Rivelatore di MUONI (lavori in corso)


Generatore di alta tensione

Stiamo realizzando un rivelatore di Muoni secondari, generati dall'impatto di raggi cosmici con le molecole di aria dell'alta atmosfera.
Per questo scopo abbiamo bisogno di un generatore di alta tensione variabile tra 1000V e 2000V. Utilizziamo un circuito di pilotaggio CCF riciclato da un monitor LCD guasto.
Variando l'alimentazione del circuito (dopo averne modificato lo schema) tra 3V e 6V, si ottiene una tensione di uscita tra 1000V e 2000V.
Occorre prestare particolare attenzione algli isolamenti e alla capacità dei componenti di sostenere l'alto potenziale sviluppato.

Il circuito di ballast può essere utilizzato per accendere lampade a fluorescenza "a basso consumo". Nella foto il circuito riesce ad accendere il bulbo di una lampada riciclata.
La lampada viene accesa nel modo consueto:

Set-Up

Visione degli elementi del rivelatore didattico

Il cuore del rivelatore è un tubo Geiger-Muller che è facilmente reperibile e del quale ne ho recuperato un decina di esemplari.
I tubi Geiger-Muller e l'amplificatore audio

Il tubo va eccitato con una sorgente continua ad un potenziale variabile in funzione della sensibilità che si vuole ottenere.
Io genero una tensione di circa 400V utilizzando il circuito ballast ricavato da un display LCD guasto.
Circuito survoltore

Due tubi rivelatori sono posti uno sopra l'altro.
I due tubi sovrapposti ed il circuito di preamplificazione a FET

Gli impulsi generati in presenza di radiazioni ionizzanti, essenzialmente raggi Gamma, vengono prelevati da due circuiti a FET e quindi inviati ad una scheda audio PC recuperata, che provvede alla necessaria amplificazione per il pilotaggio di due altoparlanti, uno a Destra e uno a Sinistra.
Grazie alla stereofonicità del segnale è possibile effettuare un test di coincidenza e, utilizzando una cuffia, individuare gli eventi che hanno coinvolto entrambi i rivelatori, indicando un direzione preferenziale della radiazione.

Gianpietro Favaro
Marzo 2013

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