L’albero
del mondo
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In Ormai a due passi ad un certopunto Sharyn incontra
Yggrdrasil, il grande albero del mondo della mitologia scandinava, riconducibile
a “quell’albero della vita” così presente in
moltissime religioni antiche e geograficamente sparso in diverse latitudini
terrestri e in diversi testi sacri. Europa del nord, mondo islamico, egiziano,
sumero, accadico, turco, indiano, mongolo. Per ogni religione, potremmo
dire, un albero della vita, che è poi una significativa metafora
descrittiva dell’Universo inteso come organismo vivo, pulsante,
originario del bene e del male e legato a quella cultura lunare, intuitiva,
istintiva che caratterizzava i popoli passati.
Nella fattispecie Yggrdrasil è un frassino immenso, abitato da
mitici animali (uno di questi è lo scoiattolo che compare nella
storia che ha un nome che non è da meno a quello dell’albero,
Ratatoskr) ognuno dei quali destinato ad un compito diverso che si protrarrà
fin quando il sopraggiungere del fato degli dei non sarà avvertito
dal grande vegetale che prima tremolando e causando così gravi
cataclismi e poi precipitando, si porterà con sé tutto il
cosmo. “Cavallo del terribile” è probabilmente una
traduzione efficace che può essere fatta del nome del grande frassino
ma che è anch’esso una metafora per indicare il destino di
Odino che, in uno dei rami, rimase appeso da impiccato al fine di acquisire
una illimitata sapienza magica. “Terribile” era infatti uno
dei tanti appellativi del potente sovrano degli Asi mentre si pensa che
la parola “cavallo” nasconda l’idea del “patibolo”
al quale il sovrano di Asgradh si sottopose per apprendere i segreti della
magia e delle rune.
L’idea di inserirlo nel fumetto mi è piaciuta molto e, ripensando
alla sceneggiatura, mi rendo conto del gran lavoraccio che ha dovuto fare
Francesco nel disegnarlo, soprattutto nella doppia splash in cui doveva
essere chiaro il ruolo di Yggrdrasil, un albero cioè che attraversasse
tutto il cosmo e che in qualche modo toccasse tutti i pianeti e le stelle
senza tralasciare la poeticità insita in un simile concetto.
Il risultato ottenuto è stato a mio avviso davvero strepitoso.
Marco Sonseri
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