Tra i grandi medici medievali figura anche Pietro Ispano, salito al
soglio pontificio con il nome di Giovanni XXI, unica figura di papa ad essere
apertamente lodata nel capolavoro dantesco. Spesso trascurato dalla critica
moderna, Pietro Ispano fu uomo di spicco non solo in campo ecclesiastico,
ma soprattutto in campo scientifico essendo l'autore, oltre che di opere
logiche, di un trattato medico dall'enorme fortuna: il Thesaurus
Pauperum, una raccolta di ricette a capite ad calcem per i mali
più diffusi. L'opera fu trascritta in più versioni e tradotta
in diverse lingue fino a tutto il XVIII secolo.
Pietro Ispano nacque probabilmente a Lisbona tra il 1205 ed il 1215; dopo aver completato i suoi studi a Parigi e forse a Montpellier, nel 1245 circa giunse a Siena dove divenne professore di medicina nello studio locale. La sua carriera culminò con l'elezione al soglio pontificio il 20 settembre 1276, carica che purtroppo non tenne a lungo: morì infatti otto mesi più tardi a causa delle ferite riportate durante il crollo di una stanza del suo palazzo di Viterbo. Dal punto di vista strettamente medico la sua cultura ebbe a nutrirsi non solo dei grandi autori del passato - Galeno e Dioscoride ad esempio -, ma anche di quelli più recenti come i Salernitani. I suoi studi furono rivolti soprattutto alla definizione di una professione, quella del medico appunto, che fosse basata oltre che sulla physica nella sua definizione aristotelica - cioè lo studio filosofico della natura umana - , anche sulla pratica. A testimonianza di ciò basti prendere proprio in considerazione quel Thesaurus Pauperum che i più vorrebbero definire troppo frettolosamente ed ingiustamente come un trattato di terapia popolare ad uso dei meno abbienti, ma che in realtà si risolve essere molto di più: un'opera sì di pratica utilità, ma ad uso di esperti nell'ars medica - basti leggere con attenzione il lungo prologo della versione latina -, attenti quindi ai mutamenti fisici della natura umana, ma attenti anche agli utilizzi di flebotomie e salassi , esperti nell'uso di medicinali semplici e composti e dei loro effetti sul paziente. Un'opera quindi atta ad offrire una risposta pratica ed immediata a problemi di comune diffusione. |