Il
montaggio della
Ballata di Hanna Ò Brien
Questo inserto è dedicato ad un aspetto
tecnico legato al primo capitolo che dà anche il nome all’albo:
La Ballata di Hanna Ò Brien.
Durante la fase di sceneggiatura per raccontare un evento sconvolgente
nella vita di Niahm ho deciso, per dare anche movimento ad una narrazione
che doveva limitarsi a conferire quelle poche coordinate chiare per il
lettore affinché capisse il rapporto intercorrente tra la bella
fata e Hanna, di utilizzare un montaggio in cui flashback
e presente andassero di pari passo. Di pari passo con i ricordi
che Niahm aveva di Hanna, di pari passo con le atmosfere che via via si
sarebbero poi raccontate durante la storia e, come sempre, di pari passo
con elementi fantastici legati al folklore irlandese. E, devo dire, l’esperimento
è riuscito perfettamente. Si crea quella giusta tensione e quella
giusta aspettativa che porterà il lettore ad accettare, all’inizio
del secondo capitolo Scende la notte, l’incontro che subito Niahm
fa con Erik, catapultando lo spettatore in una dimensione di immediatezza
e di azione.
Tra l’altro, sempre nel primo, tra l’ultima vignetta della
pagina 15 e la prima della pagina 16, utilizzo un montaggio analogico
che conferisce un senso di continuità tra ricordo e presente senza
creare cesure durante lo svolgimento del racconto.
Per certi versi è proprio il primo capitolo della saga quello più
finemente sceneggiato dal sottoscritto. Ne sono davvero soddisfatto.
Marco Sonseri.
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