentale padroneggiare il mezzo meccanico e con l'esperienza anticipare gli aggiustamenti posturali di equilibrio-azione per favorire adeguatamente la ricerca delle traiettorie ottimali da seguire lungo il tracciato,

Slalom gigante

È la disciplina alpina più diffusa, soprattutto per i minori problemi organizzativi.

A torto viene considerata più facile sia per la relativa distanza delle porte sia per la semplicità dei tracciati; è invece la disciplina più complessa a causa delle grandi doti che richiede: sensibilità, scorrevolezza, resistenza, potenza, Fondamentale nello slalom gigante è l'impostazione della giusta traiettoria di curva che permetta allo snowboarder le minori decelerazioni possibili. In fase preparatoria allo slalom gigante si può prendere in considerazione l'effettuazione di una serie di curve concatenate a medio e ad ampio arco su campo libero imponendo di curvare in punti predeterminati della pista. La traiettoria di curva dovrà essere continua, senza interruzioni o correzioni; importantissimo è il passaggio delle porte che potrebbe causare inutili sbandamenti. Si consiglia per questo di evitare il contatto volontario con il palo: l'urto del corpo con esso deve essere il più naturale possibile e determinato dalla traiettoria più proficua.

Metodica di addestramento: Pendio medio, tracciato angolato ritmico con funghetti di riferimento per: a) inizio cambio; b) massima pendenza; c) fine curva.

Pendio pianeggiante con tracciati filanti: migliora la scorrevolezza, l'abitudine alla velocità e sensibilizza la presa di spigolo.

Pendio pianeggiante con tracciato angolato: aumenta la capacità di ridurre gli attriti.

Pendio ripido con tracciati angolati ritmici con porte vicine: miglioramento della conduzione, della gradualità dei movimenti (aumento angolazione e tempismo).

Tracciati angolati con porte distanti.

Slalom speciale

Nello slalom speciale la posizione del corpo è più eretta rispetto allo slalom gigante e la velocità di inversione dello spigolo è nettamente superiore. È una disciplina dove emergono le doti caratteriali degli atleti in quanto il contatto con il palo in slalom speciale è costante e di conseguenza rappresenta quasi un ostacolo da superare. Nei giovanissimi l'approccio allo slalom deve essere un gioco, di conseguenza fondamentali sono le protezioni per non incutere nel giovane la paura del palo, L'impatto con il palo non deve pregiudicare la compostezza del movimento.

Metodica di addestramento: Pendio pianeggiante: serie di pettini sulla massima pendenza o leggermente spostati; servono per migliorare la velocità di azione, la coordinazione gambe braccia. Pendio medio: a) tracciato con porte a distanza regolare e angolo non molto accentuato; b) porte più angolate con distanza regolare: c) tracciato in diagonale dx, sx; d) tracciati aritmici. Pendio ripido: a) tracciato con distanza regolare angolato; b) tracciato con porte piu vicine angolate; c) tracciato con porte vicine regolari meno angolate in caso di pendii ghiacciati pericolosi.Per variare le difficoltà, aumentare o diminuire le distanze tra le porte.

Slalom parallelo

Rappresenta la disciplina piu spettacolare delle prove alpine in quanto contrappone un atleta a un altro. Rispetto allo slalom speciale si adotta un doppio palo con telo alla base e i tracciati sono generalmente piu filanti. Le tecniche esecutive e le metodiche di allenamento sono simili a quelle dello slalom speciale. Lo slalom parallelo può svolgersi con due metodi differenti:

  1. KO sistem
  2. cronometraggio classico
Nel KO sistem la partenza viene data da un giudice che apre contemporaneamente la gabbia, di partenza degli atleti. Nel cronometraggio classico invece si prende in considerazione lo scarto cronometrico effettivo dal cancelletto di partenza alla fotocellula d'arrivo.