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La valigetta nera

Diretto da Simon West

Uscito il 05/05/2001

Box Office

Incasso sett.

Tot.

Pos.

12 Maggio 2001

19.907.676

19.907.676

6

19 Maggio 2001

19.265.416

39.173.093

5

26 Maggio 2001

17.004.346

56.177.439

8

2 Giugno 2001

30.121.020

86.298.458

7

9 Giugno 2001

10.809.772

97.108.230

9

16 Giugno 2001

7.872.283

104.980.513

9

costo del film (1/2): 31.175.000
incasso del film (1/2): 52.490.256
Bilancio definitivo: + 21.315.256

I premi


Ck Awards

Premio speciale "Ferruccio Amendola"

 

La critica

Il Critico della Cristian Production

Esordio in cinematik per Superlele, al fianco della ben più nota Gongo Films. "La valigetta nera" inizia subito con buoni propositi, presentando una storia, seppur non originale, piuttosto interessante per un film d'azione. Ci sono i classici buoni, l'Fbi, il Presidente, e persino la Mafia...tutto condito insieme alla misteriosa valigetta. Ma...dopo aver assistito alla presentazione dei personaggi, e ai primi risvolti della storia, sembra che tutto sia visto e rivisto: il viaggio in macchina dopo un po' comincia ad annoiare, e i personaggi cominciano a mostrare dei cedimenti. Tutti gli stereotipi del genere cominciano a venir fuori, e a far calare la tensione. E non serve alla fine un finale che si sforza di "cambiare" gli happy ends. Gli attori poi non aiutano molto: un Pierce Brosnan che passa dall'agente Bond, perfetto e abile, ad un investigatore alle prime armi, non è il massimo. L'unico che forse si salva è John Turturro, ma la sua parte non gli permette di fare più di tanto. Per la regia...Simon West si limita a fare ciò che ha fatto nei suoi altri film, non aggiungendo nulla di nuovo. In finale, un classico film d'azione che parte bene, ma che non riesce a decollare. Comunque un esordio dignitoso per Superlele, mentre si spera che la Gongo Films (Che ci aveva abituati a ben altro) torni ai livelli di "Bloody Mary". Voto: 6-
Mr. Hyde di Asa Nisi Masa Prendete una coppia di divi affascinanti, bravi e "à la page" come l'ultimo 007 Pierce Brosnan e la neo-signora Douglas Catherine Zeta-Jones, un regista giovane ma già affermatosi come autore di film tutta-azione come Con Air e l'imminente Tomb Raider, inserite il tutto in un complotto che coinvolge mafia, FBI e addirittura il Presidente degli Stati Uniti d'America ed otterrete il perfetto film d'azione? Non sempre. Non stavolta, almeno. Anche accettando acriticamente le regole del gioco del film d'azione pura (e quindi senza ricercarvi alcun contenuto), è davvero difficile farsi prendere dalla prevedibilità e dall'eccessiva semplicità della vicenda, che procede per accumulo di situazioni senza mai un guizzo di originalità o una vera sorpresa. Salva il tutto il ritmo che il regista cerca di imprimere alla storia, che evita per un pelo il film dalla noia più assoluta. Inoltre Pierce Brosnan è davvero fuori parte ed il personaggio non lo aiuta certo: un investigatore privato americano (che dovrebbe quindi essere delicato come uno squalo) che dorme con la porta aperta, ha paura delle pistole, che considera geniale l'idea di tingersi i capelli per rendersi irriconoscibile, che sembra più imbranato dell'ultimo degli impiegati delle Poste… viene da chiedersi perché per trasportare la famosa e preziosissima valigetta nera abbiano scelto proprio uno così. Allo stesso modo risulta difficile credere che sulle tracce di detta valigetta e dell'esplosivo materiale che contiene vengano sguinzagliati dal Presidente solo due agenti e dalla mafia solo due uomini!
Il folto gruppo di comprimari, tra cui spicca la figura di John Turturro, contribuisce a rendere almeno godibili i personaggi di contorno, con la simpatica trovata di Harrelson alle prese con tre personaggi simili ma distinti.
Anche il finale in piccolissima parte riscatta la piatta ovvietà di tutto il film.
Ultima annotazione per gli sceneggiatori: negli alberghi americani il numero della camera indica SEMPRE il piano in cui si trova. Quindi la stanza 2043 dev'essere al 20° piano e non al terzo, così come la 405 sarà al 4° piano. Scusatemi ma documentarsi è la prima regola per scrivere una sceneggiatura credibile.

Cesare della Cadillac Ranch Productions

Azione e spionaggio, intervallati dal dovuto humour, che non riescono però alla fine a competere per una buona riuscita del film

Merlino della MAGIA production

Un debutto, o meglio un mezzo debutto, per Superlele Production che si presenta al giudizio del pubblico con questa coproduzione al fianco di Gongo Films. Diciamo subito che il film non è uno di quelli che passerà alla storia ma, se si entra in sala con il semplice intento di trascorrere due ore di sano svago cinematografico, non si rimpiangeranno i soldi spesi. La storia certo non brilla per originalità e la sceneggiatura mostra qualche incongruenza qua e là come spesso accade in questo genere di film ma gli interpreti, al servizio di un regista di maniera, fanno onestamente il loro dovere. Il giudizio finale, considerando che si tratta di un'opera prima, può considerarsi nel complesso sufficiente.

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