Il mitico ciclo di Walter Simonson su Thor

Per chi non lo avesse letto anni fa si è perso, per quanto mi riguarda, la più bella interpretazione del dio del tuono mai fatta alla Marvel. Per chi lo ha letto sa invece benissimo che non mi allontano molto dalla verità di questa affermazione. In Ormai a due passi la figura di Hela, nella sola parte finale, vuole essere un omaggio alle storie conclusive del ciclo di Thor, scritte e quasi tutte disegnate dal grandissimo Walter Simonson. Hela divenne allora e diventa adesso in Niahm non soltanto la dea della morte fredda, odiata e temuta ma una creatura vivente privata del più grande dono, quello della vita o meglio ancora quello di assaporare la vita. E nel momento in cui ne viene a contatto, soffre. E brucia. E odia ancora di più Sharyn che, nella terra della giovinezza, potrà forse godere di tutto ciò che Hela maledice e contraddice. E alla fine, quello che ad Hela rimane sono delle “ferite che passano troppo repentine”, unico segno di quella vita che a stento può abbracciare concettualmente. Una figura drammatica che non mi dispiacerebbe un giorno approfondire in modo più esauriente.

Marco Sonseri